Superare il dolore: la mia battaglia contro la spondilite anchilosante
Pubblicata il 23 mar 2018 • Da Léa Blaszczynski
Scoprite la storia di Cedric, 36 anni, con la sua spondilite anchilosante hlab27
Quanto è durato il tuo vagare medico?
Troppo tempo. Quasi otto anni di sofferenza, incomprensione, difficoltà e solitudine
Puoi raccontarci il giorno della tua diagnosi?
Il giorno in cui ho sapduto della diagnosi, ero nervoso. Ma dentro di me, avevo fretta di conoscere il verdetto. Quando il risultato è arrivato, eravamo nel piccolo ufficio del dottore, il quale m’ha detto così: « Signore, lei ha una spondilite, la lascio contattare il suo medico. Arrivederla! » Nessuna spiegazione. Ancora una volta, incomprensione.
In che modo la spondilite ha modificato la tua qualità di vita?
La spondilite è una brutta malattia, altera molto la qualità della nostra vita. Durante le fasi di spinte, non possiamo fare niente, dipendiamo dai nostri familiari. La spondilite modifica anche la nostra vita professionale. E con i miei familiari, ho avuto dei conflitti, loro non capivano i miei dolori. Anche una separazione. Non ho potuto occuparmi di mio figlio durante i suoi sette primi mesi di vita. Questo è stampato su di me per sempre.
Hai vissuto degli eventi significativi durante le fasi di spinte?
Sì, certo, sono brutti ricordi! Avevo un trattamento molto duro, con morfina. Pensavo diverse volte di morire. Il cuore batteva forte, grondavo di sudore, il morale sotto i tacchi, depressione totale, niente appetito, niente voglia di vivere.
Perché ti sei tornato verso la scrittura? Cosa rappresenta per te?
Il primo obiettivo è quello di condividere la mia battaglia, la mia vittoria sulla spondilite. È la prima volta che scrivo. Ho lasciato la scuola durante il primo anno di liceo. Provo molto piacere nel raccontare la mia storia e a scrivere il mio blog « La mia storia con la spondilite ».
Cosa ti piace fare per evaderti?
Prendo lo zaino e viaggio, scopro altri paesi, altre culture ed altre conoscenze mediche. Faccio rilassamento, yoga. Organizzo dei soggiorni in Tailandia sul tema del benessere. Scriverò fra poco un articolo su questo argomento.
Vuoi trasmettere un messaggio per le persone nella stessa situazione di te?
La mente è fondamentale. Se la mente non va, il corpo non va. Funzionano insieme. La mia regola: « Stare, è esistere. Viaggiare, è vivere. »
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