Disturbo borderline

@blairwitch ci sono anch'io 

grazie ho mandato un messaggio a tutt 2 

La comunità di Carenity è qui per darti conforto e sollievo @blairwitch‍ 

Grazie @lisailcognome‍ @MayaMorrison‍ e grazie a tutti quelli che condividono esperienze e aiutano gli altri membri 

Ciao a tutti, mi chiamo Domenico e sono un nuovo membro, mi sono inscritto al forum perché vorrei conoscere persone simili a me, che parlino la mia lingua. Vi racconto qualcosa di me, a nove anni ho iniziato a soffrire di attacchi di panico per via di una carenza affettiva nella cerchia familiare, in quel periodo la mia sorellastra se ne andò via da casa lasciando me solo con mia madre e mio padre, questo fece innescare in me molta paura perché i miei genitori erano violenti con me anche per stupidaggini, un esempio è quando mia madre mi portò in bagno e inizio a farmi uno shampoo con gli spaghetti al sugo che non riuscivo a mangiare per poi finire con me che pulivo la vasca e lei in cucina a ridere, anche io ridevo ma stavo morendo dentro, avevo 11 anni. Mio padre ha una menomazione a un braccio e suo padre lo ha cresciuto con frasi: meno male che c'è tuo fratello, almeno lui è di quelli buoni, frasi dette davanti a estranei, lo ha devastato, per fortuna la madre era sensibile al suo problema e lo ha sempre supportato, ma questo non ha impedito il riproporsi dei modelli comportamentali appresi e ripropormeli mio discapito. Ricordo bene le sue crisi di rabbia, il suo volto, i pugni, la paura, la speranza di vedere qualcuno che mi difendesse. A 13 anni decisi di difendermi da solo ed ebbi il mio primo scontro fisico con lui, per anni non mi ha parlato, non che prima mi parlasse molto infatti era abituale fargli domande a avere silenzi come risposte, perché le riteneva stupide come domande forse. Anche mia madre era solita ad alzare le mani, cucchiai di legno, scarpe, battipanni, bastoni di legno e insulti vari: fai schifo, quale male ho fatto a dio per averti.... Mia madre è una narcisista, non ho capito ancora a che grado ma è cosciente delle bugie che dice e delle triangolazioni che fa, mio padre invece presenta un profilo border, sono cresciuto senza contatto fisico piacevole infatti se mi toccano, anche solo una mano sulla spalla mi irrigidisco, assurdo, è la cosa che più mi è mancata e ora non sono in grado di poterla sentire. Circa due anni fa sono andato in depressione e dopo ho avuto un crollo con crisi psicotiche, pensavo cose che non si dovrebbero pensare, essere seguiti da gente che vuole farti impazzire, la tua famiglia in combutta con loro, paura irrazionale delle persone, come se potessero portarmi via qualcosa di più della vita stessa, livelli di ansia molto alti, sudore freddo, pancia bloccata, voglia di urlare, pace al pensiero di morire. Sono molte le vicende che mi hanno segnato, la mia condizione mi ha portato a vivere molte esperienze buone e meno buone fino a portarmi qui, ora, oggi, potrei dirvi che sto bene ma non è così, ci provo, la felicità la si rincorre, è un sentiero da seguire, non si può ottenere come una borsa che una volta presa è tua, devi combattere tutti i giorni per non uscire dal sentiero, lavorare sulla volontà, abilità mentale allenabile, forse sbaglio ma così riesco a vivere, alleno il mio corpo e la mia mente, faccio sempre cose più difficili (allenamenti fisici più duri e allenamenti mentali come imparare una lingua nuova) che vanno oltre le capacità dell'uomo medio, questo mi permette di credere in me, quando penso di non valere niente mi ricordo di questi traguardi raggiunti e mi do  valore, ora ho forza per andare avanti, non ho trovato ancora una motivaziovicino cui valga la pena vivere ma non mi abbatto e sono speranzoso. So di essere giovane ho 27 anni, ma vorrei dire a chi è come me di non abbattersi, soffriamo molto ma possiamo anche esser felici e brillare, tutto sta a non arrendersi e migliorarsi, sono io a decidere della mia vita non una malattia, io ce la farò. E spero con tutto il cuore che anche voi possiate essere soddisfatti un giorno della vostra vita anche se per poco, perché sarebbe la prova che sperare non è inutile.

Buongiorno a tutti,

Sono in crisi.

Ho scoperto di avere questo disturbo e non so come uscire da questa palude.

Come fate voi ad affrontarlo?

Grazie a tutti

Ciao @Chiara1979‍ e grazie del tuo contributo. Spero che qui troverai conforto e sollievo. 

Qualcuno può aiutare il nostro membro?

Vi ringrazio in anticipo. 

Salve, 

non so bene come funzioni questa piattaforma, ma spero che il mio messaggio arrivi.

Quali sono stati i vostri criteri diagnostici? 

Vi spiego: io non presento comportamenti sopra le righe, ma sono molto instabile emotivamente, presento sbalzi d'umore che variano da un giorno o due. Giorni in cui non riesco letteralmente a fare niente, non riesco ad alzarmi dal letto, non riesco a non desiderare di farmi del male, di porre fine al tormento che sento. É qualcosa che ormai è fisiologico, lo sento proprio a livello fisico che qualcosa non va. E poi il giorno dopo mi sembra di scordare come mi sono sentita male, e prendo a essere euforica, a fare azioni impulsive. A livello sentimentale sono del tutto dipendente, timorosa dell'abbandono in maniera ossessiva. Divento parecchio cattiva quando non so gestire un apparente abbandono, ma mi rendo conto di esserne io stessa l'autrice alle volte. Ma non lo faccio apposta, e ci soffro tanto. Soffro tanto anche per il mio essere tremendamente melodrammatica. E sono esagerata in qualsiasi cosa, dal cibo al fumo.  Ogni giorno sento un vuoto cronico che mi divora, e solo quando sono euforica mi illudo di non sentirlo. 

In tutto ciò ho ricevuto la diagnosi di Ciclotimia e di semplice nevrosi, ma io sento che non è soltanto questo. vi chiedo quindi quali sono stati i vostri criteri diagnostici, grazie. 

Ciao @CeciliaPesca‍ e benvenuta sulla nostra piattaforma. 

Qualcuno può aiutare il nostro membro? Vi ringrazio in anticipo. 

Buona giornata 

Ciao Cecilia

Io non lavoro in psichiatria, quindi non posso darti dei veri e propri criteri diagnostici, ma condivido alcune problematiche da te scritte... Per l'instabilità emotiva, anni fa ne ero soggetta: un giorno andava bene, ma un giorno andava male. E il giorno che andava male soffrivo così tanto da non vedere i giorni che andavano bene, non mi rendevo conto di quanto fossero importanti. Mi facevo del male da sola, mi tagliavo e (poche altre volte) mi bruciavo volontariamente.

Come ti ho detto, non sono un medico e il mio "credo" è che nessuno è "normale", passami il termine, lo so che è orribile ma dico così per farmi capire. Con il tempo, ho imparato -ho dovuto imparare- a dar maggior valore alle giornate buone, ho cercato di dare spazio a me come persona, coltivando i miei hobby, ascoltando la musica come se fosse la mia ancora di salvezza, cambiando compagnia e cercando di pensare: "Perché loro non sentono quello che sento io?". Insomma, io stavo male, soffrivo dentro e la maggior parte delle persone nemmeno se ne accorgeva. 

Il tempo, la pazienza di imparare a capire non solo me stessa, ma anche quegli altri che non sentono, mi ha aiutato a sentirmi meglio... Ho ancora tanta strada da fare, certo. La paura dell'abbandono, c'è. Il fatto di essere adottati (anche se all'epoca avevo un anno e ovviamente non ricordo nulla della mia adozione), forse aumenta questa fobia. E delle volte mi sembra ancora di cadere in un abisso... Allora, mi fermo. Qualsiasi cosa io stia facendo. Mi devo fermare. Mi metto le cuffie con la musica a massimo volume e mi siedo. 

Questi sono consigli che non sfiorano l'argomento criteri diagnostici, lo so, ma non so che cosa etichetti una persona fino in fondo solo per il suo modo di sentire le cose. Spero questo messaggio sia stato comunque d'aiuto. 

@Charlie_‍  ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza e avermi consigliato! Spero tu possa stare meglio; ti capisco profondamente e sono sollevata nel sapere che non sono la sola a sentirsi così, è di grande aiuto