Il piano terapeutico dipende dal reumatologo, ma anche dallo stesso paziente che deve comprendere bene la malattia per poter aiutare il medico nel suo approccio clinico. Poiché è il malato che convive con la malattia, è lui che deve convivere anche con i problemi e il dolore e che può orientare il suo medico in modo ideale. Il paziente deve essere in grado di comprendere perfettamente la terapia, osservare in modo attento la comparsa di sintomi come quelli associati alle infezioni e monitorare la comparsa di eventuali complicazioni del trattamento (febbre, tosse, ecc.) per poter avvisare immediatamente il medico.
La partecipazione attiva del malato e un buon dialogo tra paziente e medico sono essenziali per l’efficacia del trattamento impiegato.
La poliartrite reumatoide nella vita sociale
L’ambiente personale e professionale ha un ruolo importantissimo nella poliartrite reumatoide. Quando vi è una recrudescenza della malattia, i sintomi non si vedono dall’esterno, ma il paziente ha comunque problemi a compiere i semplici gesti della vita quotidiana a causa del dolore.
Le persone vicine al paziente possono quindi aiutarlo informandosi sulla malattia e in particolare sulle difficoltà associate al dolore cronico.
Ultimo aggiornamento: 21/09/19