BPCO: "Con il passare del tempo mi convinsi che purtroppo con questa malattia ci dovevo convivere"
Pubblicata il 20 apr 2022 • Da Baptiste Eudes
Antonio17, membro di Carenity Italia, è affetto da BPCO. Ci racconta la sua storia con la malattia, dalla sua diagnosi fino alla cura che riceve.
Buongiorno Antonio17, ti ringraziamo per questa testimonianza.
Puoi presentarti in qualche parola?
Mi chiamo Antonio sono un uomo di 68 anni dopo 45 anni di lavoro ho raggiunto il limite di età per una meritata pensione. Fino a l'età di 35 anni ero un uomo molto attivo, facevo ogni tipo di sport andavo in palestra giocavo a calcetto facevo lunghe camminate, ero anche iscritto ad un corso di nuoto.
Quando sono comparsi i primi sintomi della malattia?
Con il passare degli anni fino ad arrivare ai 40 anni qualcosa è cambiato dentro il mio corpo. Tutto è iniziato con dei sintomi fastidiosi al torace. Lo sentivo come se qualcosa mi pesasse sopra. Li inizio il mio calvario iniziai a avere dei colpi di tosse sempre più forti e alle volte sentivo anche la mancanza di fiato non riuscivo più a correre come prima e iniziai a sentire dei forti dolori alla schiena come se qualcuno mi conficcasse un coltello tra le costole.
È passato molto tempo prima della diagnosi?
Purtroppo ero testardo e non volli subito arrendermi all'evidenza. D'accordo con il mio medico iniziai con il Ventolin al bisogno, anche se lui mi consigliava di fare una visita specialistica. Andai avanti così per un anno con alti e bassi.
Puoi raccontarci l'esperienza della diagnosi?
Comunque andai avanti così per un anno con alti e bassi finche un giorno sempre grazie ai colpi di tosse secca sempre più forti e più frequenti senti che il fiato mi stava proprio abbandonando e cominciai a respirare a cagnolino con respiri sempre più corti e frequenti. Ed è allora che presi la decisione di andare al pronto soccorso anche se sapevo che ci avrei passato tutta la giornata prima che mi potessero visitare. Bussai alla porta del triage e mi aprì una dottoressa che vedendomi in viso e vedendomi respirare a fatica capì immediatamente il mio problema e chiamo subito i suoi colleghi che mi fecero straiare subito su un lettino e misurandomi l'ossigenazione si accorsero che ero sotto il limite di sicurezza, ero andato in iperventilazione. Mi cacciarono un ago nell'inguine collegato ad un tubo di ossigeno dicendomi di stare calmo e tranquillo per qualche ora e mi tranquillizzarono dicendomi che ero arrivato in tempo prima di gravi conseguenze. Fui ricoverato per 15 gg. mi fecero ogni tipo di esame finche un giorno il Primario mi disse che ero affetto di una forte asma bronchiale cronica BPCO.
Come hai reagito di fronte a questo annuncio?
Questa è l'inizio della mia storia inizialmente mi preoccupai ma con il passare del tempo mi convinsi che purtroppo con questa malattia ci dovevo convivere rendendomi conto che non avrei potuto più fare quello che facevo prima e così iniziai a prendere i miei farmaci e appoggiandomi al mio pneumologo che per un anno ogni mese mi volle vedere per una visita di controllo.
Quali trattamenti assumi?
Andai avanti così con spray e altri tipi di farmaci ma alle volte proprio quando ero in crisi anche con una puntura intramuscolare di 15 ml di cortisone in sospensione. Con il tempo decisi di farmi curare in un istituto specialistico di pneumologia Maugeri di Tradate cominciai ad assumere degli spray particolari lo Spiriva Respimat e il Symbicort e una compressa di Deltacortene da 5 Mg finche un giorno lo staff medico mi fece la proposta di fare una cura particolare.
Puoi dirci di più su questa cura?
Mi dissero che da recenti studi si sono accorti che lo stato infiammatorio dei polmoni era dovuto al progredire dei eosinofili nel mio sangue e che con una cura adatta si poteva migliorare la mia malattia si trattava di fare una terapia monoclonale sotto controllo del medico anestetista dovevano farmi una piccola puntura sotto pelle sul braccio, da prima ogni mese per dopo andare a prolungarlo nel tempo. Così accettai non sapendo a cosa andavo incontro questo perchè potevo avere anche il rigetto o dei sintomi indesiderati. Per fortuna tutto è andato nei migliori dei modi.
Come ti senti oggi?
Questa è la mia ottava puntura che faccio ho iniziato a Dicembre 2020 ma mi sono accorto che non ho più avuto quei sintomi di fame d'aria e affanno nemmeno quando porto grossi pesi a differenza di prima che mi dovevo fermare sulle scale. Sono veramente contento del mio stato di salute, certo non potrò più fare grandi corse ma sono della protezione civile e quando c'è bisogno di fare dei servizi molto speciali come un ricerca persone in mezzo ai boschi sono sempre pronto anche a fare 20 km in una sola giornata come è capitato una settimana fa.
Una parola per finire?
Spero che questa storia possa essere d'aiuto a tutti coloro che soffrono della mia patologia.
Grazie mille a Antonio17 per la sua testimonianza!
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