Disturbo immaginario

Forza a te @Memole91‍ 

Sono intervenuto in questa discussione perché credevo che le persone coinvolte fossero alla ricerca di qualcosa che li indirizzi verso una soluzione, più realisticamente un miglioramento.
Questo è il mio modo di fare, questo è quello che a me interessa, ma vedo che per molte persone è differente, non credono veramente di poter fare qualcosa e quindi non sono alla ricerca di nulla, sperano solo vagamente in un futuro migliore.

Bisogna dire che le vostre esperienze, parlo ovviamente di AndreaSapienza e di Memole91, sono estremamente lontane dalla mia e quindi non c'è da stupirsi che le nostre premesse siano differenti.

Io credo che farei quello che sto facendo ora, anche se fossi in una condizione simile alla vostra, non potrei sopportare di starmene li ad aspettare che accada chissà quale cosa.
Però questo è un modo di essere, non credo che una persona che non senta questo impulso, possa essere spronata a provarci, è una cosa che deve venire da dentro.

Detto questo non riesco a capire lo scopo di questa conversazione, poteva anche essere interessante approfondire quello che provate quando accadono questi episodi, che come fate capire, non sono una costante e infatti qui sembrate del tutto normali.
Però non sembrate interessati nemmeno ad indagare voi stessi, si capisce dal modo in cui eludete tutte le domande, inoltre anche fra di voi la conversazione non ha preso piede, quindi non vedo motivo per proseguire.

@NO(t)MAD‍ è più di 1 anno che sono fuori dagli ospedali e sto combattendo per guarire, scrivo e disegno per capire me stessa e fare introspezione, conosco le cause che mi hanno portato alla malattia e sto cercando di elaborarle con la psicoterapia e ogni volta che sto per cadere mi chiedo "Cosa vuoi esprimere con il sintomo? Rabbia? Paura"ecc ecc...

Mi spiace che questa conversazione non ti aggrada, non mi pare di eludere le domande, ho descritto abbastanza bene come sto e come mi sento ma capisco che non tutti possono capire.

Detto questo buona giornata.

Tutta questa storia suona di falso lontano un miglio. A partire dal titolo.
Non mi stupirei se in realtà facesse uso di stupefacenti.

Invece ho notato solo ora che AndreaSapienza fra DOC e bipolarismo ci ha messo anche un disturbo autistico.
Ma questo dice tutto e niente, perché il termine è assai generico.
Comunque ribadisco la mia solita linea, ovvero che raggruppare i disturbi in base ai sintomi non fa altro che creare confusione.
L'autismo è classificato come disturbo del neurosviluppo. Una persona che riceve questo tipo di diagnosi generalmente se la porta dietro per tutta la vita.
Persone che sviluppano problemi psichiatrici in relazione a patologie gravi o croniche e\o congenite dovrebbero essere considerati diversamente da persone che sviluppano problemi simili ma per cause psicosociali.
Le cause sono sempre più importanti dei sintomi per comprendere un problema, il covid può sembrare un influenza, un raffreddore, una polmonite o non dare sintomi. Immaginatevi se nel settore delle malattie infettive si applicasse la regola di associare le patologie in base ai sintomi, sarebbe il caos.
Come nella psichiatria dei nostri giorni dopotutto.