La crioterapia nel trattamento dei tumori
Pubblicata il 4 feb 2023 • Da Claudia Lima
Il 4 febbraio è la Giornata mondiale contro il cancro. Questa giornata di sensibilizzazione è un'occasione per evidenziare le sfide della lotta contro il cancro, per informare sui progressi scientifici e medici e per far aumentare la consapevolezza su prevenzione, diagnosi e cure disponibili.
Ogni tipo di cancro richiede un protocollo di trattamento specifico. I trattamenti contro il cancro si basano principalmente sulla chirurgia, sulla radioterapia e/o sul trattamento sistemico, ossia un trattamento che agisce sull'intero organismo con una sostanza chimica, come accade con la chemioterapia o l'immunoterapia.
Tra tutti questi trattamenti, c'è anche la crioterapia.
Che cos'è la crioterapia? Come funziona? Quanto è efficace la crioterapia sui tumori?
Volete delle risposte? Leggete il nostro articolo!
La strategia terapeutica per il cancro dipende dal tipo di tumore e dal profilo del paziente. Gli obiettivi del trattamento sono:
- Curare il paziente o prolungarne la vita,
- Migliorare la qualità di vita del paziente attraverso cure di supporto (terapia del dolore, monitoraggio nutrizionale, supporto psicologico e sociale, assistenza nella pratica di sport e consigli sullo stile di vita da adottare).
Tra questi diversi tipi di trattamento, c'è la crioterapia. Questa tecnica sta diventando sempre più diffusa nel trattamento di alcuni tumori, soprattutto quando non è possibile intervenire chirurgicamente.
Che cos'è la crioterapia e quando si può utilizzare?
La crioterapia è un metodo di trattamento che utilizza il freddo, praticato da secoli. Consiste nell'applicare il freddo in un'area dolorosa o malata del corpo e generare un effetto di vasocostrizione che allevia dolori e traumi. Oggi è conosciuta soprattutto perché è utilizzata da sportivi di alto livello.
Esistono diverse tecniche, usate a livello locale o globale, utilizzate in fisioterapia, traumatologia, dermatologia e medicina estetica.
Il trattamento locale viene effettuato con impacchi di ghiaccio, criogel o criobombe. In dermatologia, la crioterapia può essere eseguita localmente con un tampone di cotone, imbevuto di azoto liquido, posto su una patologia cutanea. Lo shock termico permette di bruciare l'area.
Il trattamento globale (in tutto il corpo) viene effettuato mediante bagni freddi, con immersione in acqua fredda, o in una cabina di crioterapia, la CCE (crioterapia tutto il corpo) in cui la temperatura può scendere sotto i -110°C. Quando si fa un’applicazione globale, tutto il corpo è esposto al freddo. I benefici della crioterapia sono i seguenti:
- Lenisce il dolore e l'infiammazione,
- Migliora la funzione polmonare,
- Rafforza il sistema immunitario,
- Accelera il recupero muscolare,
- Accelera la guarigione,
- Tonifica la pelle,
- Riduce lo stress e i disturbi del sonno.
Le persone che possono beneficiare della crioterapia sono sempre di più. Oltre agli sportivi, anche le persone affette da alcune patologie croniche, tra cui molte malattie articolari (artrosi, osteoporosi, fibromialgia, stanchezza cronica, ecc.) possono trarre benefici da questa tecnica.
Tuttavia, ci sono alcune controindicazioni. La crioterapia è sconsigliata alle persone che soffrono di pressione alta, malattie renali o della vescica, sindrome di Raynaud e alle persone con pacemaker.
Da alcuni anni la crioterapia viene utilizzata per il trattamento di alcuni tipi di cancro. Si parla in questo caso criochirurgia.
A cosa serve la crioterapia nel trattamento del cancro?
Secondo il National Cancer Institute, la crioterapia per il cancro è un trattamento locale che distrugge le cellule tumorali o le metastasi mediante il freddo intenso. Sottoposte all'azione del freddo, le cellule prese di mira dalla cura si rompono e muoiono.
Questo metodo è utilizzato nel trattamento di alcuni tipi di cancro, come quello al fegato, ai reni, alla prostata e ai polmoni. Può sostituire o integrare la chirurgia, si tratta di un'alternativa terapeutica. È molto pratica perché può trattare :
- Persone per cui ci sono troppe controindicazioni all'intervento chirurgico o all'anestesia a causa di obesità, diabete o malattie cardiovascolari,
- Persone con metastasi isolate, definite “pazienti oligometastatici”,
- Nei pazienti oncologici la cui patologia è in stadio avanzato, che soffrono del cosiddetto “dolore intrattabile”, la distruzione di una parte o di tutto il tumore migliora la qualità della vita.
La crioterapia rientra nella categoria della radiologia interventistica, che consente di distruggere determinati tumori facendosi guidare dalle immagini. Si tratta di un trattamento poco invasivo che prevede l'inserimento di aghi che passano attraverso la pelle e nell'area da trattare, agendo sul tumore.
Il medico fa riferimento a un'ecografia, una TAC o una risonanza magnetica e gli aghi congelano il tumore a una temperatura compresa tra -40° e -60°C. Questi aghi sono speciali: all'estremità di ciascuno di essi, una camera di decompressione consente il rilascio di argon, un gas refrigerato, che abbassa la temperatura a -40°C. All'estremità degli aghi si forma una sfera di ghiaccio che avvolge il tumore e lo distrugge con il freddo. Questo viene lasciato in sede, quindi sono necessari regolari controlli diagnostici per garantire che non vi siano residui tumorali ancora “vivi”.
La crioterapia viene eseguita in anestesia locale o generale, è una procedura breve e semplice che consente di essere dimessi rapidamente.
La crioterapia è uno degli approcci più promettenti per il trattamento di alcuni tumori maligni. Sono in corso studi clinici per estendere le indicazioni della crioterapia ad altri tipi di metastasi e ad alcuni tumori non operabili.
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Fonti:
Les cancers, who.int/fr
A quoi servent les soins de support, e-cancer.fr
Pourquoi le cancer, worldcancerday.org
Les différents bienfaits de la cryothérapie, institut-kinesitherapie.paris
La cryothérapie, institutcurie.fr
Cancer : détruire la tumeur et soulager la douleur par le froid, reseau-chu.org
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