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Fibromialgia: il CBD può aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti?

Pubblicata il 13 apr 2024 • Da Candice Salomé

La fibromialgia è una malattia cronica i cui sintomi principali sono il dolore cronico diffuso, l'ipersensibilità dolorosa e vari disturbi che coinvolgono il sonno e l’umore. Questa patologia ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti e sulle loro attività professionali e sociali.

Ad oggi non esiste una cura per la fibromialgia e il trattamento si basa su approcci multidisciplinari. Tra le soluzioni proposte, il CBD sta suscitando un crescente interesse per i numerosi benefici terapeutici che apporta.

Che cos'è il CBD? È consigliato come terapia per la fibromialgia? Quali sono i benefici del CBD sui sintomi della fibromialgia?

Ve ne parliamo nel nostro articolo!

Fibromialgia: il CBD può aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti?

Che cos'è la fibromialgia?

La fibromialgia, nota anche come sindrome fibromialgica o, secondo una terminologia più recente, come neuropatia diffusa/generalizzata, è una patologia cronica caratterizzata da dolore diffuso e sensibilità alla pressione in alcuni punti del corpo.

Questi sintomi sono spesso associati ad altri segni tipici, come forte affaticamento, disturbi del sonno e dell'umore.

In Italia, si stima che il 3% della popolazione sia affetto da fibromialgia. La probabilità che questa malattia insorga aumenta con l'età, con un picco tra i 40 e i 50 anni. L’incidenza è inoltre più elevata nelle donne che negli uomini.

L'origine del dolore causato dalla sindrome fibromialgica non è ancora nota e non esiste un trattamento specifico in grado di curare la fibromialgia.

Il trattamento mira ad alleviare i sintomi, che tendono a variare notevolmente da un paziente all'altro. La terapia va quindi personalizzata per ciascun individuo.

Per questo, il trattamento della fibromialgia si basa su competenze multidisciplinari.

Che cos'è il CBD?

Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principali costituenti della pianta di canapa (Cannabis Sativa), nota anche come cannabis. La pianta di cannabis contiene un centinaio di sostanze chimiche fisiologicamente attive, note come cannabinoidi. La più nota di queste è il delta-9-tetraidrocannabinolo (Δ9-THC o THC), che ha effetti narcotici caratterizzati da un rischio di dipendenza e da effetti nocivi per la salute. Altri cannabinoidi (HHC, HHCO e HHCP) sono stati inseriti nell'elenco degli stupefacenti dall'ANSM nel giugno 2023.

Tuttavia, a differenza del THC, il CBD non crea alcuna dipendenza. Alcuni degli usi terapeutici del CBD sono stati studiati e confermati dalle autorità sanitarie, e questo ha portato ad autorizzare la messa in commercio e la prescrizione e somministrazione di farmaci che lo contengono Il Sativex, il cui principio attivo è una preparazione vegetale costituita da una miscela di due estratti della cannabis, il cannabidiolo (CBD) e delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), è stato autorizzato in Italia nell'aprile del 2013 ed è stato classificato ai fini della fornitura come medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti neurologi. Dal 2015, il cannabidiolo (CBD) è stato commercializzato in varie forme per i suoi effetti, reali o presunti, nel campo del benessere. Questi prodotti sono disponibili nei liquidi per sigarette elettroniche, nei cosmetici e negli alimenti sotto forma di oli, capsule, caramelle, ecc.

Quali sono i benefici del CBD sui sintomi della fibromialgia?

Ad oggi, non esiste una cura per la fibromialgia e i trattamenti prescritti ai pazienti fibromialgici sono puramente sintomatici, volti ad alleviare il dolore cronico e l'infiammazione.

Sempre più pazienti affetti da fibromialgia stanno sostituendo gli oppioidi, farmaci comunemente usati per trattare il dolore, tra cui morfina, fentanil e tramadolo, con prodotti a base di cannabidiolo.

I dati pubblicati sul Journal of Pain sono piuttosto positivi e incoraggianti, poiché il CBD ha meno effetti collaterali rispetto agli oppioidi, soprattutto in termini di dipendenza.

L'autore principale dello studio, Kevin Boehnke, ricercatore del Dipartimento di Anestesiologia dell'Università del Michigan, e il suo team hanno interrogato 878 pazienti affetti da fibromialgia sull'uso del CBD per il trattamento del dolore cronico. I risultati mostrano che :

  • Oltre il 70% dei pazienti intervistati sostituisce il CBD agli oppioidi o ad altri potenti antidolorifici,
  • Una buona parte di loro afferma di aver ridotto o addirittura smesso di assumere oppioidi.

I pazienti affetti da fibromialgia che utilizzano il CBD riferiscono di aver trovato sollievo da sintomi, ottenendo i seguenti effetti:

  • Riduzione del dolore,
  • Miglioramento del sonno,
  • Riduzione dell'ansia,
  • Miglioramento del benessere generale.

Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide (ECS) dell'organismo, che svolge un ruolo nella percezione del dolore, nella risposta infiammatoria e nei ritmi sonno-veglia. Il CBD può anche avere un effetto calmante e favorire il rilassamento.

Uno studio israeliano ha esaminato gli effetti del cannabidiolo su 367 pazienti affetti da fibromialgia. Ai partecipanti allo studio è stato somministrato il CBD, un prodotto a base di cannabis contenente THC, oppure un placebo. Coloro che hanno usato il CBD hanno riportato una significativa riduzione del dolore e dei disturbi del sonno rispetto al gruppo placebo. Anche coloro che hanno assunto cannabis con THC hanno mostrato un miglioramento dei sintomi. Tuttavia, l'uso del CBD da solo sembrava essere sufficiente ad alleviare i sintomi.

Un secondo studio condotto da ricercatori italiani ha esaminato gli effetti del CBD sul dolore e sulla qualità del sonno di 102 persone affette da fibromialgia per un periodo di 6 mesi. Ai partecipanti allo studio è stato somministrato CBD o un placebo. I pazienti che hanno utilizzato il CBD hanno mostrato una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della qualità del sonno rispetto al gruppo placebo.

Conclusione 

I risultati di questi studi suggeriscono che il CBD può aiutare i pazienti affetti da fibromialgia ad alleviare il dolore e a gestire meglio i disturbi del sonno. Rimane importante notare che sono necessari studi clinici più approfonditi per confermare gli effetti e le conseguenze a lungo termine del CBD nel trattamento della fibromialgia.

È anche importante notare che il CBD potrebbe interagire con alcuni farmaci, quindi è meglio consultare il proprio medico prima di assumere prodotti di questo tipo.

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