Cosa succede dopo un tentato suicidio?

Vorrei convincerti a non suicidarti, ma non ho argomenti ( o tu non me ne riveli l'esistenza). Ogni suicidio risveglia in me la problematica e rivivo le mie emozioni dei giorni in cui ero disperato. E' doloroso! Comunque i figli grandi soffrirebbero lo stesso, nonostante l'eta'. Se potessi ti inviterei a prendere un gelato o qualche cosa di simile per poterti parlare piu' profondamente. Ma sono solo un conoscente virtuale e posso solo contribuire a parole. Mi auguro che tu non lo faccia (per un mio bisogno egoistico). Per quanto la nostra conoscenza sia solo di qualche riga scritta mi dispiacerebbe. Buona fortuna

Allora goditi la pensione! Leggi,passeggia,viaggia,fai volontariato.tutti invecchiamo e moriamo.e' la vita.mio padre e' in pensione e va a funghi,castagne,va a caccia.mia madre e' in pensione e va ancora a lavorare.non decidi tu quando morire ma il Signore Gesù.

Sono contento per tuo padre, ma io non sono lui... e non credo che sia Gesù, con tutto il rispetto, a decidere della mia vita.

io vorrei tanto morire... Negli ultimi anni ho fatto scelte rivelatesi sbagliate di cui sto ancora pagando le conseguenze. La maggior parte delle persone mi annoiano. Ho una storia ma non me ne frega niente anzi mi da fastidio averlo accnato e che mi corra dietro come un cagnolino... Sono gay e non dichiarato se non con pochi ma il problema piu' grande è portarmi dietro ferite dal passato, avere un problema che mi blocca tante volte e di cui faccio finta aver superato ma mi mette in imbarazzo. Per le scelte che dicevo prima sono anche indebitato fino al collo e ho pagato la cattiveria gratuita di persone su luoghi di lavoro in maniera pesante. Sono stanco, non mi piaccio nemmeno piu', ho preso ogni andtidepressivo esistente anni fa e ho fatto analisi ma mi sento sempre un qualcosa dentro. Non trovo un senso a questa vita che per una cosa bella che da te ne toglie 100. Sinceramente sto pensando di farlo. Trovo assurdo che io abbia una vita e poi c'è gente che nasce con malattie o altro e non puo' e non dite che questo motivo per vivere perchè anche queste ingiustizie non si capiscono. Io non sono capace a gestire la mia vita e alla mia età è veramente imbarazzante.

Caro nosense mi piacerebbe poterti stare vicino in questo momento è poterti dare il supporto che cerchi. Non sono uno psicologo ma vivo anche io in questa brutta forma di depressione e non riesco a tirarmi fuori. Chiedo aiuto a tutti: psicologo, fratelli, alcuni amici, ma nulla. Anche io sto pagando le mie scelte che si ripercuotono anche e soprattutto sul lavoro. Tutti quelli che mi stanno vicino mi ripetono che sono io che vedo nero, ma in realtà io mi accorgo di come si comportano alcune persone con me oggi, e di come sì comportavano prima. È tutto molto difficile ma è una sfida. Io l’ho accettata e spero tu possa fare altrettanto.

Dopo un tentato suicidio, non succede niente. Io mi sono sempre sentito malissimo, dopo. Malissimo perché ero "vivo", e perché avevo svelato ai miei la parte di me più cupa, quella più intima : che vergogna, quando hai tentato il suicidio, nascondendolo a tutti, o quasi tutti, e succede che dopo, tutta la famiglia viene a sapere del tuo tentativo fallito...

Allora finisci in Ospedale Psichiatrico, e ti imbottiscono di medicine. Ma tu, sei vivo, e stai male. Cerchi di conservare la poca intimità che ti resta scrivendo su un diario, scrivendo la tua collera, vomitando la rabbia, il malessere che ti riempiono. E scrivi pagine e pagine di poesie malinconiche, scrivi le tue urla...perché non sopporti la vita, non sopporti il contatto con la famiglia, né sopporti che i tuoi amici vengano a visitarti in "Ospedale" ( = in "prigione" ).

All'inizio, non vuoi uscire dall'Ospedale. Hai bisogno della rottura, della distanza presa con il mondo, con l'esterno, con i familiari, e la società. Poi, a poco a poco...torni ad una certa "normalità", si placa l'umore, e la rabbia va via...Hai stretto amicizia con alcuni pazienti ( così pazzi come te ), e vi aiutate a vicenda : sei socievole, quindi finisci col conoscere tutti e tutte...e cominci a pensare : "vorrei lasciare l'ospedale."

Dopo un'ultimo colloquio con lo psichiatra, riesci a convincerlo : "sei guarito". E lasci l'ospedale.

Qualche mese dopo, tenti di nuovo il suicidio. Ogni volta che lo tenti, ti vergogni. Poi ti passa la vergogna, però...il tuo tentativo, non lo dimentichi. Mai lo dimenticherai, e sul tuo diario scrivi : "oggi ho provato a finirla". La lista va crescendo : un tentativo, poi due, poi tre...Nella lista emerge un tentativo più scioccante degli altri.

E dopo otto o nove tentativi...riesci a rialzarti. In fondo, non hai mai voluto morire. Hai solo voluto uccidere la sofferenza dentro te. Man mano che passano gli anni, tu senti tante cose, riguardo al suicidio : "Se sei ancora vivo, è che non hai mai voluto morire veramente." o "chi vuole morire, muore." E rifletti, ti dici che chi dice tali frasi...non ha mai tentato di finirla. Dopo aver fallito perfino il suicidio, ti senti una frana : hai fallito.

Ma alla fine ti dici che vale meglio vivere...e capisci di essere fortunato, capisci che sei vivo "per miracolo". Ti godi il respirare ogni giorno, e quando sei depresso, lo sei davvero. Ti torna dentro la voglia di morire. Ce l'hai realmente, questa voglia, non è un mito : soffri, e vuoi morire. Vuoi riposarti, non pensare più, non vederci più, non sentire più. Vuoi essere morto.

E passano i giorni...fino al momento in cui ti alzi la mattina con una forte voglia di vivere, ballare, saltare, cantare...e sai bene che fra qualche tempo sarai di nuovo un aspirante suicida.

Ciao...

@silenziosa ciao...ci sei?

vorrei parlare con te

Con me?

C'e qualcuno da queste parti?

@silenziosa Non lo faccia! Dio esiste e ha un progetto per noi. Noi siamo qua sulla Terra per amarlo. Dio è Amore.