Sindrome di Cushing
I sintomi della sindrome di Cushing
I sintomi più indicativi di questa malattia rara possono essere di tipo fisico (obesità della parte superiore del corpo, viso gonfio, fragilità delle ossa, gobba di bufalo, smagliature, ematomi, arrossamenti, ipertensione arteriosa...) o di tipo psicologico (insonnia, irritabilità, disturbi della concentrazione, depressione...).
Delle origini multiple
La sindrome di Cushing, caratterizzata da una ipersecrezione di cortisolo, può essere causata da un trattamento medico (sindrome di Cushing iatrogena) o da disturbi naturali della salute (sindrome di Cushing endogena). Nel primo caso, il paziente è sottoposto ad un trattamento medicato troppo importante in corticosteroidi, ciò che rischia di sviluppare la malattia. Nel secondo caso, il paziente può soffrire di un tumore (adenoma) che provoca una secrezione eccessiva di cortisolo.
La patologia e la sua diagnosi
La diagnosi della sindrome di Cushing è particolarmente difficile da fare. In effetti, la comparsa dei sintomi, essendo particolarmente comuni, non permette di identificare subito la malattia. È necessario di procedere in due fasi. Innanzi tutto, i medici fanno una serie di esami per confermare l’eccesso di secrezione di cortisolo. Poi, se il primo test è positivo, dovranno cercare la causa di questa ipersecrezione di cortisolo con scanner, MRI o ancora prelievi di sangue. È anche essenziale di sottoporre il paziente ad una serie di esami per determinare le conseguenze che la sindrome di Cushing possa avere sul suo organismo (diabete, disfunzioni dei reni, problemi cardiaci...). Inoltre, non esiste oggi nessun modo di diagnosticare la malattia prima che si dichiara.
I trattamenti della sindrome di Cushing
I trattamenti della sindrome di Cushing hanno come obiettivo di eliminare la causa dell’eccesso di cortisolo. Esistono due possibilità: un trattamento chirugico o un trattamento medicato. Il tipo di intervento dipenderà dalla causa della sindrome di Cushing. Il punto migliore consiste nel potere procedere alla rimozione del tumore. Però, l’adenoma può essere imposibile da rimuovere (troppo piccolo, troppo grande...) o può tornare più tardi (recidiva). Alcuni tipi di tumori sono anche aggressivi e richiedono quindi un intervento in una fase precoce della malattia. Quando l’alternativa chirurgica è esclusa o infruttuosa, esistono trattamenti medicinali che possono diminuire o bloccare la secrezione (o gli effetti) del cortisolo.
Pubblicata il 29 nov 2019
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