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Pazienti Diabete tipo 2
Diabete, camminare 10 minuti dopo i pasti aiuta a controllare la glicemia?
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ganshorn
ganshorn
Ultima attività il 29/11/16 alle 10:04
Iscritto nel 2016
2 commenti pubblicati | 1 nel forum Diabete tipo 2
Ricompense
-
Amico
buongiorno a tutti,
mi avanzano una decina di confezioni da 50 test e relativi aghetti pungidito per il misuratore della glicemia ACCU-CHEK Mobile, sono a disposizione gratuitamente a chi interessano, ovviamente per accontentarne di più non tutte ad una sola persona anche perchè la scadenza delle confezioni è tra agosto 2017 e ottobre 2017.
per il ritiro abito a milano, per accordi contattatemi alla seguente mail: minichelli.franco@virgilio.it.
cordiali saluti
franco
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franco minichelli
Censiivano
Censiivano
Ultima attività il 22/11/19 alle 13:12
Iscritto nel 2016
7 commenti pubblicati | 7 nel forum Diabete tipo 2
Ricompense
-
Partecipante
Ma del diabete tipo 1 se ne parla poco,, come mai????
bertoldino
bertoldino
Ultima attività il 10/11/18 alle 13:40
Iscritto nel 2016
19 commenti pubblicati | 13 nel forum Diabete tipo 2
Ricompense
-
Partecipante
-
Esploratore
E del diabete lada pure non se ne parla, come mai?
Ex membro
E' inutile stare a "cengischiare" con il "devi calare peso" o "devi muoverti"... Io oggi ho capito che si tratta di RESPONSABILITA' nei confronti di se stessi, e fiducia nel proprio medico sia di Base che Diabetologo. Se ti fidi, segui "alla lettera le loro indicazioni" i risultati si vedono... Se decidi di RISOLVERE il problema Diabete e lo prendi al laccio: lo tieni sotto controllo, e vivi bene.
Riattivare il metabolismo è la soluzione più adeguata.
Io ho perso in 7 mesi 10 kg, ho iniziato a fare attività fisica, a controllare la mia alimentazione, a seguire la terapia farmacologica in modo fedele preciso... E SONO RINATO... Oggi non ho più fame come prima, faccio anche 12 km di camminata una o due volte a settimana, e regolarmente 4/5 km... Per spostarmi da casa allungo i percorsi. Indosso un braccialetto fitness per monitorare battito cardiaco, passi, km e consumo calorico...
Sono diventato bravo? Sono un eroe? Non mi interessa questo, so solo che SONO LETTERALMENTE RINATO... e questo perché HO ACCETTATO DI CONVIVERE CON IL DIABETE, e di CURARMI...
Un mese fa ho fatto un check up completo di analisi del sangue (Glicemia, Colesterolo,Trigliceridi, Tiroide, Prostata, Urine), il mio medico di base ha voluto trattenere i referti per mostrale (in modo anonimo) ad altri pazienti per quanto erano perfette e incredibili...
Non sono stato bravo, ho solo seguito la terapia: Alimentazione, Farmaci e attività fisica...
Bisogna decidere, altrimenti scherziamo e giochiamo con il diabete...
Censiivano
Censiivano
Ultima attività il 22/11/19 alle 13:12
Iscritto nel 2016
7 commenti pubblicati | 7 nel forum Diabete tipo 2
Ricompense
-
Partecipante
Parole sante.....ma non e semplice per tutti...vero e che vole e potere sopratutto in qursti casi.???
Giovannimario
Buon consigliere
Giovannimario
Ultima attività il 08/12/22 alle 19:01
Iscritto nel 2015
174 commenti pubblicati | 66 nel forum Diabete tipo 2
Ricompense
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Buon consigliere
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Partecipante
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Collaboratore
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Esploratore
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Amico
Qualcuno pensa di fare un piacere a qualcun'altro e non a sè stesso,bravo Mauro DB l'essenziale è vivere una vita migliore e non sopravvivere continuanto a fare il "PORCO"come prima della malattia.Bravo,non si è nè eroi e nè bravi ma aggiungo io non la dò vinta al diabete,e vedrai con il tempo che starai molto meglio di prima,te lo posso testimoniare io che ho cominciato prima di tè,continua così,a risentirci.Ciao.
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Giovanni Perrella
EUREKA
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
EUREKA
Membro Ambasciatore
Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
Iscritto nel 2015
3.509 commenti pubblicati | 201 nel forum Diabete tipo 2
1 delle sue risposte è stata utile ai membri
Ricompense
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Buon consigliere
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Partecipante
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Messaggero
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Collaboratore
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Esploratore
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Amico
Vorrei testimoniare la mia storia umana, come ho scritto in altri post io avevo e dico AVEVO il diabete a 489 !!! il medico mi aveva prescritto medicinali ed almeno in punturina al giorno di insulina, sicome sono contrario a tutte e dico tutte le medicine ho fatto di testa mia. semplicemente mangiando sano, ho evitato >>> Pasta,pane,patate,pizza,dolci,bevande, formaggi e carni varie,energetici ec..ecc. vivo solo con verdure,pesce,frullati non dolci,e poca frutta, ho comprato un cagnolino x fare lunghe passeggiate visto ke ero pigro, ad oggi ho perso 24 KG ed il fatitico diabete è sceso a 110-115- max 120 sicuramente migliorerò tempo al tempo ! Grazie alla natura e Non alla Medicina, Ricordate ..>>>>
" La natura è una forza che contiene tutti i segreti della bellezza" per Mamtenerci Sani !
Saluti da EUREKA " Sicilia"
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** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.
Ex membro
Buongiorno a tutti. Leggo i vostri commenti ed i consigli partecipativi. Sono iscritta ma seguo poco perché credo che ogni storia sia personale. Però con umiltà vi chiedo un parere. Ho 71 anni, sono poliomielica dall'età di undici mesi e cammino con un deambulatore. Sono stata operata di cancro al pancreas con l'asportazione della coda e del corpo all'Humanitas dal dott. Zerbi, chirurgo sensibile e attento anche post intervento. Nella mia famiglia nessuno è mai stato diabetico almeno fino ai nonni materni e parterni. Giustamente suggerite di camminare post pranzo e cena, poiché fa molto bene al mantenimento dei valori glicemici. Per me il cammino è una fatica non da poco e come il gatto che si morde la coda mi impigrisco. Relativamente al cibo,certo la fatica a rispettare i canoni non è semplice per chi come forse tutti ci si è abituati a mangiare di tutto. Mi fa sorridere l'idea che mi riguarda. Non ho mai fatto una malattia per i dolci. Qualcuno, si, ma se anche non c'erano..... ora invece li guardo e li mangio con gola. Mah. La dietista mi ha dato una dieta dove nulla è vietato ma alcuni ingredienti presi con moderazione. Il mio diabete lo chiamano secondario, qualcuno lo chiama mellito, qualcun altro diabete di tipo due. Vai a capire. I miei valori range 100/180 vanno dai 90/230 questo in circa cinque anni. Non sono aumentata di peso se non nella misura di due chili. Sono 'bassa' 1.45 e peso 52,5. Cosa ne pensate? Sono l'essere stata prolissa ma dopo tanto tempo quasi ci sta. Ps. Dimenticavo: vivo sola con una splendida gatta rag doll. Vi abbbraccio e grazie ancora
EUREKA
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
EUREKA
Membro Ambasciatore
Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
Iscritto nel 2015
3.509 commenti pubblicati | 201 nel forum Diabete tipo 2
1 delle sue risposte è stata utile ai membri
Ricompense
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Buon consigliere
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Partecipante
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Messaggero
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Collaboratore
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Esploratore
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Amico
Ciao Paoloberbe sè può interessarti clicca qui anche solo x curiosità
http://www.vaccinarsi.org/inprimopiano/2016/03/31/vaccino-polio-da-trivalente-a-bivalente.html
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Indagine
Indagine
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Ricerca e link utili - Diabete tipo 2
Diabete: Discriminazione, vita professionale, dispositivi...cosa vogliono veramente i pazienti?
giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
Vedere il miglior commento
giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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Diabete: Discriminazione, vita professionale, dispositivi...cosa vogliono veramente i pazienti?
giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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Ex membro
Meglio passeggiare 10 minuti dopo i pasti che mezz’ora durante la giornata per controllare in modo adeguato la glicemia.
È quanto concludono dei ricercatori della University of Otago (Nuova Zelanda) che hanno condotto uno studio su un ristretto campione di pazienti con diabete di tipo 2 per valutare i benefici dell’attività fisica sulla glicemia post-prandiale.
Sono stati 41 i pazienti con diabete che hanno partecipato a questa ricerca pubblicata su Diabetologia. Ai soggetti è stato chiesto di passeggiare 10 minuti dopo ogni pasto principale della giornata o di farlo per 30 minuti, come suggeriscono le linee guida neozelandesi, per due settimane. I partecipanti avevano in media 60 anni di età ed erano affetti da diabete da 10 anni.
A ogni individuo era stato assegnato un accelerometro per misurare il livello di attività fisica e dei dispositivi per misurare la glicemia a intervalli di 5 minuti. È emerso che tra i soggetti che avevano seguito il consiglio di camminare 10 minuti dopo i pasti, la glicemia post-prandiale era diminuita del 12% in media rispetto a chi invece aveva scelto altri momenti per muoversi. Di sera, dopo cena, sottolinea uno dei ricercatori, quando il pasto è generalmente più ricco di carboidrati, la riduzione era addirittura del 22%.
Con l’attività fisica migliora il profilo metabolico del paziente con diabete
«Lo studio in questione è una raffinata conferma di quanto è intuibile è consigliabile: dopo pranzo o dopo cena una passeggiata non può essere che salutare», commenta il dottor Cesare Berra, responsabile della Sezione Malattie metaboliche dell’ospedale Humanitas. «Nella fattispecie in chi è affetto da diabete tipo 2 il metabolizzare meglio gli alimenti dei pasti con una attività fisica lieve, ma costante e aerobica, migliora sensibilmente il profilo metabolico e potrebbe aiutare a ridurre i farmaci da assumere. Bisogna solo stare attenti, in relazione proprio alla terapia farmacologica in atto, a non rischiare l’ipoglicemia, cioè l’abbassamento troppo repentino degli zuccheri».
«Cerchiamo di privilegiare quelle terapie farmacologiche che riducono o addirittura evitano questo rischio, farmaci non ipoglicemizzanti ma normoglicemizzanti cosiddetti innovativi con ottimo risultato. Con questa terapia per il diabete l’attività fisica è caldamente raccomandata, a qualsiasi ora!».
Perché è importante gestire al meglio la glicemia post-prandiale?
«L’iperglicemia post-prandiale, spesso legata a un meccanismo patogenetico di deficit ormonale che può essere corretto con le terapie di cui sopra (GLP 1-RA o terapia incretinica in genere) rappresenta un ulteriore importante fattore di rischio per malattia cardiovascolare. Può succedere che la glicemia del diabetico in terapia sia anche normale al mattino ma poi si alzi in modo importante dopo i pasti, motivo per il quale il monitoraggio della glicemia riveste ancora un importante ausilio per la gestione della patologia», conclude la specialista.
HumanitaSalute.it