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Come essere funzionali nonostante la depressione
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Malattiacronica
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Malattiacronica
Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Ciao Liofante,
Eeeeh! Grazie dell'invito, però a Capodanno starò con la famiglia. Per Natale scendo sulla Costa Azzurra a visitare i nonni. Ci vado per una settimana, e a Capodanno viene il mio fratello maggiore con la propria famiglia, a casa dei miei.
Oggi vado a Parigi per una formazione, oddio quanto vorrei riposarmi anziché viaggiare! Il mondo delle biblioteche comincia a pesarmi sulle spalle...Devo sempre correre di qua e di là per assistere a colloqui, formazioni...e sono stanchissimo.
Venerdì, meno male, non lavoro...
Qui fa un freddo cane, non è mica un tempo per uscire né per andare in formazione a Parigi...Non la potrò neanche visitare, non avrò il tempo...Che noia.
Il treno è pieno pieno...Sta salendo tanta gente...Io mi sento male, detesto la folla. Non so neppure dove mettere lo zaino...A Parigi la stazione sarà gremita, che seccatura...
Un abbraccio. Ciao!
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" vivere, nonostante tutto, ma vivere."
Malattiacronica
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Malattiacronica
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Ciao a tutti,
Affetto da un disturbo dell'umore ho l'impressione di stare sempre più o meno depresso, in questa stagione.
Sono stanco...e l'idea del suicidio mi balena sempre per la mente...Mi sento stremato. Vado di fase depressiva in fase depressiva, ed è cosi pesante...
Lo dirò al mio psichiatra domani, perché appunto vado a trovarlo...ma ancora una volta lui non reagirà, da smidollato che è...
Nonostante le medicine, sono depresso. Sono limitato. Sono esausto.
Pazienza...
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Malattiacronica
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Ieri sera sono ricaduto in qualcosa di...vecchio, per me: l'autolesionismo.
Non potevo evitarlo. Stavo malissimo. Certo, non posso dirlo a nessuno, quindi lo scrivo qua...sperando che...qualcuno leggerà questo messaggio. Mi sono tagliato alle cosce e ad una spalla. Penso che...avevo troppa pressione sulle spalle, e ribollivo, occorreva ch'io facessi qualcosa.
Ciao...
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Romijuan
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Ultima attività il 20/08/24 alle 22:41
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Non sai come ti capisco @Malattiacronica, è tutta la mattina che piango pensando a delle cose brutte che mi disse il mio ex...e mi sembra di non valere nulla, di non essere capace di fare niente, che tanto non riuscirò mai ad essere chi voglio essere, chi sento di poter essere, e mi viene anche a me da farmi del male..per punirmi, per punire la mia inettitudine, per punire quanto io faccia schifo. Non so davvero come uscire da tutto questo. Ogni volta che mi metto a fare qualcosa mi blocco, perché penso che se qualcuno ha visto in me che sono stupid* e non valgo nulla, forse un fondo di verità ci sarà, forse quello che alla fin fine penso di me traspare e gli altri lo vedono...forse non c'è niente di speciale in me, dato che nessuno ha mai visto altro se non merda. Forse mi autoilludo do essere speciale a volte, ma evidentemente me la canto e me la suono. Forse dovrei semplicemente arrendermi, accettare il fatto di essere semplicemente inadeguato a qualsiasi cosa, accettare questo, smettere di provare e lasciarmi andare. Sarebbe infinitamente più facile, e, credo, anche più giusto. Alla fin fine è la realtà, e non una realtà che possa davvero cambiare, quindi perché continuare a soffrire?
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M&J
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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MaryJuana,
Capisco quanto vivi. L'autolesionismo è per me...una "delizia", nel senso che il dolore così profondo, morale, psicologico, lo materializzi, lo rendi concreto e mentre ti autolesioni, la tua sofferenza interiore svanisce...almeno per un po'.
Io...non ho nessuno con cui parlare di questo. Nessuno.
So che l'autolesionismo può diventare dipendenza, riflesso, compulsività. Vorrei evitarlo, però...questa volta non ce l'ho fatta, e se potessi, mi farei del male mille volte di più...tanto mi sento in colpa, tanto mi sento una frana, un fallimento pieno di tensioni, e di malessere.
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Liofante
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Ultima attività il 23/11/24 alle 08:22
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Scusatemi tutti, ma io non riesco proprio a capire l'autolesionismo, Fa male, sanguina....?
Io non potrei mai farlo in queste situazioni. Io so nuotare bene,ma a volte fantastico di essere in mezzo al mare in burrasca, con onde alte e spumeggianti e allora perdermi tra le acque...poi penso che so nuotare e che mi e' capitato di essere preso da una brutta corrente e riuscire ad uscire....forse non sono cosi inetto ed inutile come mi sento.
Comunque sono in una fase in cui l'ossessione di morte l'ho superata, Ogni tanto mi viene un rapido flasch
una immagine, una foto che vi fa rivivere la paura che ho in fondo di morire, e io mi sforzo di scacciare quella immagine triste... e pensare positivo....
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Liofante
Malattiacronica
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Ciao,
Oggi sto bene. O per lo meno, la giornata comincia bene. Non lavoro, mi sono bevuto un buon caffeuccio, e mi sento pacato. Lo psichiatra, la volta scorsa, mi ha detto di non voler "rinchiudermi" in una diagnosi precisa, mentre io la desidero, questa diagnosi. Non so più chi sono. Non ho la minima idea di chi sono. E vorrei saperlo. Vorrei poter mettere un nome sulla malattia che ho, dato che convivo con la malattia ogni giorno. Ogni minuto della mia giornata è invaso dal disturbo. Le emozioni sono troppo forti, e le devo continuamente gestire, controllare, smorzare. O invece, quando sono depresso ( ogni giorno ), devo trovare un mezzo per "risalire". Quando sono pacato, come adesso, mi dico che c'è qualcosa che non va, che non è normale. Non posso essere pacato, non posso. Oppure non sono malato. Nego totalmente ogni disturbo, perché mi dico che è la vita a rendermi ansioso, è la vita ad essere ansiogena, a causa della follia umana. E io, in realtà, prendo le medicine mentre va tutto bene, è solo che questa vita rende le cose difficili : il lavoro, la pressione, le relazioni umane, il cane da portare a spasso, i genitori che invecchiano, il fratello malato, la pazzia che regna nel cuore umano, i giovani vanagloriosi, lo sciopero, il terrorismo, gli incidenti stradali, ecc...rendono l'essere umano "malato", e malati siamo tutti. Allora prendo le medicine per alleviare un dolore esistenziale, una fifa di vivere in un mondo decadente. La società è malata, tutti sono malati, mentre io sono solo "chiaroveggente". Vedo la vita com'è, osservo, medito, vivo, e di fronte a tanti pericoli, posso solo indebolirmi. In fondo, non sono malato. È la società ad esserlo, questa gente che grida, insulta, corre sempre, guida all'impazzata, ecc...
Io sono solo un osservatore. A volte mi dico questo. Un osservatore della verità del mondo. Chi non vede come me è cieco. Fa la politica dello struzzo: si autoconvince che il mondo è perfetto, per non crollare. Tecnica facile...mentre io vedo tutto, sono scioccato, sono spaventato, e quello che vedo mi strugge: l'egoismo, l'intolleranza, la mancanza di logica, l'incoerenza, l'ingiustizia...ecc.
Come non essere "malato" in un mondo come questo?
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Malattiacronica
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Malattiacronica
Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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È logico.
Penso che agli psichiatri piacciano i soldi. A loro piace che ci sia tanta gente destabilizzata dal "sistema".
Forse non sono malato. Forse sono solo ipersensibile...! Quando un bambino undicenne ammazza sua nonna con un colpo di pistola, perché questa gli ha chiesto di ordinare la sua camera, come...non essere scioccato, né spaventato?! È successo negli Stati Uniti, poco tempo fa. Quando si leggono i fatti di cronaca, senza bendarsi gli occhi...beh dei motivi per essere malati, ci sono eccome...Perché viviamo in un mondo pazzesco.
Ho smesso di scrivere un diario su internet, perché mi toccava leggere la vita privata degli altri: vita priva di senso, superficiale...o torturata, perché alcuni avevano fatto scelte sbagliate e ne pagavano le conseguenze. Coppie effimere, vite distrutte, depressioni...: Ho deciso di smettere di leggere. E poi c'è chi vede solo la felicità laddove si può trovare...ma io sono realistico. Mi nutro di felicità, di piccole cose felici del quotidiano, e osservo il mondo...che secondo me crolla.
Anche la Bibbia è realistica. Io non voglio una religione. Leggo la Bibbia, e so che quello che leggo è realistico, vero. Ci aderisco. Dio non mente. Non ha niente a che vedere con una religione: non mi piego a dogmi, principi, regole...Non mi atteggio a ipocrita, non vado a confessarmi... né recito preghiere, come se fossero delle formule magiche: leggo la Bibbia, e so che dipinge l'uomo cosi com'è, il mondo così com'è, la vita com'è. Niente di nuovo sotto il sole. La Bibbia è piena di realtà, di verità, è esatta. Non gioca con i sentimenti delle persone, non bara: dice il vero, secondo lo sguardo di Dio, e aderisco pienamente al punto di vista di Dio.
Ok, l'inferno esiste. Anche il paradiso. Se non ci credo, non significa che non esistono: "sono" realtà. Io lo leggo nella Bibbia, e qui non parlo di religione, non me ne frega niente della religione.........o delle diverse religioni. Voglio solo la verità. Voglio solo un libro da credere.
Le religioni non portano a nulla. Sono menzogna. Sono una mera invenzione umana...Solo la Bibbia fa autorità, in quanto parola di Dio, e ognuno può crederci, perfino un bambino.
Io la leggo e so che dipinge la realtà così com'è veramente. Sono conscio di avere la fede, quella vera.
La fede è un dono di Dio.
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Malattiacronica
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Malattiacronica
Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Ieri sera, ho pensato : "ora mi suicido". E ci penso ancora oggi, anche se mi sono bevuto un caffè, un té, e un maté per poter affrontare la giornata con il minimo di energia richiesto dal mondo del lavoro.
Prendo gli ansiolitici, un antidepressivo, e un antipsicotico. Le medicine non fanno effetto : sono depresso, e ansioso. Stamattina stavo bene, e adesso comincio a sprofondare nella depressione. Ogni giorno devo affrontare lo stesso "schema", e lottare contro la depressione.
Poco tempo fa mi sono autolesionato. Non lo facevo più da anni. Eppure in certi momenti sto benissimo, sprizzo salute da tutti i pori, poi crollo...
Ciao.
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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A volte...la depressione mi porta solo sotto il piumone. Ascolto musica, nel letto, e non faccio nient'altro. Dormo.
Non posso leggere, né guardare la tivù, né fare quattro passi, né lavare le stoviglie : posso solo dormire. E mi accompagna il mio cane, sempre accanto a me.
Se all'inizio l'autunno lo sopportavo...ora non lo tollero più. Mi toglie ogni desiderio di muovermi. Non esco, non vivo più. Sono in letargo.
Ciao.
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Romijuan
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Romijuan
Ultima attività il 20/08/24 alle 22:41
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Salve! Da quel che ho scritto nell'oggetto, il topic della discussione dovrebbe risultare piuttosto chiaro, e mi rivolgo specificatamente a chi ha la depressione: voi ce la fate a funzionare, a realizzarvi? Non voglio dilungarmi, ma dopo una serie di giri a vuoto, lavori senza sbocco e vicoli ciechi, è la seconda volta che provo a fare l'Università, ho appena iniziato e sta andando di merda come la prima volta. Mi vengono tutti questi pensieri allegri, mi ricordo di tutte le volte che mi hanno fatto sentire una fallita, una stupida, un fastidio, che hanno trattato le mie facoltà intellettuali e i miei talenti come se dessero fastidio, e bo, non so, forse per cercare di compiacere la proiezione mentale che ho di queste persone (che erano tutte figure di potere/autorità/cura nella mia vita), forse per dare a me stessa un'illusione di calore dalla loro presunta ''approvazione'', o anche solo per avere un motivo per lamentarmi e cercare questa approvazione da chi ho vicino, mi autosaboto puntualmente. Allora, sono sicura che in parte chi fa la vittima sono io, ma primo, se uno arriva a rovinarsi la vita fino a questo punto per il bisogno di fare la vittima, ovvero di attirare gli altri a sé e farsi ''coccolare'', forse è perché sta cercando di colmare una profonda ed endemica mancanza di empatia e perfino di riconoscimento nella sua vita, quindi evitate questi luoghi comuni; secondo, per quanto parte della risoluzione del problema sia preposta al reagire e al non piangersi addosso, non è questa la strategia migliore per curare questa malattia, anzi non è nemmeno la cura, è solo il tentativo di attenuare un sintomo, e, come tale, non tiene conto dell'enorme mole di sofferenza che c'è dietro. Detto questo, io ho bisogno di capire come uscirne, almeno temporaneamente, almeno il tempo necessario a combinare qualcosa, aggrapparmi ad uno stipendio di merda che mi permetta di essere indipendente dagli altri, e morire in pace. E potrei farlo eh, il problema è che ho questa parte tenace di me che comunque non vuole rinunciare ai suoi sogni, nonostante l'evidente deraglio ferroviario che sono, e che mi fa soffrire vedendo la realtà di merda che invece creo. Quindi, domanda: voi, da un circolo vizioso così morbosamente comodo, riuscite ad uscire? Se sì, come? Grazie, e scusate se vi ho depresso ancora di più, ma, insomma, non vi ho obbligato io a venire su questo sito e leggermi.