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Ma chi ha detto che di diabete non si può guarire?
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emmarze
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EUREKA
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EUREKA
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Nuova cura per il Diabete
Un’innovativa cura per il diabete potrebbe arrivare grazie ad EMPATIC (EModulation of PAncreaTic Islet Cells), un nuovo progetto di ricerca sviluppato da un gruppo di ricercatrici di ingegneria robotica, biomedica e neuromorfica provenienti da New York University, Universität Zürich, CNR e cordinato da ENEA, ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie.
E' scontato che .... Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno causando, appunto, l’iperglicemia.
Distinguiamo due tipi di diabete:
il diabete di tipo 1 riguarda circa il 10% delle persone con diabete, in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza ed è caratterizzato dall’assenza totale di secrezione insulinica;
il diabete di tipo 2 riguarda circa il 90% dei casi, si manifesta generalmente dopo i 30-40 anni ed è caratterizzato da un duplice difetto: non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina per soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente (insulino-resistenza).
Il progetto EMPATIC: interfacce neurali per la neurostimolazione del pancreas
L’obiettivo di EMPATIC è quello di utilizzare innovativi mini elettrodi 3D per monitorare e stimolare la produzione di insulina del pancreas nel trattamento del diabete di tipo 2. Alla base del progetto vi è l’utilizzo di interfacce neurali per la neurostimolazione del pancreas. Quando l’interfaccia neurale, durante la funzione di monitoraggio, rileverà un valore di insulina insufficiente ai fini del metabolismo degli zuccheri nel sangue, l’elettrodo si attiverà e stimolerà il pancreas a produrre una quantità maggiore dell’ormone.
Si tratta di elettrodi tridimensionali, flessibili e miniaturizzati, dotati di sistema di ancoraggio che garantisce maggiore stabilità del contatto elettrico per la registrazione e la stimolazione delle attività neurali. Tali dispositivi sono stati messi a punto precedentemente dal team per uno studio sulla stimolazione e la registrazione del sistema nervoso periferico nel controllo delle protesi robotiche di arti superiori.
Il progetto EMPATIC è un ulteriore e lampante esempio di come le interfacce neurali svolgano sempre di più un ruolo fondamentale nella ricerca scientifica, dimostrando grande flessibilità e varietà di impieghi, dal ripristino di funzioni neurosensoriali, come la vista o l’udito, attraverso la stimolazione della corteccia cerebrale, alla cura di patologie come l’epilessia, il morbo di Parkinson e perfino il diabete. EMPATIC pone le basi per la realizzazione di una cura che potrebbe rivoluzionare la vita di molti soggetti diabetici.
Grazie al premio in denaro aggiudicatosi, messo in palio da Invitalia per l’hackathon SuperConnected Robot nell’ambito di RomeCup 2019, il progetto EMPATIC vanta un punto di partenza solido a partire dal quale il team elaborerà altre proposte per trovare nuovi finanziamenti e proseguire l’ attività di ricerca.
“In Italia le persone affette da diabete mellito di tipo 2 sono oltre 3 milioni, circa il 5% della popolazione. Con il progetto EMPATIC vogliamo migliorare la qualità della vita dei pazienti, portando innovazione nel trattamento di questa malattia che colpisce principalmente gli adulti, ma in crescita anche tra i più giovani a causa dell’obesità”, spiega la ricercatrice ENEA Silvia Bossi che coordina le attività di ricerca.
Fonte : Web ( Daily Biotech ) - 20 Giugno 2019
" Non Hanno ancora capito che il Diabete si cura con Madre ...Natura "
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EUREKA
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EUREKA
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La verità Oltre il Diabete
Come siamo guariti dal diabete
Secondo l’Associazione Americana per il Diabete (A.D.A.): «Il diabete è una malattia cronico degenerativa incurabile».
Una definizione che non lascia alcun spazio a eventuali dubbi.
D’altronde è cosa risaputa da qualsiasi medico al mondo, che il diabete ufficialmente non si può curare, una volta che si è manifestato, si può conviverne più o meno bene, ma si è schiavi e dipendenti dai farmaci per l’intera vita. Ma è proprio così?
Al congresso che ha visto la partecipazione di circa 500 persone, tenutosi a fine marzo all’Auditorium Vivaldi a San Giuseppe di Cassola (VI).
Dopo la breve proiezione di spezzoni video presi da «Un equilibrio delicato», tratto da «The China Study», Lo studio più completo mai realizzato al mondo sull’alimentazione; «Crudo & semplice», l’esperimento unico nel suo genere dove sei persone in 30 giorni di crudismo smettono di usare l’insulina, e infine il «Metodo Gerson».
L'intervento è stato quello di fornire alcuni dati e informazioni importanti per comprendere l’evoluzione storica della malattia.
Se infatti secondo il Bollettino dell’Accademia di medicina di New York dal 1871 al 1933 «Il tasso di mortalità del diabete a New York è passato da 2,1 per 100 mila abitanti nel 1866 a 29,2 nel 1932», e oggi, ogni 10 secondi una persona muore per cause legate al diabete e due si ammalano, viene da sé che qualcosa di grave deve essere successo negli ultimi settant’anni.
Cosa?
Grassi idrogenati.
Nel 1912 vengono commercializzati i cosiddetti «grassi idrogenati».
Questi grassi creati dall’industria, non esistono in natura, quindi non vengono riconosciuti correttamente dall’organismo e creano grossissimi problemi alla salute, provocando Varie Patologie e disturbi cardiocircolatori, obesità, danni alle membrane cellulari, malattie autoimmuni (diabete); diminuiscono le HDL e aumentano le LDL; aumentano le infiammazioni e interferiscono con l’insulina.
I grassi idrogenati si trovano nelle cosiddette margarine, quindi nella stragrande maggioranza dei prodotti da forno, gelati, cioccolate, dolci, ecc. Pure gli oli vegetali, prodotti a caldo e quelli che vengono fritti, si snaturano completamente diventando tossici per le cellule e quindi per l’organismo umano.
Insulino-resistenza.
Le cellule hanno sulla membrana esterna dei recettori specifici per l’insulina: cioè delle speciali serrature che si aprono solamente quando arriva l’insulina, facendo così entrare il glucosio e togliendolo dalla circolazione sanguigna.
Tutti i grassi saturi di derivazione animale (carne, uova, pesce, latte e latticini) e tutti i grassi idrogenati, si depositano nelle membrane esterne delle cellule, provocano la deformazione dei recettori.
Risultato: le cellule diventano sorde all’insulina.
Nonostante il pancreas funzioni correttamente e vi sia insulina in circolazione, le cellule non sono in grado di usare al meglio l’ormone, e quindi si ha iperglicemia (diabete).
Acidosi.
Tutte le proteine di origine animali e tutti gli alimenti raffinati e pastorizzati (cereali, farine, zuccheri, ecc.), dopo il metabolismo rilasciano ceneri acide che hanno come risultato far aumentare l’acidità.
L’acidità, oltre a mettere in allarme l’intero organismo e far scattare i meccanismi di protezione (alcalinizzazione degli acidi), induce alti livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) secreto dalle ghiandole surrenali, con lo scopo di contrastare le infiammazioni.
L’aumento di cortisolo da una parte fa aumentare la glicemia, e dall’altro provoca una errata distribuzione del tessuto adiposo nel corpo, soprattutto nella pancia che si sa essere un grasso che partecipa all’insulino-resistenza.
Il cane che si morde la coda!
Caseina.
«La capacità delle proteine del latte vaccino di causare l’insorgenza del diabete di tipo1 è ben documentata»! Questa pesante affermazione è il risultato dello studio pluridecennale sull’alimentazione prima citato («The China Study»).
La spiegazione è abbastanza semplice e logica: se frammenti proteici di caseina finiscono nel sangue, il sistema immunitario interviene subito. Infatti nel «liquido peculiare» - come lo definiva il grande Goethe – non possono esserci sostanze estranee a quelle predisposte dalla Natura.
Siccome la proteina del latte (caseina per l’80-85% circa) è quasi identica alle proteine del pancreas (cellule Beta), il sistema immunitario, in una situazione di tossiemia generalizzata, potrebbe finire per attaccare le cellule del pancreas che producono insulina.
Risultato: diabete infantile di Tipo-1.
Pensiamo a quanti neonati oggi, su consiglio pediatrico, vengono svezzati erroneamente con latte vaccino, fin dai primi giorni e forse capiremo quanto alto è il rischio che sviluppino seri problemi di salute, anche perché è bene ricordare che la mucosa intestinale di un neonato non è ancora completa e quindi è molto più permeabile di un adulto. I Neonati devo bere il latte Materno come ci insegna La Natura, Nessun Mammifero beve latte dopo lo svezzamento.Solo Noi Mammiferi Umani ! Chissà perchè ? Business ??? Per creare Patologie ?
Sangue
Il sangue, definito dal grandissimo illuminato Johann Wolfgang von Goethe un "liquido molto peculiare", è fondamentale per l'intero organismo e la sua vita.
Bagna e permea tutte le cellule del corpo, trasporta il "calore" e i nutrienti fondamentali, come l'ossigeno, e dall'altra porta via gli scarti tossici del catabolismo.
Un sangue ottimale, liquido, con un pH tra i 7,35 - 7,45, permette la vita e quindi la salute; viceversa un sangue denso, colloso, pregno di sostanze tossiche tra cui i grassi saturi animali predispone a tutte le malattie, compreso il diabete.
In quest'ultima patologica condizione, nonostante la funzionalità normale del pancreas, l'insulina non potrà mai svolgere il suo compito (far entrare il glucosio nelle cellule), proprio per l'impossibilità di arrivare correttamente nei recettori posti nelle membrane cellulari.
Vaccinazioni pediatriche
In un corpo in formazione come quello di un neonato, privo totalmente del sistema immunitario (per essere maturo il S.I. impiega anni), iniettare veleni tossici come formaldeide (riconosciuto agente cancerogeno) e metalli pesanti come idrossido di alluminio (e fino all'altro giorno un sale di mercurio), crea le premesse per la manifestazione di patologie gravi come autismo e diabete di tipo-1.
E' noto alla medicina infatti che i metalli pesanti (alluminio, mercurio, cromo, cadmio, ecc.) bloccano l'attività di numerosi complessi enzimatici e creano danni a quasi tutti gli organi (si depositano nei corpi grassi come fegato, cervello, ecc.), principalmente all'organo deputato allo smaltimento: il fegato.
I metalli competono con gli enzimi, ciò significa che se sono presenti metalli, gli enzimi vengono debilitati e non possono funzionare. In questa condizione di pericolosa intossicazione, le funzionalità enzimatica del pancreas e detossicante del fegato vengono meno...
Molto interessante l’intervento del dottor Gennaro Muscari.
Il dottor Muscari, che pratica omeopatia da più di trent’anni e si occupa di alimentazione naturale da prima ancora della laurea, ha spiegato come nelle università di medicina si studia prima che il diabete è una malattia incurabile e poi che l’insulina presa dal diabetico, dopo un certo periodo di tempo (da qualche mese a qualche anno al massimo), il pancreas si ipotrofizza, cioè produce sempre meno insulina, fino ad arrivare ll’atrofia completa.
Nel diabete di Tipo-1 questo avviene velocemente.
Non pensava assolutamente che dopo 12 anni o addirittura 16 anni di insulina chimica si potesse far tornare a far produrre insulina dal pancreas in maniera naturale. Nessun medico lo pensa, eppure come leggerete dopo dalle testimonianze, ciò è assolutamente possibile.
Il dottor Muscari ha di nuovo ribadito i danni dei latticini per l’organismo umano e il collegamento, venuto fuori dagli studi medici, tra diabete di tipo-1 e la caseina dei latticini. Dati ufficiali che parlano chiaro: con una alimentazione vegana si ha il 40% in meno in insulina dopo sole 3 settimane e il 30% in meno di colesterolo.
Ha concluso il suo intervento rimarcando sull’importanza in tutti gli ambiti, soprattutto nel diabete, dell’attività fisica. Cos’è lo zucchero nel sangue? É la riserva di energia, è energia pura per essere usato. Qualsiasi diabetico può fare a meno di prendere farmaci antidiabetici e anche l’insulina semplicemente utilizzando lo zucchero in sovrappiù nel sangue.
Il dottor Giancarlo Vincenti ha invece raccontato la sua esperienza di diabetico, risultato da un banale esame di routine. Non sapeva nulla sul diabete e da quel momento ha frequentato congressi, riunioni anche internazionali, e per ultimo fondando l’associazione di malati a Portogruaro. Ha iniziato a sapere tutto o quasi, ma sempre basato sulle conoscenze della medicina ufficiale. C’era qualcosa che mancava all’appello, qualcosa che non tornava e che non quadrava. Di recente approfondendo il discorso sulla dieta vegetariana e vegana è venuto a conoscenza che si potevano ottenere dei risultati incredibili, come per esempio abbandonare l’insulina. Dopo la visione del documentario «Crudo & Semplice» si sta muovendo in questo versante.
Non ha ancora buttato via l’insulina, ma ci sta lavorando, con tutte le difficoltà del caso tenendo conto delle abitudini e della situazione famigliare.
Adesso veniamo alla parte più importante della serata.
Le testimonianze
Ermanno, età 62 anni, diabetico da 16.
Il primo accenno del diabete è avvenuto nel 1994 con un infarto.
Lo stile di vita di Ermanno, era per così dire «normale»: poco tempo per sé stesso, e alimentazione pessima, basata su pranzi per lavoro al ristorante.
Successivamente ha subìto altri problemi al cuore che hanno necessitato un'operazione, che ha causato un altro infarto!
Da qui la presa di coscienza: mollare l’attività e cambiare radicalmente lo stile di vita, dedicando del tempo a sé stesso.
Circa un anno fa, su Radio Gamma 5 del Veneto, ha sentito della presentazione della serata sul diabete che ho organizzato. Era la prima volta che sentiva che si può guarire dal diabete. Nessun dottore ovviamente gli aveva mai ventilato una simile strada. All’epoca faceva circa 28 unità al giorno di insulina.
Il giorno dopo la serata e di sua spontanea iniziativa, ha deciso di dare una taglio drastico, modificando l’alimentazione, eliminando latte, carne e tutte le proteine animali, mangiando solo frutta e verdure. Il tutto condito da molte camminate.
Pian piano e in circa un mese ha eliminato completamente l’insulina. A marzo la visita al centro diabetico gli hanno dato perfettamente ragione: era tutto a posto.
I medici lo hanno guardato un po’ stranamente, ma con gli esami del sangue perfetti non hanno potuto dire nulla...
Oggi la sua salute è ottimale.
Emanuele, età 34 anni, diabetico da 9
La sua storia ha dell’incredibile.
Avendo la fibrosi cistica (mucoviscidosi), il diabete gli è insorto nel 2003 a seguito della cura prolungata a base di cortisone.
Ha sempre cercato di tenere basso la glicemia praticando sport e oggi fa mountain-bike estremo (circa 60 km al giorno) con tanto di preparatore atletico.
Emanuele all’epoca usava 50 unità di insulina al giorno e non poteva più farle nell’addome perché si era distrutto la pancia a forza di punture.
Un giorno si è imbattuto nel dvd «Crudo & Semplice», e dopo quattro giorni di crudismo, ha tolto completamente l’insulina, con risultati glicemici istantanei. É passato da 50 unità mantenendo la basale per due giorni e poi l’ha eliminata al terzo giorno.
I parametri glicemici, misurati sei volte al giorno, prima e dopo i pasti, confermavano il riequilibrio del pancreas.
Mangiava e la glicemia stava sotto i 140.
Crudismo e cioè verdure di tutti i tipi con semi vari (sesamo, girasole, lino, ecc.), mandorle, noci, ecc., centrifugati di frutta e verdura. Fichi e datteri per avere l’energia sprint per affrontare gli allenamenti massacranti.
Ha perso circa 7,2 kg di massa muscolare che tuttora non ha recuperato.
Oggi si sta allenando con un fisico nuovo totalmente da scoprire: dopo 3 settimane aveva già superato le prestazioni atletiche che aveva a ottobre con l’alimentazione normale; non conosce più la stanchezza post allenamento e soprattutto il fastidio dell’acido lattico a livello muscolare.
Il suo nuovo stile di vita ha avuto benefici anche nella fibrosi cistica, problema ufficialmente incurabile.
Ha sempre avuto le transaminasi del fegato mosse, ora due valori su tre sono rientrati, arrivando a dimezzare le medicine. Non usa più gli integratori ed enzimi.
Il 21 febbraio scorso ha avuto la visita al centro fibrosi cistica di Verona, e il medico è stato molto curioso di capire bene il percorso che aveva intrapreso.
Sono certo, visto l’enorme forza e determinazione di Emanuele, che a ottobre 2012, cioè al prossimo congresso internazionale sul diabete, avrà altre cose importanti da comunicarci nel sua viaggio intrapreso verso la totale guarigione fisica e spirituale...
Giorgio 72 anni, diabetico dal 1984.
Ha scoperto di avere il diabete dopo un banale esame del sangue. All’epoca pesava 112 kg (oggi 75) e subito sono iniziate le problematiche legate al diabete. I denti hanno iniziato a cadere come birilli, poi una retinopatia lo ha reso ipovedente, per non parlare di problemi circolatori alle gambe. Visto che nessuno gli sapeva spiegare nel dettaglio, ha iniziato a studiare seriamente il diabete. Pian piano venne a conoscenza che ci sono cibi glicemici e cibi meno glicemici, e ha iniziato a stare attento alle dosi degli alimenti ingeriti.
La sua scoperta è stata quella di mandare via gli zuccheri che introietta con l’alimentazione attraverso un movimento corporeo serio. Ha stabilito che circa 40/50 minuti di camminata a ritmo sostenuto, gli abbassano 50 punti glicemici. E in questa maniera ha tolto l’insulina e sta sempre meglio. Ogni giorno fa 90/100 minuti di cyclette, delle belle camminate al sole con gli amici e quando mangia un po’ più del solito aumenta l’attività.
C’è da dire che Giorgio fa un unico pasto al giorno!
Angelo, età 50 anni, diabetico da 12 anni.
Faceva 80 unità al giorno di insulina, aveva un diabete di Tipo 2 ma con tutti i sintomi del Tipo 1.
Vegetariano da oltre 27 anni, mangiava però malissimo: abbondava di formaggi, cereali raffinati e dolci (errori commessi da molti vegetariani).
Da un giorno all'altro si è trovato a convivere con il diabete.
Dopo aver visto degli spezzoni del video "Crudo & semplice", ha iniziato con il crudismo (verdure, frutta, noci e semi, avocadi) e fin dal primo giorno ha dimezzato l'insulina.
La glicemia soprattutto i primi due giorni si alzava a 250-300.
Poi al terzo giorno, la glicemia si è abbassata moltissimo arrivando a 60 e per paura di andare in ipoglicemia, ha tolto l’insulina completamente.
La glicemia allora ha iniziato ad alzarsi a 300-350, ma lui continuava imperterrito e fiducioso, e dopo una sola settimana è scesa e si è stabilizzata sui 120-130.
A questo punto è iniziato il vero miracolo.
Ha raccontato davanti ad un pubblico basito ed esterrefatto, che il giorno che si è svegliato senza insulina e ha trovato la glicemia a 130, gli è venuto da piangere.
Sono due anni e mezzo che non usa più insulina e sta benissimo, non si ammala più. E' ringiovanito di molti anni.
Ha perso oltre 20 kg, ha molta più energia di prima, molta più tranquillità e concentrazione.
Per tre mesi ha mangiato solo alimenti crudi e poi ha iniziato lentamente a inserire patate, spinaci e verdura cotta in generale, fagioli e dopo qualche mese cereali integrali come il riso. Oggi si permette anche una pizza e la sua vita è tornata normalissima.
In conclusione,
Vista l’importanza sociale, l’enorme interesse suscitato e il numero di persone, bambini inclusi, toccate dal problema, stiamo organizzando un secondo importante congresso sul diabete.
Vi posso assicurare che numerose nuove testimonianze lasceranno a bocca aperta…
Altre Info Sul Post " The End " la Fine delle Patologie per chi fosse interessato a Debellare " Qualsiasi Patologia "
Lascio il Link qui sotto....Grazie per L'attenzione !
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Cari membri @ReRino @giorgiopaol. @Pastore @MarinaBeatrice @Jacopo @LucaTeleseSanmarco avete visto questa discussione? Non esitate a condividere esperienze con la patologia o chiedere consigli ai nostri membri ambasciatori @EUREKA e @giupipino che sono qui per aiutarvi. Un caro saluto.
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mauroc
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Buona sera, se mi permettete vorrei portare la mia esperienza, per quanto semplice spero possa incoraggiare altre persone che entrano nel tunnel del "diabete".
Maschio classe '67
La mia vicenda in breve: Febbraio 2018, esami ematici. Il dottore -Hai il diabete-
Visita diabetologica: 2 pastiglie di metformina die, 1 pastiglia per il colesterolo, 1 pastiglia per gli acidi urici. Due controlli semestrali e al terzo, a marzo del 2019 , quando il valore della glicata era 7.4, mi vorrebbero affibbiare l'insulina basale. Morale della favola scopro nelle mie ricerche Mat Traverso che mi fa comprendere l'insulino resistenza. Il giorno 19 marzo 2019 abbandono TUTTE le medicine e, intraprendendo un percorso di salute, mi ritrovo ad oggi con una glicata di 6.5. Grazie ai consigli che ho trovato in questo gruppo e su altri canali, posso dire che la via è tracciata. Basta medicine. Stile di vita sano.
EUREKA
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EUREKA
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Wow >>>> Perfetto, Stupendo ..... @mauroc Continua così nel senso di Non Assumere Farmaci di Qualsiasi Tipo ! La Natura ci dà Una ....Mano ! e principalmente Gli illustri Dottorati. Evita Farinacci, Dolci specialmente i cremosi, Patate, Pochissimi Legumi e Poca Frutta ed un tipo alla volta Non mischiare, Il resto lo trovi qui su Carenety sè ti fai i soliti giretti ....Complimenti !!!!! Intanto cresce la lista delle persone che ABBANDONANO i Farmaci !
Questo vuol dire ed è un ulteriore Conferma che la Natura è Perfetta ed ha previsto Tutto !!!
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Baptiste
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Ciao @emmarze come stai oggi? Allora hai seguito i consigli di @giupipino e @EUREKA? Non esitare a darci notizie. Un saluto a tutta la comunità
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LuigiPazz20
LuigiPazz20
Ultima attività il 23/05/20 alle 18:41
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Ricompense
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Ciao, voglio lasciarti questo contributo. Per ottimizzare gli effetti di una sana alimentazione, adatta a persone diabetiche, la dieta per diabetici va integrata con una attività fisica quotidiana che dovrebbe prevedere almeno mezz’ora di cammino al giorno.
Una semplice attività fisica può infatti aiutare le funzioni del metabolismo, migliorando i livelli di colesterolo buono (HDL), aiutando a stabilizzare la pressione arteriosa e a prevenire le frequenti complicazioni di tipo cardiovascolare.
Cibi ideali per diabetici
Carne: cacciagione, vitello, pollo, coniglio, manzo, speck, prosciutto crudo, tacchino e bresaola. La carne di agnello, il maiale e il prosciutto cotto invece vanno consumati con moderazione.
Pesce: pesce in umido o cotto al forno, al cartoccio, bollito e tonno sott’olio o al naturale. Il pesce fritto e in particolar modo i frutti di mare devono essere consumati con moderazione.
Verdure: tutte sia fresche sia congelate. Le patate possono essere mangiate ogni tanto cucinate al cartoccio o bollite.
Legumi: piselli, ceci, fagioli, lenticchie.
Frutta: mele, nespole, arance, pere, lamponi, fragole, pesche. I cachi, i kiwi, i fichi, le banane e l’uva devono essere mangiati con moderazione.
Cereali: pasta e pane integrali, riso parboiled e orzo. Devono essere invece consumati con moderazione i seguenti cereali: Pasta all’uovo, fette biscottate, crackers, pane e farina bianca, gnocchi, grissini, polenta e pizza.
Bevande: caffè, acqua, bibite light e thè. Il vino, la birra e le spremute di frutta devono essere consumate con moderazione.
Latte e derivati: formaggi di tipo light, latte scremato e yogurt magro. Possono essere consumati saltuariamente i formaggi mediamente grassi, il latte parzialmente scremato, lo yogurt magro alla frutta, la mozzarella, il parmigiano ecc.
Spero che questi suggerimenti possano aiutarti.
Lascio questo sito Web per farti conoscere alcuni suggerimenti che ti aiuteranno con questa malattia. Saluti
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
Iscritto nel 2016
675 commenti pubblicati | 345 nel forum Diabete tipo 2
11 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
Buon consigliere
Partecipante
Messaggero
Collaboratore
Esploratore
Amico
Volevo dare ai membri di questa comunità una meravigliosa notizia: di diabete si PUO' guarire.
E' da un anno che non assumo alcun medicinale per il diabete e che mi baso soltanto sulla dieta e sul movimento. Bene la mia glicemia oscilla sui 100-110 che sono valori del tutto normali.
Inoltre da dieci giorni assumo, due volte al giorno, un decotto di radici di tarassaco e foglie di ulivo.
Bene, stamani la mia glicemia era 84 (ieri sera ho cenato con pesce, una fetta di torta fatta in casa e due fichi!). Quindi il mio pancreas ha ricominciato a produrre insulina in abbondanza e tale insulina è perfettamente efficace. Quindi svegliamoci, e non facciamoci gabbare dal sistema che ci vorrebbe tutti cronicamente ammalati per lucrare sulle "cure" che, molto generosamente, ci forniscono.