Leaky gut significa anche “sindrome dell'intestino gocciolante”, termine che descrive esattamente ciò che avviene quando l'intestino è in queste condizioni. In sostanza i villi fanno da barriera tra l'intestino e il circolo sanguigno, ma quando la loro permeabilità viene alterata si creano come “dei buchi” dove passano sostanze che in realtà non dovrebbero passare. Quello che succede è che l'intestino non riesce più ad opporsi in maniera adeguata all'ingresso di antigeni alimentari, tossine e patogeni nel circolo sanguigno.
Si tratta di una condizione di cui soffrono tante persone senza saperlo e a cui recenti studi hanno associato numerosi disturbi, più o meno gravi. Alcuni sintomi sono meteorismo, crampi, diarrea, costipazione, dolore addominale. Ma anche sintomi sistemici come mal di testa, stanchezza cronica, affaticamento, depressione, ansia e allergie. In realtà si parla anche di patologie ben più serie, come malattie autoimmuni, fibromialgia, malattie neurodegenerative (demenza senile, Alzheimer, morbo di Parkinson, ecc.), malattie infiammatorie croniche intestinali (colite ulcerosa e morbo di crohn) e malattie psichiatriche (ansia, attacchi di panico, depressione, ecc.) e perfino il Cancro.
Non esistono farmaci in grado di curare questa condizione, l'unico modo per farlo è attraverso una corretta alimentazione. Ciò preclude l'eliminazione di quei cibi che sono stata causa diretta della permeabilità intestinale, come appunto il latte pastorizzato e tutti i suoi derivati (yogurt, burro, formaggi, gelati, dolci cremosi, ecc.).
Anche il consumo quotidiano di glutine – proteina contenuta in alcuni cereali (frumento, farro, kamut, orzo, ecc.) – può causare la sindrome di permeabilità intestinale, specialmente in soggetti particolarmente intolleranti, o comunque sensibili a questa proteina (non solo celiaci).
Ora vediamo la differenza tra….Ormoni animali che interferiscono con quelli umani
Il latte è una alimento ricco di ormoni e non poteva essere altrimenti, visto che è il risultato della secrezione della ghiandola mammaria femminile dei mammiferi. Stiamo parlando di ormoni naturalmente contenuti nel latte, non indotti artificialmente dall'uomo.
Gli ormoni sono delle sostanze chimiche che giocano il ruolo di “messaggeri“, cioè l'organismo se ne serve per trasmettere informazioni a tutti gli organi del corpo umano. Questi ormoni sono prodotti da particolari ghiandole dette endocrine (la tiroide, le ghiandole surrenali, il pancreas, le ovaie, i testicoli, ecc.). Ad esempio è un ormone l'insulina, prodotto dal Pancreas affinché permetta l'ingresso del glucosio all'interno delle cellule, abbassando l'indice glicemico. Sono ormoni anche il T3 e il T4 secreti dalla tiroide in risposta all'ormone ipofisario TSH. Questi regolano il metabolismo, la sintesi proteica, l'attività cardiaca, la motilità intestinale, l'assorbimento di ferro e vitamine, e molto altro ancora.
In buona sostanza gli ormoni giocano un ruolo fondamentale per la nostra salute ed è importante che l'apparato endocrino sia funzionale affinché questi vengano secreti nel modo corretto. Di fatto non potremmo vivere senza insulina, o senza gli ormoni tiroidei, ma questo vale anche per molti altri ormoni.
Bene, recentemente si è visto che gli ormoni contenuti nel latte animale possono interferire con gli ormoni prodotti dal nostro apparato endocrino, provocando un serio squilibrio ormonale che alla lunga può comportare lo sviluppo di malattie e tumori ormono-sensibili, come il cancro al seno e all'ovaio per la donna, il cancro alla prostata per l'uomo e il cancro alla tiroide per entrambe i sessi.
Lo sa bene la dott.ssa Maria Rosa Di Fazio (che ricordo è oncologa), categorica nell'eliminare latte e derivati a tutti i suoi pazienti affetti da un tumore di questo tipo. E con il cambio di alimentazione, afferma nel suo libro Mangiare bene per sconfiggere il male, quasi sempre si verifica un drastico calo dei marker tumorali.
Anche il dott. Franco Berrino – Medico Epidemiologo del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva di Milano – sconsiglia il consumo di latte animale a chi è affetto da un tumore e anche a chi non lo è !
Il dottor Berrino afferma che bere anche un solo bicchiere di latte vaccino, raddoppia la quantità dell’ormone IGF-1, l’ormone della crescita, ormone che sostiene la crescita delle cellule tumorali e quindi delle dimensioni di un cancro se già presente nell’organismo.
Chi beve latte vaccino ha livelli di IGF-1 più alti nel sangue, come del resto dimostrato da una serie di recenti ricerche, e sempre chi ha livelli più elevati del fattore di crescita nel sangue, si ammala più facilmente di tumore. E ancora, sempre in presenza di livelli alti di tale fattore di crescita, chi è già ammalato di tumore, sviluppa molto più facilmente metastasi.
Questo è quanto afferma il dott. Berrino, da sempre in prima linea nella lotta contro i tumori che, come ripete spesso al pari di tanti altri studiosi, è strettamente legato all’alimentazione, perché Il latte NON fa bene alle ossa
La maggior parte della gente crede di Non poter fare a meno del latte per il prezioso apporto di calcio, minerale indispensabile per la salute delle ossa.
Quella del latte che fa bene alle ossa come citavo sopra è una vecchia storiella dura a morire, ma che oggi giorno fa acqua da tutte le parti. Si tratta infatti di un'informazione totalmente errata, Aberrata , triste eredità di un trentennio di spot pubblicitari martellanti a favore dei prodotti caseari. Oggi purtroppo la campagna mediatica disinformativa non si è ancora arrestata e c'è ancora chi continua a consigliare latte e formaggi in diretta. Fortunatamente tra la classe medica c'è anche chi il proprio lavoro lo ama veramente e lo svolge con passione, dando al pubblico informazioni corrette. Tanti professionisti della salute che sono d'accordo sull'assoluta inutilità del latte nella prevenzione, come nella cura dell'osteoporosi.
Del resto per capire che il latte NON serve alle ossa, basterebbe un attimo soffermarsi ad osservare tutti gli altri mammiferi del Pianeta, anche di mole nettamente superiore all'uomo (mucche, tori, bufali, elefanti, ecc) e quindi dotati di strutture ossee più grandi e massicce. Questi animali si nutrono di latte solo durante i premi mesi di vita e poi…. poi basta. Eppure le loro ossa rimangono solide e compatte fino alla morte. Non soffrono certo di osteoporosi.
Lo stesso dicasi per i cinesi e per gli altri popoli asiatici che non hanno mai fatto uso di latte e derivati. Le loro ossa sono nettamente più sane di quelle di noi occidentali.
A dimostrarlo sono i risultati di uno studio del professor Walter Willet, capo della Nutrizione della Scola di salute pubblica all'Università di Harvard, resi noti in una sua intervista al settimanale americano Newsweek.
Da questo studio è risultato che i Paesi con le più alte assunzioni di calcio hanno le percentuali più alte di fratture e non le più basse! E sono proprio i grandi amanti del latte, come gli americani, i norvegesi e gli svedesi a presentare un'incidenza di fratture di molte volte superiore a quella registrata per esempio in Cina, dove non si beve latte
Anche il dottor Dario Polisano – dottore in scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana – afferma chiaramente che il latte non fa bene alle ossa.
Ecco come risponde il dott. Polisano, in una recente intervista pubblicata su questo blog, alla domanda “Il latte è una fonte essenziale di calcio?” “Si. Il latte è un alimento ricco di calcio, ma quest’ultimo non può essere assorbito dal nostro organismo. Durante i processi di pastorizzazione il fattore attivo di assimilazione del calcio viene trasmutato non garantendo l’utilizzo del calcio nel nostro organismo. Il calcio che non viene ben assimilato si deposita nelle arterie formando placche arteriosclerotiche. Il calcio fosfato, inoltre, viene convertito in calcoli renali o alla cistifellea e contribuisce nella formazione delle artriti.”
Per la prevenzione dell'osteoporosi consiglia invece il consumo di altri alimenti vegetali ricchi di calcio, come i semi oleosi (mandorle, noci, nocciole, ecc.), la verdura, i legumi e il pesce.
Per concludere
Ho intenzionalmente evitato di parlare del gravoso problema del latte inquinato, non perché non fosse un argomento importante, ma per evitare di allungare ulteriormente questo articolo, già di suo abbastanza pesante. E' un argomento che tratterò sicuramente in futuro, ma di cui già puoi trovare molti informazioni importanti cercando in rete.
Tieni comunque conto che il latte prodotto negli allevamenti intensivi, da cui escono la stragrande maggioranza dei prodotti caseari che trovi in commercio nei supermercati, è contaminato da antidolorifici, antibiotici e ormoni della crescita, tutte sostanze iniettate nelle mucche affinché producano dai 50 ai 100 litri di latte al giorno, quando una mucca allevata normalmente non produce più di 20 litri di latte.
Inoltre , pensa alle mucche allevate in maniera intensiva vengono nutrite con mangimi a base di cereali(cibo non adatto alle mucche!), a loro volta contaminati da diserbanti e fertilizzanti chimici.
Insomma se proprio vuoi bere latte, cerca almeno di consumare un latte sano che provenga da allevamenti al pascolo!
By Eureka !