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Cibo e Prodotti Pericolosi
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Lassativo Guttalax
La Società Boehringer Ingelheim ha deciso di sospendere immediatamente la distribuzione sul mercato di 11 lotti di gocce di lassativo Guttalax, utilizzate per combattere la stitichezza negli adulti e nei bambini: ecco le confezioni interessate dal provvedimento con le relative date di scadenza.
Nuovo allarme per le gocce di lassativo Guttalax, già in passato al centro di provvedimenti drastici per limitarne i rischi. La Società Boehringer Ingelheim ha, infatti, comunicato che procederà al ritiro dal mercato di altri lotti del farmaco, sospendendone immediatamente la distribuzione. Le confezioni interessate sono le seguenti, accompagnate dalla data di scadenza: GUTTALAX*OS GTT 15ML 7,5MG/ML – AIC 020949020: 631068A con scadenza minima 31.01.2021, 631069A con scadenza minima 31.01.2021, 631506C con scadenza minima 30.04.2021, 631506D con scadenza minima 30.04.2021, 631507B con scadenza minima 30.04.2021, 632258A con scadenza minima 30.06.2021, 632259A con scadenza minima 30.06.2021, 632260A con scadenza minima 30.06.2021, 633101A con scadenza minima 31.10.2021, 633102A con scadenza minima 31.10.2021 e per ultimo 633103A con scadenza minima 31.10.2021.
Come ha sottolineato Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, è stata la stessa azienda farmaceutica a predisporre il ritiro immediato dei lotti in questione. Si tratterebbe del farmaco utilizzato contro la stitichezza nei bambini e negli adulti, per acquistare il quale non è necessaria la prescrizione del medico, perché rientra nella categoria di farmaci OTC, cioè Over the Counter, vendibile liberamente come farmaco da banco. Non è la prima volta che le gocce Guttalax sono oggetto di un provvedimento simile: l'ultimo in ordine temporale si era avuto la scorsa estate, il 10 agosto 2018. Alcuni lotti furono eliminati dal mercato su ordine dell'Aifa, l'Agenzia del Farmaco. Si ricorda, in ogni caso, che il Guttalax è un lassativo e che per tanto non va preso con regolarità o per lunghi periodi, ma solo in caso di emergenza. Tra gli effetti collaterali che si possono verificare in seguito alla sua assunzione, ci sono diarrea, crampi addominali e dolori e, raramente, capogiro e vomito.
Fonte : <> http://www.fanpage.it/
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Spumante Fior d’Arancio Colli Euganei Docg
Sul sito dei supermercati Cadoro è apparso un avviso relativo a un lotto di spumante Fior d’Arancio Colli Euganei Docg. Nel prodotto si segnalano solfiti oltre i limiti di legge ma in un limitato numero di bottiglie. Si stima che il 90 percento di bottiglie sia già stato stappato. Rischio per allergici.
Possibile presenza di una quantità di solfiti oltre i limiti di legge. Per questo motivo i supermercati Cadoro hanno diffuso l’avviso di richiamo a scopo precauzionale di un lotto di spumante Fior d’Arancio Colli Euganei Docg della Cantina Colli Euganei. Come riportato nel comunicato pubblicato sul sito di Cadoro, lo spumante interessato dal richiamo è stato prodotto nel mese di settembre 2018 e distribuito con il numero di lotto 26218A (Ean 8001351000932). “Il 05/01/2019 Cantina Colli Euganei S.C.A. ha disposto il ritiro e il richiamo del seguente prodotto, in seguito a presenza di anidride solforosa oltre i limiti di legge. I consumatori che fossero in possesso di questo prodotto sono invitati a riportarlo in questo punto vendita che provvederà al rimborso”, si legge nella nota apparsa sul sito di Cadoro che ha provveduto a fornire un numero a disposizione dei consumatori: 049 9940011.
Prodotto rischioso per soggetti allergici o intolleranti – Secondo quanto spiegato da “Lo Sportello dei diritti”, che ha reso noto il richiamo del prodotto, l’azienda ha precisato che la presenza accidentale di una quantità elevata di solfiti riguarda solo un numero molto limitato di bottiglie, ma a scopo precauzionale e per tutelare dunque i consumatori si è deciso di ritirare l’intero lotto. Si stima comunque che il 90 percento delle bottiglie di spumante oggetto del richiamo siano state stappate durante le feste natalizie. A scopo precauzionale, si raccomanda a chi fosse ancora in possesso di una bottiglia con il numero di lotto segnalato di non consumare lo spumante e restituirlo al punto vendita d’acquisto. L’avviso è rivolto soprattutto a soggetti allergici o intolleranti ai solfiti, che potrebbero avere problemi consumando lo spumante. Tutti gli altri lotti possono essere consumati senza problemi.
Fonte : >< http://www.fanpage.it/
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Cintura massaggiante killer
Il Ministero della Salute ha ordinato il richiamo della cintura massaggiante 3D Relaxbelt, a marca Innova Relax, importata dalla Cina. Si tratta di un apparecchio elettrico-meccanica per il collo che, come segnalato dall’ospedale di Altamura “sarebbe il responsabile di dissecazione bilaterale della carotide, la quale provocherebbe a sua volta un danno cerebrale”.
Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dal mercato della cintura massaggiante 3D Relaxbelt, a marca Innova Relax, a causa del rischio di gravi lesioni che possono procurare ai consumatori. Lo ha reso noto il Dicastero con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale in data 30 gennaio 2019, sottolinenando che il provvedimento è legato al pericolo di incidenti dovuto all'utilizzo di questa particolare apparecchiatura elettrico-meccanica sul collo. In particolare, dopo la segnalazione da parte dell'ospedale di Altamura, in Puglia, il dispositivo sarebbe il responsabile di dissecazione bilaterale della carotide, la quale provocherebbe a sua volta un danno cerebrale.
Il sequestro penale del prodotto è già stato avviato in seguito alla segnalazione dei Nas di Bari all'Autorità giudiziaria, che ha portato anche alla denuncia degli importatori della cintura, fabbricata a Rongtai in Cina, nonché i responsabili della commercializzazione e distruzione sul territorio italiano, cioè la Blue Star Largo Nitti 32, ad Altamura (Bari). Chi ha già acquistato l'apparecchio non deve usarlo. Inoltre, lo stesso ministero della Salute ha previsto che "si provveda al richiamo avvisando inoltre i consumatori sul grave rischio connesso all’uso mediante cartellonistica o altri metodi ritenuti efficaci". Non è del tutto una novità che questi prodotti siano dannosi alla salute dei consumatori: come sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, "la cintura per massaggi, oggetto di ‘allarme consumatori' da parte del ministero della Salute è inserita nel sistema Rapex (sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti pericolosi non alimentari). Questo format riporta i dati inseriti direttamente nel sistema GRAS RAPEX, in quanto viola Direttiva 2001/95/CE, in Italia Dgls 206/2005″.
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Farmaci per la tosse
L’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha lanciato un’allarme che riguarda pasticche e sciroppi per la tosse a base di fenspiride, usati sia nei bambini che negli adulti. Questo principio causerebbe “un’alterazione del ritmo cardiaco”. Pertanto, si raccomanda a ai medici “come precauzione di invitare i pazienti a sospendere l’assunzione di farmaci con questo principio attivo”.
Pasticche e sciroppi per la tosse a base di fenspiride non potranno più essere acquistati nei paesi dell'Unione europea. L'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha infatti lo stabilito lo stop a tutti i farmaci di questo tipo, utilizzati sia per adulti che per bambini, perché potrebbero provocare dei problemi al cuore, in particolare causerebbero "un'alterazione del ritmo cardiaco". Lo ha fatto sapere con una raccomandazione attraverso la quale ha lanciato un vero e proprio allarme con una nota, che è stata pubblicata anche sul portale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). La sospensione, si precisa, è una misura precauzionale per proteggere i pazienti, mentre il Comitato per la Sicurezza dei Medicinali dell'Ema (Prac) valuterà nuovamente il rischio, nell'uomo, di "anomalie dell'attività elettrica del cuore" dovuti all'uso del principio attivo utilizzato per alleviare la tosse dovuta a malattie polmonari.
Il Prac, dunque, esaminerà tutte le prove a disposizione e una volta conclusa la revisione comunicherà ulteriori informazioni e fornirà una guida aggiornata per i pazienti e gli operatori sanitari. Ma intanto i farmaci a base di fenspiride non potranno comunque essere acquistati. "In passato – si legge nella nota – casi di alterazioni del ritmo cardiaco erano stati riportati in pazienti che avevano assunto questi medicinali. Per esplorare il potenziale legame tra fenspiride e questi disturbi del ritmo cardiaco, sono stati condotti studi sugli animali che ora evidenziano che fenspiride ha il potenziale di disturbare l'attività elettrica del cuore anche nell'uomo". L'agenzia raccomanda pertanto ai medici "come precauzione, e mentre è in corso la revisione, di invitare i pazienti a sospendere l'assuanzione di farmaci con questo principio attivo", potenzialmente pericoloso per i consumatori.
Fonte: <> http://www.fanpage.it/
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Bambola Girl Vogue
Il Ministero della Salute ha comunicato con una nota la decisione di ritirare dal mercato la bambola Girl Vogue: provocherebbe danni al sistema riproduttivo per la presenza al suo interno di ftlati, prodotti chimici sui quali la normativa europea è molto severa. Il lotto degli articoli interessati dal provvedimento è stato sottoposto a divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo.
Il Ministero della Salute ha annunciato con una nota pubblicata sul suo sito internet ufficiale di aver provveduto al ritiro dal mercato della bambola Girl Vogue a causa della presenza ftalati, che comporterebbero a loro volta possibili danni all'apparato riproduttivo. Il provvedimento è datato 21 febbraio e riguarda il giocattolo prodotto originariamente in Cina ma distribuito sul territorio italiano da una ditta di Poggiomarino, in provincia di Napoli. Come si legge nel comunicato, "le analisi eseguite dal Laboratorio UOOML di Desio hanno documentato la non conformità dell’articolo ai requisiti richiesti alle voci 51 e 52 dell’Allegato XVII del Regolamento REACH per la presenza di ftalati. Le analisi effettuate nuovamente dall’ISS (Istituto superiore di Sanità) su richiesta della ditta hanno riscontrato la non conformità ai requisiti del decreto legislativo 11 aprile 2011 n 54 (recepimento Direttiva sicurezza giocattoli) relativamente al limite di Dibutil ftalato (DBP) e del di (2-etil) ftalato (DEHP) di cui all’allegato al Regolamento (CE) 522/2009 del 22.06.2009 (punti 51 e 52)".
Gli articoli interessati dal provvedimento sono stati sottoposti a divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo. Il Ministero ha anche sottolineato che il lotto in questione è identificabile con il numero 1702141711, codice a barre 8033765728607, modello 738. La bambola è venduta in scatola di cartone. Si ricorda che gli ftlati sono prodotti chimici che vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Si tratta di sostanze tossiche, sulle quali la normativa europea è molto severa: il loro utilizzo non è consentito in concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli né negli articoli destinati all’infanzia, perché possono causare disturbi al sistema riproduttivo e aumentare il rischio di diabete di tipo 2, oltre a provocare danni all'ambiente.
Fonte : >< http://www.fanpage.it/
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Latte e derivati
il latte è ....Pericoloso
Vediamo ed analizziamo il Perchè dico Ciò !!! Dunque come citavo in altro “Post-Discussione”…. La Natura Ha previsto L'allattamento per un Primo Periodo "2-3 mesi" poi dipende dai Soggetti dal tipo di "Mammifero" e visto che Noi esseri Umani Siamo ed apparteniamo al regno dei Mammiferi, La natura per noi ha previsto di assumere Latte " Materno" per un primo periodo e Stop. Ora mi domando ....Perchè continuano a dare e Pubblicizzare , consigliare il latte per di più pastorizzato, Scremato, o in polvere anche dopo il primo periodo? Business ???
così Facendo andiamo contro Natura , se la natura ci toglie quel enzima ci sarà un Motivo ben preciso, continuando ad assumere Latte avremo osteoporosi, dolori alle ossa , Obesità ,Gastriti e colon irritato e tante altre Patologie.
Al contrario di Quanto affermato, il Latte si ha del calcio mah…. Questo calcio viene scisso e convertito in altro e non come dicono che questo calcio sia per le Ossa e fa bene per le Ossa , anzi e esattamente al contrario, Basta informarsi , leggere, constatare, verificare anche su se stessi , anche solo dopo aver assunto il latte se notate la pesantezza, un senso di reflusso, per non parlare di altre sensazioni che basta osservare attentamente sul nostro corpo come reagisce. fra sensazione e reazioni.
Quello che evidente è …. Che Sono sempre di più gli italiani che, per fare un regalo alla propria salute, rinunciano ai “piaceri” di latte, yogurt, burro, formaggi e derivati. Ed è incredibile quanto siano rapidi e visibili i benefici nell'eliminazione totale di questi alimenti, spesso basta attendere 2-3 giorni per notare che la pancia si sgonfia, che emicranie, tosse e raffreddore all'improvviso spariscono, che la cervicale migliora, che dermatiti e pruriti cessano e che la colite non c'è più. Tuttavia questi sono solo alcuni dei disturbi più diffusi, legati al consumo di latticini. L'elenco da fare sarebbe davvero lunghissimo e comprenderebbe patologie assai più serie di quelle appena citate. Parlare male del latte è considerato un vero e proprio tabù per il semplice Motivo che per tutti è un alimento sano, completo e indispensabile per la salute umana, specialmente per il bambino e per gli anziani che devono prevenire l'osteoporosi assumendo alimenti ricchi di calcio e sono sempre più numerose le figure professionali (medici, nutrizionisti, naturopati, ecc.) che lo sconsigliano ai propri pazienti il consumo di latte e tutti i suoi derivati.
Questo perchè il Lattosio è una zucchero indigesto, parecchia gente ha problemi digestivi con il Lattosio. Sempre il lattosio è uno zucchero complesso, composto da due monosaccaridi (glucosio ed galattosio). Per essere digerito dal nostro intestino ha bisogno di essere scomposto in questi due zuccheri semplici.
La lattasi è l'enzima adibito per la sua digestione, un enzima di cui il nostro intestino è ricco nel momento della nascita e per tutta la fase dello svezzamento. Ma con il passare degli anni, a partire dai 3-5 anni di vita, si assiste ad una progressiva riduzione dell'attività della lattasi e in età adulta solo una ristretta percentuale di persone è ancora in grado di digerire bene il latte. Per cui la maggior parte degli adulti, non riuscendo più a digerire il lattosio, ne diviene matematicamente intollerante. I sintomi più comuni sono: gonfiore addominale, flatulenza e diarrea. In tanti credono erroneamente che per ovviare al problema, basta evitare il lattosio. Quindi si buttano a capofitto su prodotti poveri, o privi di lattosio, come il latte senza lattosio (che oggi è molto in voga) o, peggio ancora, lo yogurt e i formaggi stagionati.
Bisogna notare che nel latte e in tutti i suoi derivati, ci sono nemici molto più subdoli e pericolosi del lattosio. In primis la caseina….Una Proteina …Pericolosa ! La caseina è senza dubbio “l’agente cancerogeno più potente mai scoperto”. I pericoli maggiori e le conseguenze più negative per la salute non vengono dal lattosio, bensì da una proteina contenuta soprattutto nel latte vaccino, ma anche nel latte di altri animali (capra, pecora, ecc.). Sto parlando della caseina. Sempre …. la caseina costituisce circa l'80% delle proteine del latte vaccino e nel latte di pecora e di capra questa percentuale è leggermente minore. Il latte materno contiene una percentuale di proteine nettamente inferiore (circa un terzo di quelle contenute nel latte vaccino) e di queste la caseina rappresenta solo il 20%. Molto più abbondanti sono invece le sieroproteine.
Quindi già vediamo che la struttura proteica del latte di donna è completamente differente dal latte vaccino o di altri animali, pertanto sulla pericolosità della caseina si è ampiamente espresso uno dei più grandi studiosi mondiali di alimentazione, il dott. T. Colin Campbell. Campbell ha portato avanti uno studio durato oltre 30 anni, denominato The China Project, su cui in seguito ha scritto anche un libro intitolato “The China Study“. Uno degli elementi che più di tutti spicca da questo studio pluriennale, è l’elevatissima incidenza della caseina sul cancro. A sostegno della sua tesi egli riporta anche che c’è una diretta relazione tra il consumo di latticini, più alto in Paesi come l’Italia o la Francia, e il tumore al seno, molto più raro nei paesi che consumano meno latticini, come la Cina. Quando la caseina viene sottoposta ad alte temperature, come nel caso della pastorizzazione (circa 70°C), questa proteina si degrada, coagula e decade, diventando una sostanza colloidale insolubile. E' la stessa forma in cui, a livello industriale, la caseina viene utilizzata come collante, ad esempio per incollare le etichette alle bottiglie di vetro.
Purtroppo l'effetto colla si produce anche a livello intestinale. La caseina si stende come un velo sulle pareti dell'intestino, appiccicandosi come colla ai villi intestinali, contrastando e impedendo le loro funzioni, ovvero quello di assorbire i nutrienti che verranno poi utilizzati per le innumerevoli necessità del nostro organismo.
Ma non è tutto! La caseina non soltanto si incolla, ma produce anche un potente effetto infiammatorio sull'intestino, alterando nel tempo la sua permeabilità e favorendo lo sviluppo di quella che viene oggi definita come sindrome dell'alterata permeabilità intestinale (in inglese Leaky gut).
Leaky gut significa anche “sindrome dell'intestino gocciolante”, termine che descrive esattamente ciò che avviene quando l'intestino è in queste condizioni. In sostanza i villi fanno da barriera tra l'intestino e il circolo sanguigno, ma quando la loro permeabilità viene alterata si creano come “dei buchi” dove passano sostanze che in realtà non dovrebbero passare. Quello che succede è che l'intestino non riesce più ad opporsi in maniera adeguata all'ingresso di antigeni alimentari, tossine e patogeni nel circolo sanguigno.
Si tratta di una condizione di cui soffrono tante persone senza saperlo e a cui recenti studi hanno associato numerosi disturbi, più o meno gravi. Alcuni sintomi sono meteorismo, crampi, diarrea, costipazione, dolore addominale. Ma anche sintomi sistemici come mal di testa, stanchezza cronica, affaticamento, depressione, ansia e allergie. In realtà si parla anche di patologie ben più serie, come malattie autoimmuni, fibromialgia, malattie neurodegenerative (demenza senile, Alzheimer, morbo di Parkinson, ecc.), malattie infiammatorie croniche intestinali (colite ulcerosa e morbo di crohn) e malattie psichiatriche (ansia, attacchi di panico, depressione, ecc.) e perfino il Cancro. Non esistono farmaci in grado di curare questa condizione, l'unico modo per farlo è attraverso una corretta alimentazione. Ciò preclude l'eliminazione di quei cibi che sono stata causa diretta della permeabilità intestinale, come appunto il latte pastorizzato e tutti i suoi derivati (yogurt, burro, formaggi, gelati, dolci cremosi, ecc.). Anche il consumo quotidiano di glutine – proteina contenuta in alcuni cereali (frumento, farro, kamut, orzo, ecc.) – può causare la sindrome di permeabilità intestinale, specialmente in soggetti particolarmente intolleranti, o comunque sensibili a questa proteina (non solo celiaci).
Ora vediamo la differenza tra….Ormoni animali che interferiscono con quelli Umani
Il latte è una alimento ricco di ormoni e non poteva essere altrimenti, visto che è il risultato della secrezione della ghiandola mammaria femminile dei mammiferi. Stiamo parlando di ormoni naturalmente contenuti nel latte, non indotti artificialmente dall'uomo. Gli ormoni sono delle sostanze chimiche che giocano il ruolo di “messaggeri“, cioè l'organismo se ne serve per trasmettere informazioni a tutti gli organi del corpo umano. Questi ormoni sono prodotti da particolari ghiandole dette endocrine (la tiroide, le ghiandole surrenali, il pancreas, le ovaie, i testicoli, ecc.). Ad esempio è un ormone l'insulina, prodotto dal Pancreas affinché permetta l'ingresso del glucosio all'interno delle cellule, abbassando l'indice glicemico. Sono ormoni anche il T3 e il T4 secreti dalla tiroide in risposta all'ormone ipofisario TSH. Questi regolano il metabolismo, la sintesi proteica, l'attività cardiaca, la motilità intestinale, l'assorbimento di ferro e vitamine, e molto altro ancora. In buona sostanza gli ormoni giocano un ruolo fondamentale per la nostra salute ed è importante che l'apparato endocrino sia funzionale affinché questi vengano secreti nel modo corretto. Di fatto non potremmo vivere senza insulina, o senza gli ormoni tiroidei, ma questo vale anche per molti altri ormoni.
Bene, recentemente si è visto che gli ormoni contenuti nel latte animale possono interferire con gli ormoni prodotti dal nostro apparato endocrino, provocando un serio squilibrio ormonale che alla lunga può comportare lo sviluppo di malattie e tumori ormono-sensibili, come il cancro al seno e all'ovaio per la donna, il cancro alla prostata per l'uomo e il cancro alla tiroide per entrambe i sessi.
Lo sa bene la dott.ssa Maria Rosa Di Fazio (che ricordo è oncologa), categorica nell'eliminare latte e derivati a tutti i suoi pazienti affetti da un tumore di questo tipo. E con il cambio di alimentazione, afferma nel suo libro Mangiare bene per sconfiggere il male, quasi sempre si verifica un drastico calo dei marker tumorali.
Anche il dott. Franco Berrino – Medico Epidemiologo del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva di Milano – sconsiglia il consumo di latte animale a chi è affetto da un tumore e anche a chi non lo è !
Il dottor Berrino afferma che bere anche un solo bicchiere di latte vaccino, raddoppia la quantità dell’ormone IGF-1, l’ormone della crescita, ormone che sostiene la crescita delle cellule tumorali e quindi delle dimensioni di un cancro se già presente nell’organismo. Chi beve latte vaccino ha livelli di IGF-1 più alti nel sangue, come del resto dimostrato da una serie di recenti ricerche, e sempre chi ha livelli più elevati del fattore di crescita nel sangue, si ammala più facilmente di tumore. E ancora, sempre in presenza di livelli alti di tale fattore di crescita, chi è già ammalato di tumore, sviluppa molto più facilmente metastasi. Questo è quanto afferma il dott. Berrino, da sempre in prima linea nella lotta contro i tumori che, come ripete spesso al pari di tanti altri studiosi, è strettamente legato all’alimentazione, perché Il latte NON fa bene alle ossa
La maggior parte della gente crede di Non poter fare a meno del latte per il prezioso apporto di calcio, minerale indispensabile per la salute delle ossa. Quella del latte che fa bene alle ossa come citavo sopra è una vecchia storiella dura a morire, ma che oggi giorno fa acqua da tutte le parti. Si tratta infatti di un'informazione totalmente errata, Aberrata , triste eredità di un trentennio di spot pubblicitari martellanti a favore dei prodotti caseari. Oggi purtroppo la campagna mediatica disinformativa non si è ancora arrestata e c'è ancora chi continua a consigliare latte e formaggi in diretta. Fortunatamente tra la classe medica c'è anche chi il proprio lavoro lo ama veramente e lo svolge con passione, dando al pubblico informazioni corrette. Tanti professionisti della salute che sono d'accordo sull'assoluta inutilità del latte nella prevenzione, come nella cura dell'osteoporosi.
Del resto per capire che il latte NON serve alle ossa, basterebbe un attimo soffermarsi ad osservare tutti gli altri mammiferi del Pianeta, anche di mole nettamente superiore all'uomo (Mucche, Tori, Bufali, Elefanti, ecc) e quindi dotati di strutture ossee più grandi e massicce. Questi animali si nutrono di latte solo durante i premi mesi di vita e poi…. poi basta. Eppure le loro ossa rimangono solide e compatte fino alla morte. Non soffrono certo di osteoporosi. Lo stesso dicasi per i cinesi e per gli altri popoli asiatici che non hanno mai fatto uso di latte e derivati. Le loro ossa sono nettamente più sane di quelle di noi occidentali.
A dimostrarlo sono i risultati di uno studio del professor Walter Willet, capo della Nutrizione della Scola di salute pubblica all'Università di Harvard, resi noti in una sua intervista al settimanale americano Newsweek. Da questo studio è risultato che i Paesi con le più alte assunzioni di calcio hanno le percentuali più alte di fratture e non le più basse! E sono proprio i grandi amanti del latte, come gli americani, i norvegesi e gli svedesi a presentare un'incidenza di fratture di molte volte superiore a quella registrata per esempio in Cina, dove non si beve latte.
Anche il dottor Dario Polisano – dottore in scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana – afferma chiaramente che il latte non fa bene alle ossa. Ecco come risponde il dott. Polisano, alla domanda “Il latte è una fonte essenziale di calcio?” “Si. Il latte è un alimento ricco di calcio, ma quest’ultimo non può essere assorbito dal nostro organismo. Durante i processi di pastorizzazione il fattore attivo di assimilazione del calcio viene trasmutato non garantendo l’utilizzo del calcio nel nostro organismo. Il calcio che non viene ben assimilato si deposita nelle arterie formando placche arteriosclerotiche. Il calcio fosfato, inoltre, viene convertito in calcoli renali o alla cistifellea e contribuisce nella formazione delle artriti.” Per la prevenzione dell'osteoporosi consiglia invece il consumo di altri alimenti vegetali ricchi di calcio, come i semi oleosi (mandorle, noci, nocciole, ecc.), la verdura, i legumi e il pesce.
Per concludere
Latte inquinato
Ho intenzionalmente evitato di parlare del gravoso problema del latte inquinato, non perché non fosse un argomento importante, ma per evitare di allungare ulteriormente questo articolo, già di suo abbastanza pesante. E' un argomento che tratterò sicuramente in futuro, ma di cui già puoi trovare molti informazioni importanti cercando in rete. Tieni comunque conto che il latte prodotto negli allevamenti intensivi, da cui escono la stragrande maggioranza dei prodotti caseari che trovi in commercio nei supermercati, è contaminato da antidolorifici, antibiotici e ormoni della crescita, tutte sostanze iniettate nelle mucche affinché producano dai 50 ai 100 litri di latte al giorno, quando una mucca allevata normalmente non produce più di 20 litri di latte.
Inoltre le mucche allevate in maniera intensiva vengono nutrite con mangimi a base di cereali(cibo non adatto alle mucche!), a loro volta contaminati da diserbanti e fertilizzanti chimici.
Insomma se proprio vuoi bere latte, cerca almeno di consumare un latte sano che provenga da allevamenti al pascolo!
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Tasse sulla carne
L’Unione Europea potrebbe trovarsi presto a dover valutare l’introduzione di una tassa sulla carne, considerata dannosa per la salute e inquinante per l’ambiente. È quanto spiega il Guardian, nel riportare un recente report che sarebbe stato presentato alle autorità del Vecchio Continente. Secondo i promotori dell’iniziativa, tassare la carne potrebbe rappresentare un passo importante per uno sviluppo più sostenibile.
Il report in questione è stato realizzato dal gruppo di ricerca ambientale CE Delft, per le realtà riunite all’interno della Tapp Coalition: un insieme di associazioni dedicate alla salute umana e alla tutela degli animali. CE Delft ha analizzato il costo della produzione di carne in termini di emissioni di gas serra e altri inquinanti atmosferici, inquinamento delle acque, distruzione degli habitat naturali per far spazio agli allevamenti. Definiti questi costi ambientali, la ricerca ha proposto un aumento dei prezzi affinché i danni causati possano essere compensati.
Dai dati riportati dal Guardian, l’incremento proposto si assesterebbe sui 0.17 euro per 100 grammi di pollo, 0.36 euro per 100 grammi di maiale e 0.47 per 100 grammi di manzo. Un aumento non eccessivo, tuttavia forse in grado di portare a una riduzione dei consumi nell’Unione Europea rispettivamente del 30, del 57 e del 67%. Un cambio simile sul fronte dell’alimentazione, inoltre, potrebbe garantire una riduzione di 120 milioni di tonnellate di gas serra l’anno, garantendo entrate da 32 miliardi, che potrebbero essere impiegate in investimenti per aiutare gli allevatori a convertire le loro strutture, ad esempio per la coltivazioni di ortaggi e cereali. Così ha spiegato Jeroom Remmers, direttore di Tapp:
Gli europei consumano all’incirca il 50% in più di carne rispetto a quanto consigliato dalle linee guida sulla dieta. In questo modo, si potrebbero risparmiare miliardi di euro ogni anno riducendo i costi sanitari correlati.
Secondo molti esperti, la riduzione nella produzione di carne è uno degli obiettivi da raggiungere per contrastare i cambiamenti climatici, per questo le istituzioni mondiali dovrebbero introdurre specifici interventi per scoraggiarne il consumo. Al momento, l’UE non si è ancora espressa sulla proposta presentata negli scorsi giorni da Tapp.
Carne rossa aumenta i rischi per il cuore
La carne rossa e quella processata aumentano i rischi per il cuore, a sostenerlo uno studio statunitense.
Mangiare carne rossa anche solo un paio di volte a settimana aumenta i rischi per il cuore. Secondo i ricercatori della Northwestern University di Chicago a nuocere all’apparato cardiovascolare anche quella processata. In più entrambi gli alimenti incrementerebbero anche il pericolo di mortalità generale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Internal Medicine.
I ricercatori statunitensi hanno esaminato la dieta seguita (indicata dai partecipanti stessi) da 29.682 uomini e donne di età media pari a 53 anni. Le porzioni di carne rossa o pollame consumate dai partecipanti sono state valutate facendo corrispondere una porzione a circa 115 grammi. Per quanto riguarda la carne processata ogni porzione corrisponde ad esempio a due fette di bacon, due salsicce piccole o un hot dog.
Secondo i ricercatori due porzioni di carne rossa o processata basterebbe per incrementare del 3% il rischio di mortalità per qualsiasi causa legata all’alimentazione, mentre alcune differenze vi sarebbero nello specifico per problemi al cuore: la rossa provocherebbe un +4%, mentre la processata un +7%.
Anche la carne di pollo incrementerebbe il rischio cardiaco del 4% secondo i ricercatori, che tuttavia sottolineano come in questo caso molto faccia la cottura e la decisione di mangiare o meno la pelle. Ha dichiarato l’autore principale dello studio, ora passato alla Cornell University di New York, il Dott. Victor Zhong:
Il pollo fritto, specialmente ricco di acidi grassi trans, e il pesce fritto sono stati collegati ai disturbi cronici. Il nostro studio mostra come il collegamento tra malattie cardiovascolari e mortalità sia solido.
Modificare l’assunzione di questi cibi contenenti proteine animali potrebbe rivelarsi una strategia importante per aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di morte prematura
Fonte: Guardian Daily Mail 05-02-2020
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Ciao @paolino.graziano . se hai la possibilità fai la spesa a Km Zero , magari da qualche contadino, allevatore privato come faccio io che allevo animali senza Mangimi ed ortofrutta senza concimi e sostanze varie , tutto al naturale , spontaneo . io personalmente non entro in un supermercato da 6 anni , per i detersivi ci mandiamo mia sorella . per il resto essendo in Campagna abbiamo tutto ho al limite Barattiamo con i vicini.
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Qui Saranno postati tutti quei prodotti con relative Marche e Lotti di Alimenti associati al cibo che troviamo nelle grandi catene tipo Supermercati , ipermercati e Negozio sotto casa. Tali Prodotto alimentari sono segnalati dal Ministero della Salute e organi di competenza ( Nas ) per la tutela della sicurezza dei prodotti alimentari.
Organi Competenti :
Ministero della Salute -
ISS -
Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera -
Comando dei Carabinieri – NAS -
Forze di polizia -
Regioni - Aziende Sanitarie Locali
ASL -
SIAN -
Servizio Veterinario -
Ministero dell’Economia e delle Finanze -
MIPAAF -
Agecontrol -
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