Tumore e alimentazione: i consigli di una dietista (2/2)
Pubblicata il 17 lug 2019 • Da Louise Bollecker
Continuiamo l’intervista di Elisa Cloteau, dietista e nutrizionista presso l’Espace Mieux Manger in Pornichet, Francia. Ci parla dell’impatto di quello che mangiamo sulla nostra salute, e soprattutto sul fatto di sviluppare un tumore.
Buongiorno Elisa. Ci avevi parlato di carne rossa, come probabilmente cancerogena nella prima parte della tua intervista. Puoi dirci di più?
Secondo l’Organizzazione mondiale della salute, esiste un legame tra il tumore del colon retto e il consumo di carne. Inoltre, diversi studi suggeriscono che un tale legame potrebbe esistere tra lo sviluppo del tumore della prostata e quello del pancreas. Però, le persone che mangiano molta carne consumano spesso pochissime verdure, ciò che ha un impatto sui risultati di questa ricerca.
>> Leggete la prima parte dell’intervista di Elisa cliccando qui
La carne contiene ferro e ferro ossidato, ciò che potrebbe spiegare il legame tra la comparsa del tumore e il consumo di carne, ma bisogna tenere conto della quantità consumata, così come la quantità di antiossidanti consumata. Se i cibi comportano molte verdure, frutta e spezie, non c’è quasi nessuna ossidazione e il rischio di tumore viene così ridotto.
Occorre privilegiare talune carni rispetto ad altre?
Evitare le carni provenienti dall’agricoltura intensiva, le carni trasformate e le carni rosse (maiale, manzo, vitello, montone, cavallo, capra). È anche importante concentrarsi sulla qualità della carne e privilegiare pollame (pollo, anatra, tacchino, faraona) e la carne di coniglio.
In termini di quantità raccomandate, tutto dipende della vostra età, salute, stile di vita. Le uova, i latticini ed i prodotti vegetali contengono anche delle proteine. La quantità di carne che dovreste mangiare deve anche dipendere dalla quantità di queste proteine che consumate.
I latticini possono favorire la comparsa di un tumore?
Ci sono molti studi contraddittori a riguardo, tanto più che l’industria casearia è un lobby molto influente. Quindi non posso affermare che il latte favorisce il tumore. Non si deve dimenticare che la qualità del latte dipende da quello che mangiano gli animali, come sono trattati e come il latte è conservato. L’aspetto della flora intestinale di ognuno importa anche nello sviluppo o no di un tumore.
Quale ruolo giocano lo zucchero ed i suoi derivati come la Stevia nello sviluppo di un tumore?
In piccole quantità, lo zucchero non è nocivo in una dieta equilibrata e ricca di fibre. Un po’ di zucchero di canna, un po’ di sciroppo d’acero o agave è perfetto in un dolce o con un caffè. Inoltre sembra impossibile di dire alla gente di smettere completamente lo zucchero, che ha un impatto sul psichismo e il morale: ciò genererebbe soltanto frustrazione, anzi disturbi alimentari.
>> Testimonianza: la dieta senza zuccheri, senza glutine e senza lattosio contro la malattia
Però, una quantità troppo importante di zucchero, in particolare di sciroppo di glucosio-fruttosio, presente nelle caramelle, prodotti di panetterie, pronti all’uso e nei biscotti industriali, è nociva. Ciò vale anche per alcune salse e cereali. I “falsi-zuccheri” sono spesso consumati in quantità importante, sono anche pericolosi.
Per quanto riguarda precisamente il tumore, le cellule cancerose sono abbastanza “golose” in glucosio. Il metabolismo di queste cellule non funziona come dovrebbe; le cellule cancerose non possono bruciare lo zucchero e quindi si dividono molto velocemente, ciò che permette di crescere. Le cellule cancerose che non ricevono glucosio smettono di dividersi. Per i pazienti affetti da tumore, è quindi importante di limitare drasticamente l’apporto di glucosio e di stare attento agli “zuccheri nascosti”.
Un consumo eccessivo di alcol può provocare un tumore?
Il Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro (CIRC) classifica il consumo regolare di alcol come cancerogeno. Siamo quasi sicuri del legame tra l’alcol e lo sviluppo del tumore del seno, della bocca, dell’esofago, della gola e dei tumori del colon retto. In Francia, l’alcol è il secondo fattore di rischio di sviluppare un tumore! Bere con moderazione non è quindi una parola sbagliata, è essenziale per la nostra salute.
>> Fare dell’alimentazione il migliore rimedio contro la malattia
Grazie mille a Elisa Cloteau per queste spiegazioni! Per leggere la prima parte della sua intervista, cliccate qui. E voi, avete cambiato la vostra dieta di fronte alla malattia? Quali sforzi fate ogni giorno?
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