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Carenza di frutta e verdura: otto conseguenze per l’organismo

Pubblicata il 10 ott 2016

Carenza di frutta e verdura: otto conseguenze per l’organismo

Limitare (o evitare del tutto) questi due fondamentali tipi di alimenti può mettere in pericolo la salute. La mancanza di vitamina C provoca lo scorbuto. Possibili stipsi, emorroidi e diverticolosi.

1. Mancanza di vitamine e sali minerali
Ricche di sostanze nutritive indispensabili per la salute, frutta e verdura non dovrebbero mai mancare in un’alimentazione bilanciata. In caso contrario si rischiano pericolose carenze nutrizionali, fra cui quella di vitamina C, che provoca lo scorbuto, una malattia che colpiva in genere i marinai che affrontavano lunghi periodi in mare ma che può manifestarsi ancora oggi, con sintomi come il sanguinamento delle gengive e la rottura dei capillari. «Ci sono però anche altre carenze legate a un limitato o inesistente apporto di frutta e verdura che possono causare effetti collaterali assai spiacevoli», avverte la dottoressa Laura Moore dell’Health Science Center dell’Università del Texas, che mette in guardia dalla mancanza di folati (che può provocare anemia e deterioramento del tratto gastrointestinale), vitamina B6 (depressione e confusione), vitamina A (possibile cecità notturna), vitamina K (frequenti emorragie), magnesio (debolezza generale) e potassio (battito cardiaco irregolare).

2. Problemi digestivi
Non mangiare frutta e verdura in quantità sufficiente (ovvero, almeno due porzioni della prima e tre della seconda ogni giorno) rischia di esporre l'organismo a disturbi quali stipsi, emorroidi e diverticolosi. «Frutta e verdura contengono cellulosa e fibre — spiega ancora Laura Moore — e se la prima aumenta il peso delle feci e ne facilita e riduce il tempo di transito, le seconde aiutano ad alleviare o prevenire la stipsi, stimolano i muscoli del tratto gastrointestinale e riducono la pressione sulla parte bassa dell'intestino».

3. Aumento del rischio di tumore
Sebbene non esista un alimento in grado di proteggere l'organismo dal cancro, diversi studi hanno dimostrato che una dieta ricca di alimenti di origine vegetale può aiutare a ridurne il rischio. Questo grazie agli antiossidanti come la vitamina E, la vitamina C e ai carotenoidi, pigmenti organici contenuti nei vegetali a foglia verde e nella frutta e nella verdura di colore arancione, che proteggono le cellule sane dall'aggressione dei radicali liberi, limitando così l'incidenza del tumore.

4. Più facile ingrassare
Se non si mangia frutta e verdura è segno che probabilmente si sta abbondando con cibi grassi e calorici: non a caso, uno studio dell'Albert Einstein College of Medicine ha dimostrato che gli adulti americani sovrappeso o obesi consumano meno frutta e verdura di quelli normopeso. «Frutta e verdura hanno una minor densità calorica — sottolinea ancora la nutrizionista —, di conseguenza possono essere consumate in quantità maggiori, ma con un ridotto apporto energetico»

5. Maggiore probabilità di ammalarsi di diabete
Dato che l'aumento di peso è uno dei maggiori fattori di rischio per il diabete mellito di tipo 2, prediligere alimenti ad alta densità calorica accresce inevitabilmente il rischio di sviluppare tale patologia mentre, per contro, uno studio della Tulane University ha dimostrato che un maggior apporto di frutta e verdura può ridurne l'incidenza. Ma attenzione anche nel caso in cui si abbia già il diabete, «perché in questo caso il consumo di carboidrati come pane, riso e pasta o di alimenti confezionati può innalzare i livelli di glucosio nel sangue, fino a farli andare fuori controllo», avverte la dottoressa Moore, che consiglia di sostituire tali alimenti con frutta e verdure povere di carboidrati, come broccoli, cavolfiori, pomodori e melanzane.

6. Innalzamento della pressione sanguigna
Come ha confermato il Dietary Approaches to Stop Hypertension Study, un'alimentazione ricca di frutta e verdura (che contengono alte percentuali di potassio, calcio e magnesio e poco sodio) può contribuire a ridurre la pressione arteriosa.

7. Maggior incidenza delle malattie cardiache
In base ai risultati dell'Health Professionals Follow-Up Study, chi consuma otto o più porzioni di frutta e verdura al giorno ha il 30% di rischio in meno di soffrire di infarto o ictus rispetto a chi ne mangia meno di 1,5 al giorno. «Oltre a questo, è bene ricordare che frutta e verdura non contengono colesterolo — aggiunge Laura Moore —, il che significa che consumarle al posto di alimenti che invece ne contengono contribuisce a ridurre ulteriormente il rischio di patologie cardiache».

8. Possibile depressione
Un recente studio spagnolo ha confermato che le persone che fanno largo consumo di frutta e verdura hanno una minor probabilità di ammalarsi di depressione. E sebbene non sia ancora chiaro il motivo per il quale tali alimenti abbiano un simile effetto protettivo sulla salute mentale, secondo la dottoressa Moore «una possibile spiegazione potrebbe essere legata a una carenza di sostanze nutritive come l'acido pantotenico e la vitamina B6».

Corriere.it

1 commento


giupipino
il 10/10/16

Concordo con Francesco_R sulla necessità di mettere FRUTTA e VERDURA al PRIMO POSTO nella alimentazione. E non la pasta o la carne come erroneamente viene fatto dalle MADRI italiane. Io faccio una continua guerra con mia moglie, la quale continua a essere convinta che per la salute delle mie figlie è necessario portare ogni giorno sul tavolo una bisteccona alla griglia. Lei è stata  condizionata dagli insegnamenti di sua madre, che ha allevato lei nel dopoguerra, allorquando le condizioni economiche delle famiglie rendevano difficile acquistare la carne. I bambini di allora erano perciò nutriti male e soffrivano di una alimentazione povera di proteine. Per cui è rimasta convinta che la base della salute debba essere la carne.
E non si rende conto che una alimentazione basata sulla carne, e sulla pasta, è all'origine del DIFFONDERSI ESPONENZIALE di gravissime malattie come il TUMORE e il DIABETE. Oggi in Italia una persona su DUE muore di TUMORE. E' incredibile, ma è così.
Mentre nel dopoguerra, quando il consumo di carne era ai minimi termini, moriva una persona su VENTI.
E' impossibile perciò negare la correlazione fra diffondersi del tumore e consumo di carne.
Un'altra correlazione che è facile verificare è quella fra consumo di CARBOIDRATI (pane e pasta di grano raffinato, zucchero, miele, dolci, gelati, crackers, biscotti, fette biscottate) e DIABETE. Infatti il diabete si ha quando l'insulina prodotta dal pancreas non è in grado di far assorbire alle cellule il GLUCOSIO circolante nel sangue. E' chiaro che MENO glucosio circola e minore sarà la quantità di insulina necessaria a farlo assorbire. Si può verificare, viceversa, che se invece di pasta di grano raffinato si mangia pasta di grano INTEGRALE, e si misura la glicemia a distanza di due ore dal pasto, la glicemia sale MENO di quanto salga con la pasta di grano raffinato. Come mai?  Perché le FIBRE contenute nella pasta di grano INTEGRALE RALLENTANO il transito del bolo alimentare nello stomaco. Quindi la stessa quantità di carboidrati viene assorbita in MAGGIOR tempo. Si evitano così i PICCHI glicemici.

Allora chi è a rischio diabete (perché in sovrappeso, o perché ha trigliceridi/colesterolo alto) oppure chi ha già il diabete e vuole evitare di aggravarlo, non è necessario che elimini del tutto la pasta o il pane, ma è necessario che mangi - in MODESTE quantità dato che sono fortemente calorici - pane e pasta di GRANO INTEGRALE, oppure di farine che non vengono raffinate come quella d'orzo, d'avena o di farro.

Un'altra conseguenza dell'attribuire la massima importanza alla carne e alla pasta rispetto a frutta e verdura è che le mie figlie si ammalano spesso di INFLUENZA, RAFFREDDORE, INFIAMMAZIONE. Questo significa che il loro SISTEMA IMMUNITARIO non è sufficientemente forte. Mentre io, che faccio un uso intensivo di frutta e verdura (fino a due chili al giorno, però utilizzo prevalentemente frutta non calorica come arance, kiwi, pompelmi, mele), e utilizzo molto delle spezie ANTIINFIAMMATORIE come lo zenzero e la curcuma,  non mi ammalo MAI di influenza e non ho infiammazioni di alcun tipo.

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