La pericolosità dei grassi idrogenati: aumento dei casi di malattie cardiovascolari
Pubblicata il 19 gen 2018
I grassi idrogenati, noti anche come grassi Trans, sono dei grassi sintetici non esistenti in natura ma molto impiegati nell’industria alimentare come ingredienti sotto forma di olio vegetale o olio parzialmente idrogenato o grassi idrogenati presenti in molti alimenti confezionati, quali margarine industriali, biscotti, cracker, taralli, alcuni tipi di pesto, alimenti impanati precotti e surgelati, patatine fritte, alcuni tipi di gelati, maionese scadente, etc.
Anche gli oli di semi e l’olio di sansa d’oliva, presentano moderate quantità di grassi Trans, che si formano spontaneamente nei processi di trasformazione industriale, quali: riscaldamento, desaponificazione, deodorazione, decolorazione, riesterificazione, etc. Gli unici oli che non contengono questi grassi Trans sono gli oli e i grassi vergini, con estrazione a freddo, come l’olio Extravergine d’Oliva, olio di canapa estratto a freddo etc. Utilizzando grassi buoni quando cuciamo, sottoposti ad elevate temperature come ad esempio le fritture, formano inevitabilmente grassi trans dannosi per la salute.
Le fritture quindi sono ricche di questi grassi Trans e perossidi, infatti sono sconsigliati per i diabetici e cardiopatici. Un altro alimento che contiene moderate quantità di grassi trans, sono la panna, il burro ed i grassi del formaggio e dei latticini; questi grassi presenti nei prodotti lattiero caseari, si formano all’interno del rumine della vacca e di altri ruminanti, passando nel sangue e quindi nel grasso del latte. La quantità di grassi trans nel burro può arrivare al 5-6% in peso rispetto al totale degli acidi grassi.
I grassi idrogenati non sono riconosciuti dal nostro sistema immunitario e dai nostri sistemi enzimatici, quindi l’introduzione con una dieta di questi grassi può provocare infiammazioni vascolari e squilibri metabolici. Il consumo frequente di questi grassi può determinare:
- Aumento dei trigliceridi
- Aumento del colesterolo totale
- Aumento del colesterolo cattivo LDL
- L’abbassamento del colesterolo buono HDL
- L’inibizione di sintesi di eicosanoidi
- L’arteriosclerosi, ossia l’indurimento dei vasi sanguigni e formazione di placche ateromatose
- Aumento del rischio di malattie cardiovascolari, quali Ictus e infarti
- Invecchiamento delle cellule
- Stress ossidativo
- Diabete mellito di tipo 2
- Obesita
La pericolosità dei grassi idrogenati, è anche dovuta al loro punto di fusione piuttosto alto. Ad alte temperature si presentano ancora allo stato solido, a differenza dei grassi saturi che pur essendo solidi a temperatura ambiente, diventano liquidi a temperatura corporea di 37°C. I grassi trans, essendo solidi alla temperatura di 37-70°C, sporcano e si accumulano sulle superfici interne dei vasi sanguigni, favorendo l’arteriosclerosi, disfunzione endoteliale, diabete e rischio cardiovascolare.
Meteo Web - Roberta Cuzzucoli
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