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Pazienti Diabete tipo 2
Glicemia postprandiale
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giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ciao Nunzio,
Leggo solo ora il tuo messaggio. Mi dici che vorresti provare a eliminare la pasticca del pranzo facendo attività fisica e prendendo la pasticca solo la sera. E mi chiedi se è un rischio che puoi permetterti.
A me pare che facendo, come credo tu faccia, il controllo giornaliero della glicemia a digiuno, non rischi affatto. Infatti per sapere come stanno andando le cose è sufficiente controllare che la nostra glicemia a digiuno non superi i 120/130.
Io ho fatto in questo modo: ho cambiato alimentazione nel modo che ho spiegato molte volte, e ho cominciato a fare moto quotidiano. Controllando la mia glicemia mi sono accorto che mano a mano che il mio PESO diminuiva, diminuiva anche la glicemia. Per cui ho dimezzato il farmaco.
Dopo due mesi mi sono accorto che potevo FARE A MENO del farmaco e la mia glicemia si manteneva sempre attorno ai 120/130. Adesso dopo DUE ANNI che faccio a meno del farmaco la mia glicemia è costantemente sotto i 110.
Quindi, da come la vedo io, il rischio che la glicemia vada fuori controllo è maggiore quando si assume il farmaco senza cambiare stile di vita rispetto al caso in cui NON si assume il farmaco ma si fa uno stile di vita corretto. Ovvero se si cambia stile di vita e si sopprime il farmaco il nostro corpo ricomincia a funzionare come prima. Tieni presente che adesso mi posso permettere tanti piccoli sgarri (come ad esempio il quartino di vino rosso la domenica) e ciononostante la mia glicemia è perfetta. Sono i farmaci che cronicizzano il diabete. Eliminarli (con la dovuta gradualità e facendo i dovuti controlli) è la condizione necessaria per la REMISSIONE dalla malattia.
nunzio51
Buon consigliere
nunzio51
Ultima attività il 14/10/23 alle 23:55
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Grazie Giuppino
trovo sensate le tue affermazioni, adesso è solo buona volontà del sottoscritto a mettere in pratica le "buoni intenzioni", naturalmente sotto stretto controllo delle glicemie. Ciao
Ex membro
ragazzi,io mi sono accorto che se seguo la dieta giusta e l'esercizio fisico,non avrei bisogno di fare ne l'insulina e ne prendere nessun tipo di pastigli8ie,perchè quando sto att5ento a questee cose vado semmpre in ipo
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Caro Nicolas,
Io ritengo che nel diabete di tipo 2, quello che insorge in tarda età ed è spesso legato al sovrappeso, utilizzare l'insulina per controllare la glicemia sia del tutto irrazionale.
Infatti nel diabete T2 il pancreas produce tutta (o quasi) l'insulina di cui il corpo avrebbe bisogno. E' solo la presenza di GRASSO CORPOREO, soprattutto quello che si accumula attorno alla vita, che fa in modo che l'insulina prodotta non sia efficace (resistenza insulinica).
Fare delle iniezioni di insulina significa sottoporre il corpo a degli SHOCK. Infatti il pancreas, normalmente, produce l'insulina in modo graduale e secondo le necessità. Viceversa praticando una iniezione, l'insulina viene introdotta IMPROVVISAMENTE, producendo uno sconquasso.
Allora è mille volte meglio fare di tutto per evitare la resistenza insulinica. Ovvero è molto meglio DIMAGRIRE, soprattutto nella zona addominale (la circonferenza addominale in un uomo deve essere inferiore a 102 centimetri, in una donna a 88 cm).
Ma attenzione che bisogna tener presente che NON SI PUO' dimagrire in fretta. Quando si dimagrisce più di un chilo al mese si riprendono SEMPRE i chili persi.
teclamia
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teclamia
Ultima attività il 06/01/21 alle 08:46
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ho il diabete di tipo 2. Da 6 mesi sono a dieta ed ho perso 12 kg. Mi sento bene e finalmente mi piaccio. Questo e' importante perche' l' autostima fortifica la volonta' a proseguire. Niente cereali, niente legumi, niente zuccheri. Ho ripreso a mangiare 2-3 volte alla sett. Pochi cereali. Pochi grammi. Il diario alimentare e' importantissimo. Naturalmente verifico spesso che non si verifichino picchi glicemici. Ho una tebella con i vqlori glicemici ,molto completa che orienta le mie scelte alimentari. Credetemi ho modificato le mie abitidini alimentari. Il cioccolato non manca mai nella mia giornata, ma 90% o 99% mai di meno. Il desiderio di un dolcetto ogni tanto mi ha spinto a sperimentare.vi saluto tutti
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ciao Teclamia,
Perchè hai cancellato il tuo messaggio? Quello che scrivi è interessante. Tenere un diario quotidiano in cui si registra la data, la glicemia, la pressione, la colazione il pranzo e la cena, la circonferenza addominale, il peso, le medicine e gli integratori assunti, è IMPORTANTISSIMO.
Io, in questo modo ho imparato a valutare, con precisione, l'EFFETTO di ogni SINGOLO alimento sulla mia glicemia. E' da notare che le tabelle esistenti che forniscono l'INDICE GLICEMICO degli alimenti sono UTILI, ma non sono sempre corrispondenti alle nostre esigenze personali.
Infatti ciascuno di noi può avere una situazione particolare (allergie, intolleranze, coliti eccetera) che falsano gli effetti del singolo alimento sulla sua salute.
Ad esempio una mia amica mi riferisce che i fagioli le alzano la glicemia, mentre a me, fagioli e lenticchie NON alzano la glicemia, ma anzi me la abbassano. Quando la sera mangio un minestrone di fagioli, carote, cipolle e cicoria al mattino mi trovo una glicemia perfetta (104).
Questo perchè, evidentemente, il mio stomaco non ha alcun problema a digerire i fagioli quando sono stato ammollati per otto ore.
Mentre i CECI me la alzano.
Allora il mio consiglio è studiare l'effetto dei vari alimenti SUL NOSTRO ORGANISMO.
Per farlo è sufficiente fare in questo modo. Supponiamo che vogliamo scoprire se i ceci ci alzano la glicemia. Allora per alcuni giorni facciamo colazione pranzo e cena sempre allo stesso modo, facciamo sempre lo stesso numero di minuti di movimento, e misuriamo la glicemia a digiuno andando a vedere qual è il massimo scostamento trovato.
Dopodiché variamo solo la CENA (ad esempio se vogliamo studiare l'effetto dei ceci facciamo una cena solo a base di ceci) e controlliamo il valore della glicemia a digiuno misurato la mattina dopo. Se lo scostamento trovato è MAGGIORE rispetto a quello che si verifica normalmente vuol dire che tale scostamento (in più o in meno ) deve essere attribuito ai ceci.
Naturalmente ripetiamo più volte il procedimento, in modo da essere sicuri di non prendere abbagli.
Io ho fatto il lavoro precedente per tutti gli alimenti più comuni e ho trovato che, nel mio caso, quello che mi tiene la glicemia assolutamente controllata è fare una colazione ottenuta con una mela con la buccia, un kiwi, una carota, un peperone dolce e due noci. Il tutto tagliuzzato e condito con semi di lino sminuzzati nel mortaio, zenzero, curcuma e un cucchiaino di olio di oliva extravergine.
Questo mi consente di arrivare al pranzo senza avere fame e senza dover mangiare nulla.
A pranzo mangio solo il secondo (pesce, pollo e coniglio biologici) assieme a un'insalata di rucola e pomodori maturi. Bevo solo acqua e limone, oppure frullato di frutta di stagione.
La sera minestrone di fagioli o lenticchie, carote, cipolle, aglio. Oppure secondo di pesce, pollo o coniglio. Non mangio pane e pasta di grano raffinato, ma, qualche volta solo pane e pasta di segale o d'orzo. Talvolta anche la pizza di grano integrale.
Questa alimentazione, assieme a un'ora al giorno di passeggiata a passo svelto, mi ha consentito di ridurre gradualmente TUTTE le medicine e di risolvere tutti i miei problemi di salute (obesità, diabete, ipertensione, trigliceridi, colesterolo, gotta, disturbi dovuti a ipertrofia prostatica).
Questa è la mia esperienza. Lo scopo di questo sito è quello di raccogliere le esperienze di tutti noi, nella speranza che possa essere utile a qualcun altro.
teclamia
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teclamia
Ultima attività il 06/01/21 alle 08:46
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carissimo, non ho cancellato il mio scritto è venuto così mentre scrivevo da cellulare.
fechiand
fechiand
Ultima attività il 25/02/22 alle 12:12
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Scusa se ti disturbo ma ho cercato di seguire i tuoi consigli e questi sono i risultati.
Due anni sono passati da quando mi è stato diagnosticato che soffro di diabete melito 2 e i miei valori erano: emoglobina glicata 9.6, peso 81 kg.
Ovviamente il tuo parere non ti vincola in alcuni modo ma gradirei sapere se credi che sia in via di guarigione.
Ripeto non voglio caricarti di alcuna responsabilita ma ti ammiro molto e gradirei una tua valutazione.
Grazie!!!!
Vedere la firma
Fechiand
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Caro Fechiand,
Mi dai una grandissima soddisfazione!
E' da più di un anno, da quando sono iscritto a Carenity, che combatto (per fortuna in compagnia di alcuni ottimi amici come Maria Grazia) questa battaglia di COSCIENZA e di CIVILTA' per fare capire a tutti che DI DIABETE SI PUO' GUARIRE. Il diabete NON E' una maledizione divina, che ci viene imposto dalla nascita coi nostri geni ereditari, ma è, NELLA STRAGRANDISSIMA PARTE DEI CASI (ovvero nel 90% dei casi, tutti quelli che riguardano il DIABETE TIPO 2) una malattia IMPOSTACI DALLE MULTINAZIONALI degli alimenti industriali e dalle industrie farmaceutiche.
Ormai è dimostrato (vedi una recente trasmissione su Report) che le multinazionali caricano gli alimenti che ci propinano, di ZUCCHERI, di SALI e di GRASSI SATURI e TRANS che sono del tutto inutili, anzi dannosi per la nostra alimentazione e la nostra salute, ma che servono a renderci DIPENDENTI (come dalle DROGHE) dagli alimenti che producono. Infatti è stato dimostrato che soprattutto lo zucchero agisce sull'organismo come una DROGA. Questo è il motivo per cui mettono quantità smodate di zucchero IN OGNI ALIMENTO. Mi è capitato di trovare zucchero persino nei GRANETTI INTEGRALI. Ma cosa c'entra lo zucchero col pane? Per quale diavolo di ragione mettono lo zucchero nel pane se non per farci ABITUARE al gusto dolce e quindi a non saperne più fare a meno?
Per quale diavolo di motivo anche se tolgono lo zucchero dalla Coca Cola vi lasciano dei COLORANTI che sono notoriamente CANCEROGENI?
Il motivo è che producendo alimenti che costano POCO e che sono ricchissime di sostanze SCHIFOSE, ci rendono DIPENDENTI da tali alimenti facendo profitti pazzeschi, e ci fanno AMMALARE alimentando la catena di farmaci, medici, dietisti e dietologi, produttori di strumenti medicali eccetera. Insomma è un immenso BUSINESS sulla nostra salute e sulla nostra pelle.
Cari amici prendiamo coscienza di queste cose. Non permettiamo che oltre a distruggere il pianeta (con l'inquinamento, con le guerre, con la droga) questi maledetti da Dio distruggano quello che dovrebbe esserci di più sacro: la nostra salute e la nostra vita.
Vi abbraccio tutti.
Giuseppe
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Caro Fechiand,
Mi accorgo che non ho risposto espressamente alla domanda che mi fai nel tuo post, ovvero se dopo due anni che ti è stato diagnosticato il diabete, allorquando pesavi 81 kg e avevi una emoglobina glicata pari a 9.6, avere cambiato stile di vita e avere NORMALIZZATO tutti i tuoi valori ematici, portando l'emoglobina glicata al valore 6 e il peso a 68 kg, tu possa considerarti GUARITO DAL DIABETE.
Le mie idee in proposito le ho espresso più volte, ma voglio ripeterle, in modo che siano assolutamente CHIARE A TUTTI.
Tu puoi ( e DEVI) considerarti guarito se si verificano le tre seguenti condizioni (TUTTE E TRE):
1) sono ALMENO TRE ANNI che NON ASSUMI FARMACI e i tuoi paramatri ematici (glicemia a digiuno ed emoglobina glicata) sono NELLA NORMA, ovvero tali che tu non sia classificabile come diabetico (la diagnosi di diabete T2 viene fatta quando IN DUE MISURE CONSECUTIVE, che avvengono non nello stesso giorno, la glicemia a digiuno SUPERA 126 e quando l'emoglobina glicata supera il valore 6.7)
2) Hai capito che NON PUOI RITORNARE allo stile di vita che ti aveva portato al diabete perchè ritornarvi significa, ancora una volta, ricadere nella malattia.
Einstein diceva che l'imbecillità consiste nel ripetere dieci volte la stessa cosa, nelle stesse condizioni, aspettandosi che accada qualcosa di diverso.
3) Tu TI SENTI SANO. Ovvero avverti che il tuo benessere, sia fisico che psichico, è decisamente superiore col NUOVO stile di vita, che sostituisce i farmaci con la ricerca di un equilibrio sia con se stessi, che con la natura, che con gli altri. La vera salute cioè NON CE LA DA' IL FARMACO ma ce la dà la consapevolezza che siamo parte di un Tutto che dobbiamo difendere e amare.
Queste non sono solo parole, ma sono concetti profondi che si acquisiscono con l'intelligenza, la meditazione e la cultura.
Io, quando dopo un anno che avevo seguito il corretto stile di vita che aveva portato il mio peso da 87 kg ad 80 kg e la mia emoglobina glicata da 6.7 a 5.9, sono andato con i miei esami dal mio medico di base e le ho detto: "Dottoressa, con questi valori vorrei provare a dimezzare la dose di farmaco. Lei che ne dice?"
La mia dottoressa (che è molto saggia) mi ha detto: "Puoi PROVARE. Dimezziamo il farmaco e rifacciamo gli esami fra tre mesi."
Quello che è successo è che dopo tre mesi senza farmaco i miei valori erano MIGLIORI rispetto a quando prendevo il farmaco. Ed è così che ho detto addio alla metformina.
Lo stesso procedimento ho adottato per salutare il Ramipril (per la pressione) che non prendo da sei mesi. Per il farmaco contro l'ipertrofia prostatica benigna (adesso prendo l'integratore TOP-PRO due al giorno), i farmaci per i trigliceridi e il colesterolo(adesso prendo tre capsule da un grammo di omega 3). In definitiva prendo UNDICI pasticche in meno e non ho più l'insonnia ma dormo sonni tranquilli. Come quelli che auguro a te, caro Fechiand.
In bocca al lupo!
Giuseppe
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
Vedere il miglior commento
giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
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Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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augusto.sabatini
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augusto.sabatini
Ultima attività il 23/12/24 alle 11:19
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1 delle sue risposte è stata utile ai membri
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E' stato scritto che dieci minuti di camminata giovano alla glicemia post-prandiale.Che il medesimo effetto non si ottiene se l'esercizio fisico avviene in un orario differente.Chiedo se dieci minuti o più di cyclette danno il medesimo giovamento.