Superare il cancro: la terapia delle montagne
Pubblicata il 14 ago 2018 • Da Léa Blaszczynski
Christine Janin, medico alpinista ha affrontato numerose sfide durante la sua vita. Tra queste sfide, scalare sulle più belle cime del mondo ma anche creare l’associazione A Ciascuno il suo Everest che aiuta i bambini e le donne a « curarsi meglio » del cancro.
Il suo sorriso disarmante e la sua figura energica fanno di lei un personaggio senza età. Christine Janin non ha mai avuto paura di avanzare, neanche a volte di stare indietro. « Ci sono due cose essenziali nella vita: osare e condividere », lei spiega con semplicità. Christine ha soltanto 24 anni quando parte scalare la prima cima nel Paksitan.
Comincia questa sfida mentre inizia il sesto anno di studio in medicina. 8035 metri sul Gasherbrum che fanno di lei la prima Francese a raggiungere 8000 metri senza ossigene. Durante 10 anni fa soltanto ascese. « La mia vita? vacanze » riassume Christine sorridendo. Non pratica la medicina tradizionale nell’ufficio ma quella delle corde e in alta montagna. « È un’altra forma di medicina, la prevenzione, stiamo attenti agli altri »
La prima Francese sull’Everest
Nel 1990, Christine è la prima Francese a scalare sull’Everest, nonostante la concorrenza di dodici altre donne. Una sfida di due mesi, difficile e solitaria. « Per scalare lassù, bisogna essere libero di fallire ». Questa mattina del 5 ottobre, con il suo amico e fotografo Pascal Tournaire, lasciano il campo di 7000 metri alle 3 del mattino. A partire dei 8000 metri, « ognuno per sé. Se qualcuno cade, dobbiamo lasciarlo. Per fortuna Pascal è rimasto in piedi, ed anche io ».
Dopo tale impresa, bisgona sapere trasformare l’esperienza « possiamo sempre fare altre cime ma l’Everest, è il più grande... » Altro progetto nel 1992, essere la prima Francese a realizzare la sfida dei Seven Summits, le cime più alte dei sette continenti.
Cosa ricorda? « Incontri con la gente, la condivisione, incredibile ». Durante questo periodo, comincia a raccontare la sua storia nelle scuole e anche nel servizio di oncologia dell’ospedale Trousseau « Dopo questa sfida, mi sono chiesta cosa fare della mia vita. I bambini hanno dato un senso alle mie spedizioni »
Inventare la medicina dell’anima
Dopo due anni, Christine Janin decide di portare con lei dei bambini. « 800 metri di dislivello con bambini che avevano subito la chemioterapia. Non so se si può fare oggi... » Così nasce l’associazione A Ciascuno il suo Everest nel 1994 in un chalet di Chamonix nel quale i bambini passavono una settimana durante le vacanze.
Più di 4300 bambini sono già passati in Chamonix. Qui, ritrovano delle qualità che hanno già dentro: la fiducia, la forza, la fede...tutto ciò che permette di combattere il cancro. Condividono, scalano, ridono e camminano sul Monte Bianco.
Libere, fiere e leggere
Per i vent’anni dell’associazione, Christine Janin decide di aprire le porte alle donne affette da un tumore del seno. « Era importante di fare un altro passo avanti. Abbiamo scelto le donne perché sono sostenitrice di : prima le donne e i bambini ». L’obiettivo di questa settimana : « partire libera, fiera e leggera »
800 donne sono state accolte in 5 anni in Chamonix. " Prendiamo cura di loro durante una settimana. Sono come principesse. Hanno massaggi, attività fisica, manicaretti dietetici... "
Durante il mese di Ottobre Rosa, Carenity ha condotto un progetto partecipativo sui social network delle sue diverse piattaforme (francese, inglese, spagnola e italiana). Questo post speciale ha permesso di ottenere due mila euro (un euro per un like, due euro per un commento, cinque euro per una condivisione). Una somma che Carenity ha scelto di donare all’associazione di Christine Janin a vostro nome.
Carenity
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