Stanchezza cronica: sintomi, cause e rimedi
Pubblicata il 25 set 2016
La stanchezza cronica – i cui sintomi, cause e rimedi sono diversi – è una condizione fisica che può colpire diverse persone e caratterizzata, per l’appunto, dalla sensazione di stanchezza e fiacchezza perenne che influisce negativamente sulla qualità della vita. Le cause della stanchezza costante possono essere molteplici, così come i rimedi per superare il problema. Come fare, dunque? Qual è la cura? Scopriamo di più in merito.
I sintomi
I sintomi legati alla sindrome della stanchezza cronica sono, per l’appunto, la sensazione di stanchezza per tutta la durata della giornata, ma non solo. Altri sintomi associati a tale patologia sono dolori muscolari, ulcera dello stomaco, insonnia, colite, crampi allo stomaco, accelerazione del battito cardiaco, malfunzionamento della tiroide, noia, iperattività, confusione mentale, cefalea, vertigini, mancanza di concentrazione, irritabilità, variazioni di peso, sudorazione notturna, bisogno di urinare spesso e abbassamento delle difese immunitarie. Ovviamente, quando la stanchezza diventa una condizione con cui si convive quotidianamente, si inizia a parlare di “stanchezza cronica”.
Le cause
Le cause della stanchezza cronica possono essere molte, in quanto occorre prendere in esame aspetti fisici, psichici ed emotivi della persona, nonché il suo stile di vita e le sue abitudini quotidiane. Tra le cause di questo disturbo, possono esserci malattie di vario genere – come diabete, anemia, ipotiroidismo, epatite C, cancro, disturbi cardiaci, polmonari e renali – e l’assunzione di eventuali farmaci ad esse collegate, stress, depressione, disturbi psicologici, problemi di peso, ansia, anoressia, scarsa forma fisica, insonnia, cambio di stagione - esiste, ad esempio, la stanchezza primaverile - menopausa, gravidanza e allattamento. I fattori scatenanti sono, dunque, diversi e possono influire sull’organismo portando alla sensazione di affaticamento perenne.
I rimedi
Prima di tutto, è necessario rivolgersi al medico, che riuscirà a fare una corretta diagnosi – dopo tutti gli esami del caso – trovando la terapia più adatta al problema: fare degli esami è, infatti, necessario per escludere delle patologie. Di fondamentale importanza è curare l’alimentazione, che dovrà escludere cibi come quelli confezionati, di serra – per evitare la presenza di sostanze chimiche dannose – zuccheri raffinati e dolcificanti e prediligere alimenti biologici e freschi: via libera, quindi, a frutta, verdura, legumi, cereali integrali, olio extravergine di oliva, semi oleosi e piselli, verdure verdi, cacao, arachidi e mandorle perché ricchi di magnesio. Il medico può prescrivere integratori alimentari – vitamina A, B, C ed E – esercizio fisico, farmaci e una terapia cognitivo-comportamentale. Occorrerà, poi, fare attenzione alla glicemia; cercare di dormire bene e praticare delle tecniche di rilassamento, come la meditazione o lo yoga. Infine, è possibile bere delle tisane naturali energizzanti di aiuto contro la spossatezza, il senso di fatica e la mancanza di concentrazione.