- Home page
- Interagisco
- Forum
- Forum Depressione
- Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
- Disturbo Ossessivo Compulsivo
Pazienti Depressione
Disturbo Ossessivo Compulsivo
- 814 visualizzazioni
- 7 sostegni
- 50 commenti
Tutti i commenti
Andare all'ultimo commento
AlessandroSEAM
Buon consigliere
AlessandroSEAM
Ultima attività il 03/04/22 alle 21:13
Iscritto nel 2016
85 commenti pubblicati | 37 nel forum Depressione
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
Grazie Marina. Le tue parole sono molto utili e importanti per me. Anch'io sto seguendo un percorso farmacologico ben dilazionato nel tempo: il dosaggio cresce con molta calma, sempre sotto il controllo del mio medico curante.
Ho colto nelle tue parole molto coraggio e voglia di stare bene: sei propositiva senza perdere coscienza della tua malattia. Hai provato con grande impegno a trovare una cura, o comunque una serena convivenza con la malattia. Ti auguro di riuscirci!
Ho anche l'impressione che anche tu abbia vissuto l'alienazione della malattia, il disagio di stare con gli altri e la paura dell'essere giudicata. Per anni ho nascosto i miei problemi e quando ho avuto il coraggio di parlarne con qualcuno, ho visto negli occhi dei miei genitori incredulità. Hanno negato e negano tutt'ora l'esistenza delle mie afflizioni; ma ho imparato a non fargliene una colpa: non sono consapevoli, anche a causa della complessità della DOC. Così come ho imparato ad accettare quanto vivo giornalmente con ironia e voglia di riscatto. Piano piano ho riscoperto una dignità che credevo perduta. Ho ritrovato il coraggio di espormi, anche con decisione. E forse ho trovato una persona che non si lascia spaventare da tutto quello che sono. E da tutto quello che ho voglia di raccontare.
Marina
Buon consigliere
Marina
Ultima attività il 27/08/20 alle 20:51
Iscritto nel 2017
99 commenti pubblicati | 4 nel forum Depressione
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Esploratore
-
Amico
Si, diciamo che la malattia non mi si addice, l'idea di star bene era troppo attaccata al mio essere, essendo stata bene e in perfetta salute fino ad ora. Sono sempre stata dinamica, in movimento, sportiva, anche quando ero in gravidanza sono andata a sciare sulle dolomiti lo stesso con il pancione.... Non sono un tipo agitato, sono tranquilla, ma volevo sempre divertirmi. La malattia era per me un entità sconosciuta. Così è stato per 48 anni.
E invece, guarda che scherzi ti fa la natura delle cose, di colpo ti svegli la mattina con qualcosa che non va, come il naso di Pirandello... vabbè, la vita è cosi.
Adesso con questo dolore insistente tra il collo e la testa, devo rimettere a posto tutto il passato il presente il futuro.
L'alienazione è un nuovo elemento di questa nuova vita, anche i miei non capiscono cosa ho e cosa sento, oppure se ne dimenticano subito, perché a vedermi non sembra che stia male. Anche gli amici sono diventati elementi della vita precedente.
Comunque dopo questi tre anni e mezzo mi sono anche abituata, i farmaci mi hanno aiutata a farmi uscire dalla fase acuta e la cosa più importante sono le persone vicine a noi, che come dici tu ci accettano così e ci aiutano.
Quando tu mi parli dei tuoi genitori, sai non credo che loro fossero increduli o forse a te era sembrato, perché i genitori, specie la madre può leggere il figlio come fosse un'opera sua. Impossibile che non si sia accorta del tuo disagio. Diciamo che hanno cercato di non darne il peso che ci davi tu, per farti capire di non affezionarti ad un essere che non ti era proprio.
Ma adesso guardiamo avanti.
Avanti con le medicine e non preoccuparti se un giorno perderanno un po' di effetto, è un fenomeno temporaneo che poi si riaggiusta, perché in teoria loro hanno un principio attivo che agisce da resetto ai nostri sistemi neurali. Quindi un po' alla volta rimettono la macchina in sesto.
Grazie per le tue risposte, e cerca di rilassarti e di stare in compagnia con persone che non ti provocano stress.
Ciao
Ex membro
Leggo con interesse questa discussione (ammetto di non aver letto proprio tutti i post) e mi sento troppo i....a per quanto io sia spaventata e terrorizzata mentre vedo voi come coraggiosi e tenaci con voglia di farcela e di vivere. Io nella mia vita ho avuto grandi problemi fin dalla nascita e sono sempre stata forte tutti mi dicevano come ci riuscissi... Ora non ne posso più e la mia pazienza e forza è molto scarsa e labile. Ci mancava questa cosa che ancora devo chiarire cosa sia perché a me non convince niente e non per sfiducia ma più ci penso più non mi quadrano le cose... Sarà anche che mi sento sola (non solo ora ma da tempo)....
Va beh di abbraccio Alessandro e Marina e avanti così che siete dei grandi! Mai abbattersi (senti chi lo dice... Anzi scrive...)
Marina
Buon consigliere
Marina
Ultima attività il 27/08/20 alle 20:51
Iscritto nel 2017
99 commenti pubblicati | 4 nel forum Depressione
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Esploratore
-
Amico
grazie Michi, dai è meglio che ci beviamo la birra?????
Ex membro
@Marina
Piccolo off topic perdonami Ale...
Ho finito il vinooooo
AlessandroSEAM
Buon consigliere
AlessandroSEAM
Ultima attività il 03/04/22 alle 21:13
Iscritto nel 2016
85 commenti pubblicati | 37 nel forum Depressione
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
Ciao @Michi22;
molto prima di iniziare questa discussione, avevo un altro profilo su carenity. Ancora non mi era stata diagnosticata la DOC; così ero confuso, perso in una sintomatologia labirintica, pieno di paure e vuoto di speranza. La conversazione si chiamava depressione e hai ancora modo di leggerla se vuoi. Vedrai quanto io fossi smarrito, spaventato e solo. Vedrai anche una persona molto auto commiserevole, alla disperata ricerca di complimenti e affetto. Quando rileggo quanto ho scritto due anni fa' mi trovo insopportabile: ero narciso, piegato su me stesso, pieno del mio dolore, che esibivo quasi con vanto. Mi struggevo pubblicamente. Se ora sono una persona diversa lo devo all'acquisizione della consapevolezza del mio problema: tracciandone i confini, individuandone tutte le mille sfaccettature, ho potuto prendere coscienza del mio malessere e combatterlo. La diagnosi è la fase più importante per lottare contro le malattie mentali. E' quanto mai indispensabile iniziare un percorso psicologico, facendosi assistere periodicamente da un professionista, e provare a leggere saggi divulgativi sulla materia per potersi ritrovare nella patologia corretta. Solo con una corretta diagnosi si può trovare la cura.
Ex membro
@AlessandroSEAM
Hai detto bene con una diagnosi corretta cosa che penso non ci sia stata nei miei confronti... Andando avanti con le settimane sento cose nuove e ho sempre più spavento...
AlessandroSEAM
Buon consigliere
AlessandroSEAM
Ultima attività il 03/04/22 alle 21:13
Iscritto nel 2016
85 commenti pubblicati | 37 nel forum Depressione
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
@Michi22
All'inizio dell'analisi retrospettiva compiuta, e non ancora conclusa, avevo letto un libro illuminante dell psicologo David Kahneman, premio Nobel per l'Economia nel 2003 per i suoi studi sull'economia comportamentale. La pubblicazione si intitola "Pensieri Lenti, Pensieri Veloci" ed è edito da Mondadori. Tra la moltitudine di informazioni ed esperimenti svolti dall'autore nell'arco della sua carriera quarantennale, una tesi mi ha particolarmente colpito: l'uomo è un animale che tende a conservare un equilibrio, anche se questo risulta precario o instabile. Siamo refrattari a qualsiasi forma di cambiamento perché terrorizzati dall'eventualità di poter compromettere la nostra esistenza, o più semplicemente la nostra quotidianità. Nell'immobilismo irrazionale descritto dall'opera ho riconosciuto l'Alessandro Malato: ostinato a proseguire nella difficoltà della malattia, sordo a qualsiasi consiglio. Sembrava quasi che inconsapevolmente ordinassi a me stesso di non dare una svolta alla mia vita perché nulla di buono sarebbe scaturito dal cambiamento. Rimanevo immobile a contemplare la sintomatologia della malattia, il cui nome era per me mistero. Mi interrogavo ossessivamente del perché parlassi da solo senza controllo, delle ragioni dei pensieri violenti e tragici che improvvisamente mi attraversavano la mente, degli attacchi immaginifici più volenti, tali da scuotermi e impedirmi di respirare correttamente.
Cosa mi ha scosso? Ero talmente saturo del mio dolore, stanco di una malattia sempre più opprimente, che non ho potuto non ribellarmi. Volevo essere padrone della mia testa per poter vivere una vita normale, comune e serena. Non è stata la mia determinazione né il mio coraggio ad attentare all'inerzia che mi intorpidiva, ma il desiderio di dire basta a tutta la sofferenza che mi sfibrava. Nel momento più nero, quando ero cieco a qualsiasi speranza, mi sono alzato. Il momento più duro è stato quello della svolta.
Ex membro
@AlessandroSEAM
Scusa se non ho più risposto ma sono nel mezzo di tante visite. Vediamo se ne esco fuori
AlessandroSEAM
Buon consigliere
AlessandroSEAM
Ultima attività il 03/04/22 alle 21:13
Iscritto nel 2016
85 commenti pubblicati | 37 nel forum Depressione
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
Ciao Michi22,
Spero di trovarti meglio! Senza sembrare troppo invadente o sfacciato ti invito ad aggiornarci della tua situazione. Spero che gli esami ti abbiano restituito un quadro d'insieme più chiaro del tuo malessere.
La mia vita procede con regolarità: stessa quotidianità, stesso dosaggio, stessa determinazione ad uscire dall'alienazione della DOC. Oggi però sono un poco sofferente: una relazione che sto portando avanti non mi sta appagando fino in fondo. Sto frequentando una ragazza molto sulla difensiva, tanto da disorientarmi. Mi sento un po' trascurato e fa male. Per ora sto tenendo botta, riuscendo a vivere con buona serenità questo amore precario, mi auguro di andare avanti così ancora, senza cadute, sperando che la relazione si rafforzi. Ho molta voglia di essere pienamente amato.
Ho trovato nuova energia in un progetto che mi auguro di poter portare a compimento nel breve periodo. È esaltante riuscire a mettere in pratica una fantasia, dopo anni passati a non dare concretezza a quanto ho nella testa. È un'esperienza nuova per me, che forse sarà in grado di formare un Alessandro operativo, maggiormente ancorato alla realtà, mettendo così fine alle fughe immaginifiche che tanto mi hanno fatto penare. Senza rivestire troppo peso a questo lieto cambiamento, credo che iniziare un progetto lavorativo mio possa essere l'opportunità che stavo aspettando per uscire dall'isolamento. Chissà che non sia la volta buona di rigettare la mia indifferenza per la realtà, la mia fuga verso un mondo immaginario, pieno di gratificazioni solo pensare, non vissute.
Mi sto affacciando a qualcosa di nuovo. Mi auguro che possa essere così!
Ti mando un grande saluto!
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Indagine
I membri partecipano anche...
Articoli da scoprire...
27/05/24 | Diritti e procedure
12/03/23 | Attualità
31/10/22 | Nutrizione
24/05/18 | Consigli
08/10/18 | Consigli
04/06/16 | Attualità
28/08/18 | Testimonianza
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
AlessandroSEAM
Buon consigliere
AlessandroSEAM
Ultima attività il 03/04/22 alle 21:13
Iscritto nel 2016
85 commenti pubblicati | 37 nel forum Depressione
Ricompense
Buon consigliere
Partecipante
Collaboratore
Esploratore
Amico
Da diversi mesi sono in cura dallo psicologo ma solo nelle ultime settimane siamo riusciti a delineare il mio problema: presento alcuni tratti tipici del disturbo ossessivo compulsivo. Questa malattia si manifesta in me con pensieri repentini e ripetitivi, spesso molto violenti, che continuano a interrompermi da ciò che sto facendo. Non ho un attimo di tregua e la fatica di reggere tutto questo si sta facendo così estenuante da desiderare di dormire tutto il giorno. E' terribile vedersi come un terribile aguzzino, spietato ed efferato, che prova gioia a ferire ed umiliare fisicamente una persona. Ogni volta che queste immagini finiscono di pervadermi penso che io non sono così: sono una persona pacata e molto tranquilla; ma una paura latente verso me stesso rimane fissa nel mio inconscio. Come un malato di DOC ho elaborato inconsapevolmente delle tecniche di difesa da questi attacchi: parlo da solo per molte ore al giorno. Per quanto questo comportamento sia ridicolo, anche se non ha nulla di patologico, è per me balsamo sui nervi scossi: parlo per ore e i pensieri che affollano la mia testa scompaiono.
I pensieri ossessivi non sono solo violenti, altri sono "accumulativi". Immagino di realizzare grandi imprese, di ottenere impensabili risultati e traggo gioia ed euforia da quante cose riesco a fare, una dopo l'altra, con grande celerità. Qualsiasi sia il pensiero che si figura nella mia immaginazione, ognuno di questi provoca in me sentimenti intensi: alcune volte è odio e rabbia, altre volte una gioia incontrollabile.
E' difficile scrivere di questi problemi: sono molto imbarazzanti. Immagino che un utente, nel leggere queste parole, possa avere paura di me; ma quello che sto vivendo, e che sto vivendo da quando sono bambino, è una malattia che affligge la mia persona senza però essere mai riuscita a violare la mia identità. Io non sono la mia malattia, essa non mi rappresenta: ho dei disturbi ma il mio essere è integro e puro.