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Stanchezza e dolore, problemi persistenti dopo la fine del cancro

Pubblicata il 4 lug 2018

Stanchezza e dolore, problemi persistenti dopo la fine del cancro

Parigi, 20 giugno 2018 – La stanchezza e i dolori sono dei problemi persistenti nella maggior parte dei vecchi malati di cancro, e complicano la loro vita quotidiana, ha dichiarato mercoledì l’Istituto Nazionale del Cancro (INC)

Interrogando, cinque anni dopo la diagnosi del cancro, più di 4000 pazienti dai 18 ai 82 anni, l’INC ha osservato come era difficile di tornare alla sua vecchia vita. Più di tre milioni di persone in Francia vivono con un tumore o sono guarite.

Se si sopravvive meglio alla malattia grazie ai progressi della medicina, « il cancro rimane tuttavia una prova difficile sia fisica che psicologica, con delle ripercussioni sulla vira personale, sociale e professionale » sottolinea l’Istituto.

Quasi i due terzi degli interrogati (63,5%) soffrono di « sequele »
« Le sequele, disturbi e disfunzioni i più citati riguardano soprattutto i cambiamenti dell’immagine del corpo, i dolori, la stanchezza, i disturbi motori e visivi, e le difficoltà sessuali », indica l’INC. E « tre volte su quattro, queste sequele non sono oggetto di un controllo medico specifico ».

La stanchezza « clinicamente significativa » è sentita da quasi la metà (48,7%) degli interrogati. Soprattutto dalle donne: 56,5% di esse la sentono contro 35,7% negli uomini.
« Le persone più vulnerabili di fronte alla stanchezza sono i più giovani, e quelle in situazione precaria. Quest’ultimo punto sottolinea il peso sempre importante delle disparità sociali nel vissuto dopo cancro », notano gli autori dello studio, intitolato VICAN5.

Stessa differenza tra i sessi per quanto riguarda il dolore: 73% dichiarano di avere sentito dei dolori nel corso delle ultime due settimane, le donne più spesso degli uomini. E « nove volte su dieci, questi dolori sono cronici », durano tre o più mesi.

L’INC non dice perché le donne soffrono più spesso. Rileva soltanto che « quelle affette da un tumore del seno o del collo dell’utero » soffrono di più.

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22 commenti


Baptiste
il 04/07/18

Parigi, 20 giugno 2018 – La stanchezza e i dolori sono dei problemi persistenti nella maggior parte dei vecchi malati di cancro, e complicano la loro vita quotidiana, ha dichiarato mercoledì l’Istituto Nazionale del Cancro (INC)

Interrogando, cinque anni dopo la diagnosi del cancro, più di 4000 pazienti dai 18 ai 82 anni, l’INC ha osservato come era difficile di tornare alla sua vecchia vita. Più di tre milioni di persone in Francia vivono con un tumore o sono guarite.

Se si sopravvive meglio alla malattia grazie ai progressi della medicina, « il cancro rimane tuttavia una prova difficile sia fisica che psicologica, con delle ripercussioni sulla vira personale, sociale e professionale » sottolinea l’Istituto.

Quasi i due terzi degli interrogati (63,5%) soffrono di « sequele »
« Le sequele, disturbi e disfunzioni i più citati riguardano soprattutto i cambiamenti dell’immagine del corpo, i dolori, la stanchezza, i disturbi motori e visivi, e le difficoltà sessuali », indica l’INC. E « tre volte su quattro, queste sequele non sono oggetto di un controllo medico specifico ».

La stanchezza « clinicamente significativa » è sentita da quasi la metà (48,7%) degli interrogati. Soprattutto dalle donne: 56,5% di esse la sentono contro 35,7% negli uomini.
« Le persone più vulnerabili di fronte alla stanchezza sono i più giovani, e quelle in situazione precaria. Quest’ultimo punto sottolinea il peso sempre importante delle disparità sociali nel vissuto dopo cancro », notano gli autori dello studio, intitolato VICAN5.

Stessa differenza tra i sessi per quanto riguarda il dolore: 73% dichiarano di avere sentito dei dolori nel corso delle ultime due settimane, le donne più spesso degli uomini. E « nove volte su dieci, questi dolori sono cronici », durano tre o più mesi.

L’INC non dice perché le donne soffrono più spesso. Rileva soltanto che « quelle affette da un tumore del seno o del collo dell’utero » soffrono di più.


AFP


paola.ge71
il 08/07/18

Speravo, trascorsi i 5 anni,  la stanchezza che rende così lunghe le  mie giornate- da rendermi la copia sbiadita della Paola che ero - ed i dolori osteo articolari da terapia con letrozolo ( oltre che da frattura per osteoporosi severa in cui la stessa mi ha buttato) mi abbandonassero, ed invece scopro che saranno i miei compagni di viaggio. 

Che dire ? Ho affrontato il cancro, mi misurero' anche con questo. Sono solo tanto stanca di combattere da sola, soprattutto per gli altri, mio padre è di nuovo ricoverato ed ha bisogno di me, e se io vado avanti è per lui e per coloro ai cui occhi mancherei terribilmente ( il mio gatto che dire... vive per me 😻).

La vita è una e come diceva mia madre prima che mancasse (nonostante le sofferenze mal tenute a bada dalla morfina) " sono troppo curiosa di vedere come va a finire" .


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Ex membro
il 23/07/18

Sono molto stanca anche io.. E vedo la mia copia sbiadita.. A livello mentale sono molto su, ma è il corpo che non mi segue... 


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Ex membro
il 09/08/18

Credo che dipenda dal tipo di tumore e dalle terapie eseguite. Io con un carcinoma orofaringeo ho reagito molto male fisicamente alla radioterapia ed alla terapia del dolore con oppiacei ma dopo un anno circa dalla fine della terapia e con la remissione completa del cancro la situazione è tornata "al prima". Devo, solo se sto in casa , fare un pisolino pomeridiano.

Buona giornata!


Coccinella60
il 17/09/18

Sono al mio secondo intervento per cancro al colon. La prima volta è stata veramente dura (amputazione Miles con conseguente chemioterapia e radioterapia) e dopo 6 anni... si ricomincia... secondo intervento. Questa volta però ne sono uscita veramente distrutta... che fare? Una grande dose di ottimismo ...bisogna andare avanti!

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