E se non fare nulla fosse il segreto per una salute migliore?
Pubblicata il 15 mar 2025 • Da Candice Salomé
In un mondo in cui tutto va sempre più veloce, in efficienza e produttività sono diventate obblighi permanenti, concedersi del tempo per non fare nulla può sembrare impensabile, e persino farci sentire in colpa. Eppure, rallentare, concedersi il lusso di oziare, sognare ad occhi aperti o semplicemente osservare l'ambiente circostante potrebbe avere effetti benefici inaspettati sulla salute fisica e mentale. Tra riduzione dello stress, miglioramento del sonno e rilassamento del sistema nervoso, l'ozio potrebbe essere un prezioso alleato, soprattutto per le persone che convivono con una malattia cronica. E se, invece di combattere la noia, imparassimo a gestirla per vivere meglio?
Ve ne parliamo nel nostro articolo!

Una pausa necessaria per il corpo e la mente
Il corpo umano non è progettato per essere in uno stato di costante sollecitazione. L'inazione, che si tratti di semplice contemplazione o di un momento passato a sognare ad occhi aperti, permette al sistema nervoso di recuperare. Questa pausa favorisce la riduzione dello stress, il rilassamento del ritmo cardiaco e il miglioramento della qualità del sonno. Quando ci concediamo momenti di totale riposo, il nostro organismo avvia processi di rigenerazione essenziali per il corretto funzionamento delle nostre cellule.
Da un punto di vista cognitivo, non fare nulla attiva la “modalità di default” del cervello, una rete coinvolta nel pensiero introspettivo, nell'immaginazione e nella pianificazione del futuro. Questa fase, essenziale per la creatività, per il consolidamento della memoria e per la regolazione delle emozioni, consentirebbe anche di elaborare le informazioni accumulate durante la giornata e di migliorare il processo decisionale. Lasciando che la nostra mente vaghi, favoriamo una migliore connessione tra le diverse aree del cervello, stimolando la nostra capacità di risolvere problemi complessi e di sviluppare una visione più chiara del nostro futuro.
L'impatto sulla gestione delle malattie croniche
Per le persone affette da malattie croniche, lo stress e la stanchezza sono spesso onnipresenti. Non fare nulla potrebbe quindi essere un modo per alleviare questi sintomi. Infatti, riducendo gli stimoli esterni, il corpo risparmia energia e può concentrarsi meglio sul recupero. Molti pazienti riferiscono che un momento di calma permette loro di notare una diminuzione dei dolori cronici e un miglioramento della loro qualità di vita complessiva.
Alcuni studi suggeriscono che la riduzione dello stress potrebbe alleviare l'infiammazione, un fattore fondamentale in molte patologie croniche come la poliartrite reumatoide, la fibromialgia o la sclerosi multipla. Infatti, un elevato livello di stress porta a una maggiore secrezione di cortisolo, un ormone che può esacerbare i processi infiammatori in atto nell'organismo. Inoltre, imparare a riposarsi aiuta a convivere meglio con la malattia, limitando le tensioni fisiche ed emotive.
I benefici dell'ozio non si limitano alla sfera fisica. La stanchezza mentale, che spesso accompagna persone che soffrono di patologie croniche, può essere notevolmente attenuata prevedendo momenti di totale riposo nella vita quotidiana. Questo tipo di pausa può essere associato a pratiche come la meditazione, la respirazione consapevole o la rilassamento muscolare, tutti strumenti che favoriscono un benessere duraturo.
Riscoprire il tempo per sè e recuperare il benessere
Se il dolce far niente è stato a lungo associato alla pigrizia, potrebbe invece essere visto come una forma di amore verso se stessi. Accettare di non fare nulla, senza sensi di colpa, permetterebbe di ristabilire un equilibrio tra attività e riposo. Questo può tradursi in momenti di contemplazione, meditazione o semplicemente di ozio, senza uno scopo particolare. Questa riconnessione con se stessi permette di concentrarsi sui propri bisogni e di dare maggiore importanza all'ascolto delle proprie emozioni.
Riprendere possesso del proprio tempo in questo modo favorisce un migliore ascolto di sé stessi e dei propri bisogni. Le attività di che mirano all'autoconsapevolezza, che possono includere momenti di totale inazione, hanno dimostrato la loro efficacia nel ridurre l'ansia e migliorare l'umore. I ricercatori hanno dimostrato che rallentare e permettersi di vivere il momento presente porta a una diminuzione del rimuginio e a un miglioramento della soddisfazione generale nella vita quotidiana.
Come includere l'arte del non fare nulla nella propria vita quotidiana?
Può essere difficile praticare l'ozio in un mondo che valorizza l'azione costante. Tuttavia, integrare momenti di riposo nella propria routine non significa essere passivi, ma piuttosto ridefinire il proprio rapporto con il tempo. Alcuni suggerimenti per riuscirci:
- Prevedere pause regolari: anche pochi minuti senza schermo, senza stimoli esterni, possono essere sufficienti per creare uno spazio di riposo benefico.
- Osservare l'ambiente circostante: guardare il cielo, ascoltare il canto degli uccelli o sentire la brezza sulla pelle permette di riconnettersi al presente.
- Praticare la respirazione profonda: qualche respiro consapevole può essere sufficiente per calmare il sistema nervoso e favorire il rilassamento.
- Imparare a dire di no: rifiutare richieste inutili e proteggere il proprio spazio personale è un modo per concedersi del tempo per sé stessi.
Conclusione
Avere dei momenti di ozio non è una perdita di tempo, ma piuttosto una necessità per proteggere la propria salute. In un mondo in cui tutto va veloce, concedersi questi momenti di pausa potrebbe essere un segreto prezioso per gestire meglio il proprio benessere fisico e mentale. Forse è il momento di riabilitare l'arte di non fare niente, che non va più vista come una debolezza, ma come un vero e proprio strumento per proteggere salute ed equilibrio personale.
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Fonti:
Procrastination : pourquoi ne rien faire serait finalement bon pour notre santé ?, Ça m’intéresse
"Ne rien faire", un nouvel art de vivre aux multiples vertus, RTBF
Voici pourquoi ne rien faire est bon pour votre santé mentale, Psychologies
Le Niksen : c'est quoi cette méthode bien-être qui consiste à ne rien faire et nous rendrait plus heureux ?, GQ
Les bienfaits insoupçonnés de l'ennui, ou l'art de ne rien faire, RTBF
Rester chez soi et ne rien faire est bon pour la santé, Bio à la Une
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