Fin dall’inizio la terapia delle malattie cardiovascolari comincia con la pratica di un’attività fisica regolare o, ancora meglio, di un’attività sportiva. L’attività fisica regolare (almeno 30 minuti al giorno) riduce le recidive di infarto del miocardio e il rischio di AVC favorendo la circolazione del sangue nelle arterie, mantenendo in buona salute l’endotelio (parte interna delle arterie) e evitando che le arterie si deteriori non.
Si raccomandano inoltre modifiche minori dello stile di vita, come ad esempio prendere le scale invece dell’ascensore, camminare a piedi invece che prendere l’automobile, ecc.
Altri elementi da monitorare: alimentazione e colesterolo.
Un’alimentazione sana ed equilibrata, ossia con poco sale, poco zucchero e pochi grassi, è essenziale, come lo è anche il monitoraggio del colesterolo. Inoltre, è essenziale smettere di fumare. Il tabacco ha conseguenze disastrose sul sistema cardiovascolare. Infine, lo stress non viene ancora sufficientemente considerato sul luogo di lavoro e dalle collettività pubbliche e rappresenta un fattore di rischio importante.
L’obiettivo finale è di rimettere in sesto il paziente e di reinserirlo nella società. In alcuni casi gravi, il reinserimento professionale avviene con difficoltà quando il paziente soffre di dolori o di affanno.
Ultimo aggiornamento: 30/09/17