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Il sostegno finanziario contro la perdita totale o parziale di reddito

Pubblicata il 11 giu 2019 • Da Baptiste Eudes

Non posso più lavorare per colpa della mia malattia: quale sostegno posso avere? Leggete la nostra guida per saperne di più sulle compensazioni finanziarie per i malati cronici nell’incapacità di lavorare.

Il sostegno finanziario contro la perdita totale o parziale di reddito

Come essere riconosciuto invalido civile?

Le persone affette da malattie croniche possono ottenere il riconoscimento del grado di invalidità necessario ai fini della pensione di invalidità. A seconda dell’invalidità civile riconosciuta la pensione di invalidità ha un importo differente, stabilito dalle tabelle pubblicate dall’INPS.

Per il riconoscimento dell’invalidità civile, l’INPS procede con l’accertamento dell’effettiva difficoltà del paziente affetto dalla malattia a svolgere le attività tipiche della vita quotidiana o lavorativa. In base alla gravità della malattia, viene attribuita una determinata percentuale di invalidità.

Tuttavia, l’accertamento non è sufficiente per il riconoscimento dell’invalidità poiché c’è bisogno anche che la malattia invalidante sia una tra quelle previste dalla legge.

Secondo la legge italiana, è invalido civile chiunque sia affetto da patologie tali da:

- compromettergli la normale capacità lavorativa, se la persona sia in età da lavoro, cioè tra i diciotto e i sessantacinque anni e sette mesi;

- renderlo incapace di svolgere le attività tipiche della sua età, se minore di diciotto o maggiore di sessantacinque anni e sette mesi.

>> Scoprite i risultati della nostra indagine sulla vita professionale dei membri di Carenity di fronte alla malattia! 

Invalidità civile: quali sono le percentuali?

Scopriamo le principali agevolazioni riconosciute all’invalido civile.

I benefici che la legge prevede a favore di chi è dichiarato invalido civile variano a seconda della percentuale di invalidità riconosciuta. Schematicamente, quindi, possiamo così sintetizzare:

- invalidità pari o superiore al 34% (soglia minima): prestazioni di carattere socio-assistenziale quali, ad esempio, prestazioni protesiche e ortopediche;
- invalidità pari o superiore al 46%: iscrizione al collocamento mirato;
- invalidità pari o superiore al 50%: congedo straordinario per cure (se previsto dal Ccnl);
- invalidità pari o superiore al 67%: esenzione parziale pagamento ticket per visite specialistiche, esami e diagnostica strumentale.
- invalidità pari o superiore al 74%: assegno mensile di assistenza;
- invalidità pari al 100%: pensione d’inabilità.

>> Tutte le informazioni sulla pensione di invalidità sono disponibili qui

Benefici invalidità civile: importi aggiornati al 2019

Il soggetto che viene riconosciuto come invalido civile (con invalidità superiore al 33%) ha diritto a diversi benefici. Questi variano a seconda della percentuale di invalidità; vediamo quali sono e gli importi aggiornati al 2019.

Pensione di invalidità

In caso di percentuale d’invalidità al 100% si ha diritto alla pensione di invalidità civile. L’importo per il 2019 è stato aumentato di pochi euro: da 282,55€, infatti, si è arrivati a 285,66€.

Per poter beneficiare di questo assegno assistenziale, però, bisogna stare al di sotto di una soglia reddituale stabilita annualmente: nel 2019, questa, è pari a 16.814,34€.

Ricordiamo, inoltre, che per la pensione d’invalidità - così come per il seguente assegno assistenza per invalidi civili parziali - nel 2019 è stato modificato il requisito anagrafico: questi benefici, infatti, possono essere richiesti in età compresa tra i 18 e i 67 anni (non più 66 anni e 7 mesi come nel 2018).

Assegno assistenza per invalidi civili parziali

Agli invalidi civili che presentano una sensibile riduzione della capacità lavorativa (dal 74% al 99%) è riconosciuto un contributo mensile; per avere diritto all’assegno assistenza per invalidi civili parziali, però, questi devono versare in un stato di bisogno economico (e di mancato collocamento lavorativo) ed è per questo che devono stare entro i limiti di reddito che vengono fissati annualmente.

Nel dettaglio, dal 2019 il limite di reddito da non superare per avere diritto a questo sostegno erogato dall’Inps è di 4.906,72€; l’importo dell’assegno di assistenza, invece, è stato aumentato da 282,55€ a 285,66€.

Indennità di frequenza

Vi è poi l’indennità di frequenza, ossia quella prestazione economica a sostegno dell’inserimento scolastico e sociale dei minorenni con disabilità; anche in questo caso si tratta di una prestazione assistenziale concessa esclusivamente a chi si trova in uno stato di bisogno economico, che per il 2019 - così come per l’assegno suddetto - equivale ad un limite di reddito pari a 4.906,72€.

L’importo dell’indennità di frequenza è lo stesso delle due misure precedenti: 285,66€.

Indennità di accompagnamento

Concludiamo con gli importi dell’indennità di accompagnamento, riconosciuta a coloro che non sono in grado di compiere in autonomia gli atti quotidiani o a deambulare.

L’importo dell’indennità per gli invalidi al 100% è di 522,03€ al mese; in caso di cecità assoluta, invece, l’assegno di accompagnamento è pari a 925,25€.

Per entrambi non bisogna soddisfare alcun requisito legato al reddito.

>> Tutti i benefici invalidità civile sono disponibili qui

 

Altri aiuti esistono per aiutarvi nel quotidiano. Non esitate a chiedere consigli presso il vostro operatore sanitario e discuterne con gli altri membri nel nostro forum dedicato ai diritti e procedure amministrative.

 

E voi qual’è la vostra situazione professionale? Quale pensione avete?

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Autore: Baptiste Eudes, Redattore di Salute

Baptiste è specializzato nella gestione delle comunità di pazienti online. Ha un interesse particolare nei campi della salute, dello sport e del digitale. Ha 7 anni di esperienza in questi campi. 

Baptiste ha... >> Per saperne di più

6 commenti


Vincenzo16
il 13/06/19

chsci come le le regie cinematrofafiche interaggiscono e i servizi di sorveglianza


CAMALEOMTE
il 19/06/19

con questo sistema di pochi piccioli un malato muore

i politici si assumo le responsabilita'


maryterry52
il 02/07/19

Con questa super pensione di invalidità chi non ha altre entrate con cosa dovrebbe vivere? Ci sono le bollette da pagare, il cibo affitto e altro ancora....e una vergogna!!


amsler
il 22/08/19

mia moglie è affetta da epilessia con crisi plurisettimanali, io da sclerosi multipla, tra a avvocati approfittatori ,lentezza inps e incompetenza delle asl, ci abbiamo messo dai quattro ai sei anni per avere le invalidità, se non avessi messo da parte la liquidazione da capo stazione avrei  chiedere la carità sotto i ponti in questi anni...............

la vera disonestà sta in chi dovrebbe aiutare 


Baptiste
il 04/10/19

Grazie mille dei vostri contributi @amsler‍ @maryterry52‍ @CAMALEOMTE‍  Qualcuno vuole anche condividere la sua esperienza con noi? Grazie mille in anticipo 

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