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Pazienti Diabete tipo 2
Come abbassare la glicemia senza far uso di farmaci?
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giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
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luca64
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luca64
Ultima attività il 21/11/24 alle 14:56
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Luca
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Mi piacerebbe capire da dove deriva il tuo "parere", lascerei decidere al medico quale sia la terapia più opportuna.
I "pareri" dati da persone non proprio abilitate a darli, possono creare grossi problemi che poi alla fine possono creare danni irreparabili.
Sinceramente, non me la sentirei mai di assumermi la responsabilità di consigliare a delle persone di non usare i medicinali che magari gli sono stati prescritti sostituendoli con una "camminata" senza consigliare magari anche un monitoraggio serrato della glicemia per vedere la tendenza.
Bisogna stare molto attenti perché di "integralisti" ce ne sono in tutti i campi e quasi mai hanno fatto del bene, vedi per esempio le vaccinazioni.
Ex membro
Pgiorgio, prima si doveva avere una laurea e una specializzazione per esercitare la professione di medico...ora basta un accesso a internet
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Nessuno pretende di esercitare la professione di medico (anche perchè i consigli vengono dati del tutto GRATUITAMENTE e non previa elargizione di lucrosissime parcelle).
Questo sito è un sito di PAZIENTI che parlano con altri PAZIENTI i quali non sono idioti ma hanno una loro facoltà di discriminazione e di giudizio.
Quando si dice: "Guarda, SPERIMENTA personalmente l'effetto di un'ora di passeggiata veloce sulla tua glicemia, scoprirai che tale attività è in grado di diminuirtela da 20 a 40 punti. " non si sta dicendo nulla di pericoloso o di estremista.
E' semplice buon senso cercare di vedere se esistono ALTERNATIVE non medicali che ci consentano una vita più sana e non soggetta ai mille malanni che l'assunzione di molteplici farmaci sovente comporta.
Questa è la MIA esperienza. Per anni sono stato curato da LAUREATI per molteplici malanni (glicemia, trigliceridi, colesterolo, acidi urici, pressione TUTTI ALTI) per un totale di 11 pastiglie al giorno.
Tali farmaci assunti in contemporanea mi provocavano INSONNIA, DEPRESSIONE, IMPOTENZA, SMEMORATEZZA.
Dopo essere riuscito a DIMAGRIRE di 12 chili in un anno non ho più avuto bisogno di alcun farmaco.
Solo delle persone totalmente prive di buon senso possono pensare che raccontare tale esperienza personale significhi ESERCITARE LA PROFESSIONE DI MEDICO!!!!!
Ex membro
Penso che quanto scrivi sia solo dannoso per chi ti legge che, magari, indotto dalle tue parole possa pensare di fare da solo senza prendere quanto prescritto dal medico.
Se i farmaci ti creano problemi, la soluzione, visto che di diabete non si guarisce, non è quella di buttarli, di non utilizzarli o utilizzarli malamente, la soluzione è quella di farli sostituire.
Comunque, ripeto, fa attenzione, qualcuno potrebbe imitarti e fare da se e questo è un rischio per chi lo fa ma potrebbe creare problemi anche per te, ...........poi fa come credi.
Io consiglio comunque di NON seguire i consigli di chi, evidentemente, NON è competente, il diabete è una malattia che si può curare e che se curata bene non ti complica più di tanto la vita, importante è curarla bene seguendo i consigli delle persone competenti.
Eventualmente se uno non è convinto di quanto fa il proprio medico, lo cambi, lo si può fare, ma non fate il fai da te.
dona63
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dona63
Ultima attività il 31/03/21 alle 10:22
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buongiorno, che io sappia nel diabete di tipo2 in obeso, la diminuzione del peso e il movimento fisico possono aiutare moltissimo e portare anche, dopo consiglio medico, a ridurre o togliere in tutto o in parte le medicine. Naturalmente bisogna sempre monitorare.
Ex membro
Sono d'accordo, importante è il non far da sé, importante è condividere con il proprio medico le azioni da fare.
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
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diabete
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Ultima attività il 17/05/24 alle 16:56
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Certamente sei polemico e non costruttivo!
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luca64
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luca64
Ultima attività il 21/11/24 alle 14:56
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A me sembra che Giupipino non dica delle eresie. Il medico (non tutti) una volta valutati i valori e rispettato il protocollo se soddisfacenti ti dice vai avanti così, il chè non fa una piega. Noi stessi però potremmo migliorare la ns. condizione (sebbene sia molto difficile) con tanti accorgimenti che il medico magari ti ha detto qualche volta ma senza rimarcarlo in quanto la salute è la tua.
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Luca
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asseres
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asseres
Ultima attività il 20/11/24 alle 23:55
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@luca64 I medici sono perl'interesse delle case farmaceutiche
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Indagine
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
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Amico
Coloro che sono in uno stato di prediabete (livelli di glicemia a digiuno da 110 a 125 mg/dl) possono trovarsi col problema di dover smaltire livelli eccessivi di glicemia, conseguenti, ad esempio, ad un pasto al ristorante. In questi casi la glicemia ad un'ora dai pasti può raggiungere i valori 140/150.
Cosa è opportuno fare in questi casi?
A mio parere la cosa più opportuna da fare è un'ora di camminata veloce, a 5.5 km/ora.
Con questo sistema la glicemia diminuirà da 20 a 40 punti, rendendo non necessario il ricorso a farmaci ipoglicemizzanti.
A mio parere il ricorso ai farmaci ipoglicemizzanti deve essere evitato ogni qual volta ciò sia possibile. Infatti i farmaci ipoglicemizzanti stimolano il pancreas a produrre più insulina, ovvero costringono il pancreas a un superlavoro. E ciò col tempo provoca un logoramento del pancreas stesso che diminuirà progressivamente le sue funzioni.