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Pazienti Psoriasi
Psoriasi, un nuovo farmaco «pulisce» la pelle per oltre un anno
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Renataoliveira
Renataoliveira
Ultima attività il 15/05/16 alle 21:40
Iscritto nel 2016
2 commenti pubblicati | 1 nel forum Psoriasi
Ma, boh... Io la mia, la curo con il mio proprio sangue, costo quasi zero (solo la siringa), sono praticante della emoterapia, o sia, prelevare sangue della vena e iniettare nel muscolo ogni 7 giorni.... Inizi a vedere resultati anche nei primi setti giorni.
Ex membro
Ciao Renataoliveira mi puoi cortesemente spiegare piu' dettagliatamente come pratichi l'emoterapia? Nello specifico,serve la prescrizione del medico di base o dello specialista dermatologo? Va effettuata in ambito ospedaliero? Il sangue viene arricchito di ossigeno/ozono prima di essere reiniettato nel muscolo? Da quanto tempo hai iniziato la cura e che risultati reali hai ottenuto? Grazie.
Ex membro
(Messaggio soppresso dal moderatore)
Ex membro
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Ex membro
Salve volevo sapere ma per chi soffre di epilessia questo farmaco può prenderlo? Ma è un farmaco sicuro questo ixekizumab? Fatemi sapere
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Ex membro
Positivi gli esiti di tre studi americani su oltre 3.700 pazienti con una forma moderata o severa. Un milione e 700mila italiani con questa malattia cronica e multiorgano.
Circa l’80 per cento dei pazienti con una forma di psoriasi moderata o severa hanno visto scomparire completamente o quasi le loro lesioni grazie all’utilizzo di un nuovo farmaco testato in tre ampi studi condotti dai ricercatori americani della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago. Gli esiti delle sperimentazioni, che hanno coinvolto oltre 3.700 pazienti in un centinaio di strutture ospedaliere, sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine e indicano «elevati livelli di sicurezza ed efficacia del medicinale, ixekizumab - spiega Kenneth Gordon, docente di Dermatologia alla Northwestern University e primo autore dello studio -. Inoltre la maggior parte dei pazienti ha visto perdurare i miglioramenti per oltre 60 settimane, quindi per più di un anno».
Un milione e 700mila italiani con la psoriasi
Secondo le stime più recenti, soffre di psoriasi il 2,8 per cento degli italiani, quasi un milione 700mila connazionali in tutto, e di questi circa il 25-30 per cento ha una forma moderata-severa. Si tratta di una malattia non trasmissibile (non è infettiva né contagiosa) che si manifesta come un’infiammazione della pelle, ma che - alla luce delle più recenti scoperte - va considerata come una patologia multiorgano, in grado di causare un'infiammazione sistemica con coinvolgimento di organi diversi dalla cute. Spesso, infatti, questa malattia è associata a una sindrome metabolica con obesità, diabete, malattie cardio-vascolari e ossee. Sulla pelle di chi ne soffre compaiono chiazze rossastre, rotondeggianti, eritematose, sulle quali si formano delle squame di colore argenteo, dovute a un ricambio cellulare a livello dell’epidermide che nel paziente psoriasico è 5-10 volte superiore rispetto al turn over normale (in pratica la pelle si secca e si “sfoglia” più velocemente del solito). Le lesioni interessano soprattutto gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, regione lombo-sacrale, mani e piedi. Spesso non danno alcun fastidio, ma possono causare dolore o prurito, e non di rado il peso psicologico per i pazienti è importante.
Il farmaco funziona per 60 settimane
Il paziente psoriasico diventa obbligatoriamente un paziente cronico, visto l’andamento della malattia che una volta comparsa tende a restare in modo permanente e solo in rarissimi casi scompare del tutto senza più ripresentarsi. Ma grazie ai progressi compiuti negli ultimi anni avere la pelle pulita, ovvero libera da lesioni, oggi è possibile utilizzando diversi tipi di farmaci biologici, tra i quali ixekizumab, il cui meccanismo di funzionamento va a bloccare quei segnali di “malfunzionamento” nel sistema immunitario che favoriscono lo sviluppo della malattia. Per testarne l’efficacia, anche sul lungo periodo, i ricercatori americani hanno messo a punto tre diverse sperimentazioni che hanno reclutato 3.736 pazienti adulti, con psoriasi grave o moderata, ai quali sono stati somministrati (tramite iniezione) diversi dosaggi del farmaco. Entro i tre mesi dall’inizio della cura una percentuale variabile fra il 76 e l’81 per cento dei malati in terapia sperimentale aveva la pelle pulita o quasi, mentre lo stesso risultato è stato ottenuto solo nel 3 per cento dei pazienti sottoposti a placebo. Entro la 60esima settimana i risultati ottenuti perduravano nel 68-78 per cento dei pazienti trattati con ixekizumab, con effetti collaterali giudicati tollerabili (lieve neutropenia, candidosi e sindrome del colon irritabile sono stati i più frequenti). «Solo dieci anni fa pensavamo che far scomparire completamente le lesioni psoriasiche fosse impossibile - commenta Gordon -, ora invece è un obiettivo raggiungibile per moltissime persone».
Corrriere.it