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Pazienti Disturbo bipolare
Soffrire del disturbo Bipolare
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Alileo
Alileo
Ultima attività il 28/02/19 alle 21:18
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3 commenti pubblicati | 3 nel forum Disturbo bipolare
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Ricompense
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Amico
io ho 39 anni e solo 4 mesi fa mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare , ma credo di avere avuto i primi sintomi più o meno nell'adolescenza. Sicuramente sono peggiorata dopo la nascita del secondo figlio, 6 anni fa, ma pensavo di avere qualche problema ormonale e avevo cercato di stabilizzare il mio umore con la pillola anticoncezionale. L'anno scorso però ho avuto crisi continue e sempre più pesanti, sempre anticipate o seguite da fasi ipomaniacali ( in cui stavo BENISSIMO!!). Fortunatamente le mie fasi depressive hanno una durata di solo 24 ore ESATTE , a cui seguono un paio di giorni di assestamento, caratterizzato da confusione mentale, grosse difficoltà di concentrazione e memoria, oppure forti dolori fisici diversi di volta in volta. Avere la diagnosi è stato inaspettato ma....FANTASTICO! !È stato come capirmi per la prima volta in vita mia e avere finalmente qualcosa a cui dare la colpa! Sto anche imparando a rispettare i limiti che il DB mi impone e a prendermi i miei spazi. Certo...non sono contenta di averlo.. ..e lo odio ogni volta che ricompare e distrugge temporaneamente il mio amore per ogni cosa. Allora penso che vorrei morire e invidio tremendamente chi è emotivamente stabile! Ma ho la fortuna di essere molto amata e sostenuta, e di avere periodi di normalità. Lo dico perché magari può essere un'idea utile: siccome pochi conoscono il DB e spesso le spiegazioni medico-scientificHe sono complesse, ho preparato una breve descrizione di quello che è il MIO disturbo e di come mi fa stare. Quando qualche amico sincero si interessa semplicemente gli spedisco un messaggio con questa descrizione! L' ho fatto anche con i miei familiari.
Scusate se mi sono dilungata ma.... è bello poter parlare liberamente di questa cosa!
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Alileo
Ex membro
Intendo dire che tra 10 giorni andrò a convivere. Non so specificare bene cosa mi accade, so che appena sono sotto forte stress emotivo divento ipocondriaca e ho tutte le malattie del mondo. Chiusa nella mia camera mi sento protetta e queste crisi si accentuano assai interferendo nella mia vita sociale e lavorativa nei cambi stagione soprattutto estate-inverno. Giorni in cui sto bene e giorni che mi sento crollare il mondo addosso. Ho solo 36 anni e sento di non godere appieno della mia vita. So che molto dipende da me ma credetemi a volte mi sento solo stanca di tutto. So che da queste poche righe non ci capirete molto. Ora per esempio sto facendo uno switc (così chiamato dallo psichiatra) scalando il cipralex e introducendo lo zoloft lo xanax me lo ha lasciato ma mi ha dato il lactimal 50 mg per 7 giorni e poi 100 mg. Ma non si pronuncia su che tipo di disturbo ho. Non lo so sono scoraggiata.
Malattiacronica
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Malattiacronica
Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Amico
In media ci vogliono otto anni per fare una diagnosi di disturbo bipolare. Solo i medici, gli psichiatri, possono farla...e non i pazienti!
Una cosa è certa: quando si ha avuto una fase up, poi si cerca di ritrovare la stessa sensazione... perché è proprio piacevole. Le emozioni sono decuplate, si vive tutto con maggiore intensità...
Ciao!
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" vivere, nonostante tutto, ma vivere."
Malattiacronica
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Amico
Umore basso, oggi. Sono logoro di vivere SEMPRE le stesse fasi, SEMPRE le stesse emozioni o la loro assenza. Chi può capire capisca...Il mio umore è come lo Studio di Chopin in mi bemolle minore: Lento, stanco, annientato.
Voglio solo il mio letto, e il mio cane accanto a me. Per un depresso, basta solo avere un cane da coccolare e un letto per dormire, nonché qualche brano di musica adatto alla depressione.
Ciao...
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Malattiacronica
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Amico
La diagnosi del disturbo bipolare :
Vivo con una certezza assoluta : Ho un disturbo dell'umore. Quale? A mezze tinte, lo psichiatra che visito da otto anni, evoca quello bipolare. Però prima aveva evocato una schizofrenia distimica, poi una depressione unipolare...
Quindi ecco : NON SO in modo preciso ciò che ho, e mi angoscia non saperlo. Potrei andare a Parigi a consultare uno SPECIALISTA del disturbo bipolare, ma costerebbe un occhio della testa, e rischierei di non esser più avanzato dopo esserci andato.
Quindi...leggo tanti libri sul disturbo bipolare, mi interesso alla ciclotimia, e seguo il consiglio di un'amica mia, convinta che sono affetto da disturbo bipolare: "fidati del tuo psichiatra". Ma lo psichiatra è un uomo !!! un semplice uomo che ha studiato per dieci anni...e ho l'impressione di saper meglio di lui cosa siano i disturbi dell'umore...! Lui non osa neanche fare una diagnosi precisa, completa, fidata, sulla patologia che ho...!!! Lo psichiatra non mi conosce, è smidollato, quando gli parlo sembra assonnato, non si muove, non è energico né attivo per trovare la diagnosi giusta e precisa !!! Si accontenta di un "lei ha un disturbo dell'umore". Diagnosi vaga, incompleta, ridotta...!!! E IO VORREI SAPERE QUELLO CHE HO !!!
Allora ho deciso di dettare allo psichiatra la patologia che credo di avere : si chiama "disturbo bipolare". E così, leggendo libri, guardando servizi circa il disturbo, evito di impazzire, o di andare su tutte le furie, a forza di visitare uno psichiatra inerte. Impazzire? Si, perché per curarmi, ho bisogno di sapere il nome della mia patologia. Ho bisogno di potermi dire : "SONO AFFETTO DA...tale tipo di disturbo". Altrimenti non vivo.
Perciò, mi considero un paziente ciclotimico, la ciclotimia facendo parte dello spettro dei disturbi bipolari. Per qualche ora sarò al limite dell'euforia, e poi per qualche ora, qualche giorno sarò in fondo al baratro. Se lo psichiatra non si pronuncia sul mio caso, mi pronuncio io, e mando a quel paese gli psichiatri del mondo intero.
Lo psichiatra ha detto "bipolarismo"...Sarà che sono bipolare. Odio la gente smidollata, la gente che non prende decisioni, che si lascia vivere così, senza osare niente, senza "voler dare una diagnosi precisa" per paura di non so cosa. Ah sono in collera, adesso. In collera contro gli smidollati del sistema medico.
Costringono i pazienti a cercare da sé di che cosa sono affetti...mentre loro, di professione, sono in grado logicamente di darla, la diagnosi. Non tocca a noi pazienti dover cercare, e cercare, e cercare...fino alla sfinitezza.
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" vivere, nonostante tutto, ma vivere."
Liofante
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Liofante
Ultima attività il 19/11/24 alle 17:43
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Amico
Io ho capito da solo che avevo il disturbo Bipolare, leggendo siti su internet a 50 anni. Prima il mio malessere non aveva un nome. I vari psichiatri (40 anni fa) non sapendo cosa dire usavano le parole che usavano allora : forse dissociato, forse esaurito, in crisi di crescenza....
Ma perche' non cambi psichiatra? E' sempre possibile! Io ne ho cambiati diversi, come dici tu sono uomini con le loro contraddizioni e le diverse personalita'. Uno e' un simpaticone chiacchierone, uno non parla e sembra incazzato. Etc...etc...
Ora ho uno psichiatra simpatico, bravo che mi capisce, ma ora e' semplice, sto bene! Credo che quando si stia male lo psichiatra sia considerato un nemico. Io non diro' mai ad uno psichiatra che voglio suicidarmi perche' automaticamente mi manderebbe in Ospedale. Quando ho tentato il suicidio, la mattina ero stato dallo psichiatra e il giorno prima dalla psicologa....non hanno capito niente. Si sono stupiti del mio gesto. Non sono tornato da loro. Sono stanco, ho lavorato al ristorante, vado a farmi una doccia ti scrivo poi con comodo.
Ciao Dan
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Liofante
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Ahhhh io ne ho cambiati 2. Prima ero da un neurologo il quale mi ha detto non hai niente gocce di ansiolitico è un antidepressivo. Poi quello del ricovero in clinica che mi ha seguita anche dopo in psicoterapia amante ma dico amante di dare farmaci a go go. Un esempio io sono allergica al tavor sempre detto a lui risposta al bisogno prendi il tavor. Ma allora prendi per il cu.... ? È da lì antidepressivi, ansiolitici, quietapina, ipnoinducenti e chi più ne ha più ne metta. Ad un certo punto lo mollo perché ogni volta che andavo e riferivo qualcosa la sua risposta: “ ci vuole una messa a punto”. Ma che diamine di risposta è? E giù lì a dare a farmaci a go go. Spesso non presi perché mi prendeva la paura dei farmaci. Erano troppi! Dimenticavo quando ero in clinica unica diagnosi depressione unipolare maggiore con componente Ansiogena. Ora mi è stato consigliato questo l’avevo già sentito nominare e devo dire che ti ascolta ed è molto rassicurante. Mi ha dato una cura a suo dire leggera un antidepressivo, xanax e uno stabilizzatore dell’umore Lamictal. Gli chiedo: dottore sia chiaro sono una bipolare? Risposta: va incontro a degli sbalzi umorali ma ho bisogno di osservarla un po’ per fare una diagnosi certa. Sto facendo la cura e amen non sto male ma neanche benissimo ma mi sono stancata di girare medici anche perché hanno un costo non indifferente. Che dire speriamo che questo ci azzecchi. Ciao
Malattiacronica
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Quando dormo, stringo i denti...e questo ha cause psicologiche : è dovuto allo stress e all'ansia. Eppure prendo gli ansiolitici, e l'antidepressivo...
Non c'è niente da aggiungere : in questa vita sarò sempre stressato, sempre angosciato. ECCETTO quando sarò in relazione con gli animali, o in montagna, nella natura insomma. La vita lavorativa mi stressa, la società mi stressa, la chiesa mi stressa, la famiglia mi stressa. Sono stressato quando guido, quando porto il cane a spasso, quando vado a fare shopping, quando prendo la metro...
Sono stressato quando devo compilare dei documenti amministrativi, o aprire la posta. Sono stressato quando porto il mio cane dal veterinario...In realtà, sono stressato ovunque e qualunque cosa io faccia.
Sono stressato dalle mie fobie, ogni giorno, e dagli effetti collaterali delle medicine che ingerisco o che ho ingerito. Vivo nello stress, quasi continuamente. Stress per il mio passato, stress circa il futuro, stress per il presente...
Quindi non c'è da meravigliarsi ch'io stringa i denti dormendo...
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" vivere, nonostante tutto, ma vivere."
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Quando sono in fase UP, non conosco lo stress. Mi sento benissimo, volo sopra le nuvole, e non ho la minima preoccupazione. Mi sento euforico, eccessivamente allegro, e vivo in una bolla di felicità...Nessun altro può capire quale sia l'effetto di una fase Up. È corta, dura qualche ora, ma...che bello vivere aldilà delle proprie preoccupazioni, perché ci si sente semplicemente "BENE".
Ahimé, questo stato dura poco tempo, nel mio caso, e poi scendo di nuovo giù. Dal cielo mi ritrovo sulla terra, o più giù.
Ricerco questo stato di ebbrezza bevendo caffè, però non lo ritrovo. Il caffè mi avvelena. Mi stimola per alcune ore, e poi mi sento avvilito, vuoto, destabilizzato. Non è la soluzione giusta, per ritrovare questa sensazione di leggerezza, di elevazione, di felicità...tanto amata.
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Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Ciao,
Oggi sto un po' meglio, o perlomeno è quello che provo. Ho appena bevuto un buon caffè, e ho ricevuto tre libri sul disturbo bipolare. Non vedo l'ora di leggerli, però sto leggendone un altro, per ora, che tratta dello stesso disturbo.
Voglio a tutti costi CAPIRE il bipolarismo.
La mia precedente fase down è stata dolorosa, però ovviamente si riprodurrà e "sto riprendendo il fiato", dopo l'apnea della crisi depressiva.
Non so se sia uguale per tutti i pazienti affetti da un disturbo qualunque, ma io mi focalizzo completamente su quello che provo, sulle difficoltà che ho da affrontare, e non riesco a staccarmene. Mi focalizzo sulla malattia, e in certi periodi di benessere, la dimentico. Quando sono in una fase UP, sono conscio di essere in quella fase. Mi sento straordinariamente BENE, ma misuro l'anomalo della situazione, anche se approfitto pienamente della fase. E certe volte, attraverso una fase di "normalità", in cui non mi sento né UP né DOWN. Anche questa fase la so individuare.
Ciao!
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Malattiacronica
Io muoio dalla stanchezza oggi...
Non esiste una pillola da poter prendere per morire solo un giorno e svegliarsi in ospedale, curato, circondato...?
Ciao.
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Malattiacronica
Io muoio dalla stanchezza oggi...
Non esiste una pillola da poter prendere per morire solo un giorno e svegliarsi in ospedale, curato, circondato...?
Ciao.
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Ultima attività il 19/11/24 alle 17:43
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Soffro del disturbo Bipolare da piu' di 40 anni, ormai ho capito che e' una malattia cronica. Ho tentato il suicidio 3 volte, ora sono equilibrato coi farmaci, ma sono ancora senza energia. Apatico, vuoto,fermo. Credo che dai farmaci non otterro' risultati migliori degli attuali, ma vorrei godermi la vita e in questo stato non posso