Prima mondiale nel trattamento del cancro
Pubblicata il 7 giu 2018
Parigi, 4 giugno 2018 – una donna affetta da un tumore al seno in fase avanzata, contro il quale la chemioterapia era senza effetto, è stata curata grazie a un trattamento esperimentale cha ha fatto vincere il suo sistema immunitario, hanno annunciato degli scienziati lunedì.
È una prima mondiale, la paziente è considerata ristabilita da 2 anni, ha indicato il team di scienziati che ha lavorato su questo caso presso l’Istituto Nazionale del Cancro a Bethesda e l’università di Richmond (Stati-Uniti).
Il suo stato di salute era critico, il tumore metastatico aveva raggiunto altri organi, tra cui il fegato. Per quanto riguarda questa donna, lo studio pubblicato nella rivista Nature Medicine, precisa soltanto che aveva 49 anni quando questo «nuovo approccio in immunoterapia» è stato sperimentato su di lei.
L’immunoterapia, trattamento che stimola le difese immunitarie, ha già dato prova su alcuni pazienti affetti da cancro ai polmoni, all’utero, tumore del sangue (leucemie), della pelle (melanoma) e della prostata. Per i tumori delle ovaie, dell’intestino e del seno, le ricerche sono ancora da fare.
Il metodo descritto consiste nel prelevare i linfociti (cellule del sistema immunitario) della paziente, manipolarli e poi reimpiantarli. Presi da un tumore, sono stati separati per vedere i quali riconoscevano le cellule cancerose. Poi sono stati «riattivati» per combattere queste cellule. Sono stati accompagnati da un «inibitore dei punti di controllo dell’immunità», per sbloccare il contrattacco del sistema immunitario.
Così gli scienziati hanno concepito una terapia antitumorale «altamente personalizzata» che ha permesso una «regressione totale del tumore». La reazione al trattamento è stata «senza precedenti» in un caso così grave, ha commentato un altro scienziato in oncologia, Laszlo Radvanyi, dell’Istituto di Ricerca sul cancro a Toronto (Canada).
«Siamo oggi all’alba di una grande rivoluzione, che sta per permetterci infine di raggiungere l’obiettivo di individuare la pletora di mutazioni coinvolte nel cancro grazie all’immunoterapia», ha scritto in Nature Medicine.
Questo lavori «costituiscono un grande passo avanti nella prova di realizzabilità, esponendo come la forza del sistema immunitario può essere utilizzata per combattere i tumori, anche quelli difficili da curare», ha stimato un professore di immunoterapia dell’Istituto di ricerca sul cancro di Londra, Alan Melcher, citato da Science Media Centre.
Ma questo «metodo particolare è fortemente specializzato e complesso, ciò che significa che non sarà adeguato per molte persone», ha frenato un oncologo dell’ospedale di Southampton, Peter Johnson.
AFP
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