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Rettocolite ulcerosa, quali prospettive per la terapia?
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Baptiste
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Baptiste
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La rettocolite ulcerosa, insieme all’altra malattia infiammatoria cronica intestinale,
ovvero la malattia di Crohn, interessa circa 200mila persone.
Di recente sono stati sperimentati nuovi farmaci con risultati incoraggianti. Ce ne parla il professor Silvio Danese, gastroenterologo e responsabile del Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali dell’ospedale Humanitas.
«Per controllare la colite ulcerosa e arrestare l’infiammazione è stato sperimentato con successo il tofacitinib, un nuovo biologico orale con cui è possibile bloccare contemporaneamente più citochine, le molecole che promuovono l’infiammazione», aggiunge il professore.
«Le citochine infiammatorie interleuchina 12 e 23 sono il “bersaglio” dell’ustekinumab che presenta risultati promettenti anche nella colite ulcerosa oltre che nella malattia di Crohn. Altri farmaci del futuro sono rappresentati da nuove mesalazine: l’associazione tra mesalazina e acido ialuronico, infatti, sembrerebbe essere più efficace della sola mesalazina, nel trattamento della colite ulcerosa ad attività lieve/moderata».
Farmaci biologici bloccano passaggio delle cellule infiammatorie nell’intestino
Un altro farmaco: «Apremilast, per il trattamento della colite ulcerosa in fase di attività moderata, essendo un inibitore selettivo della fosfodiesterasi 4, ha la capacità di aumentare l’AMP ciclico e, in tal modo, di ridurre l’infiammazione a livello intestinale».
Il vedolizumab, a breve in commercio, è efficace oltre che nella malattia di Crohn anche nella colite ulcerosa. Ma ma esistono altri farmaci che agiscono con un meccanismo di azione simile? «L’etrolizumab, come il vedolizumab, è un’anti-integrina che blocca il passaggio delle cellule immunitarie infiammatorie nell’intestino. Il farmaco è sotto osservazione per i pazienti affetti da colite ulcerosa, che non hanno risposto ai farmaci anti TNFα (una citochina infiammatoria), ma anche per i pazienti che non hanno mai preso farmaci anti TNFα. A breve inizieranno nuovi studi per valutare l’efficacia di questa nuova molecola, anche nella malattia di Crohn».
«Inoltre l’anticorpo anti-MAdCAM, utilizzato per impedire il passaggio dei globuli bianchi nell’intestino dove infiammano la mucosa, anche in questo caso gli studi sono in corso, con risultati promettenti e remissioni sostenute nel tempo per i nostri pazienti».
Novità infine anche per i farmaci anti-TNFα: «In uno studio promosso dal Centro dedicato di Humanitas è in corso di valutazione l’efficacia di golimumab, approvato per la cura e il mantenimento della remissione della rettocolite ulcerosa, in pazienti con steroido dipendenza», conclude il professor Danese.
Fonte: Prof. Silvio Danese - Humanitas Salute