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Credere in dio ti aiuta ad accettare la tua malattia?
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Ex membro
Caro @giupipino, quando si parla di Dio bisogna sempre specificare a che cosa ci si riferisca usando quella parolina, un po' come quando in matematica si devono scrivere le condizioni di esistenza al fine di rendere valido ciò che si sta dicendo.
Ecco, tu mi hai linkato un video di una bellissima performance musicale di Bach, un qualcosa che mette i brividi e ti fa innalzare nello spazio fino a vedere le stelle... La musica è qualcosa di meraviglioso! In un certo senso noi potremmo anche dire di essere fatti di musica, visto che la musica è fatta di onde, le onde sono fatte di energia, noi siamo fatti di materia ma anche la materia è energia... Non posso che concordare con te che la musica è la prova che qualcosa di meraviglioso nel mondo esiste!
Ciò mi fa capire che tu consideri la musica, l'arte e tutto ciò che le rassomiglia come qualcosa di Divino, e, certo, non posso che concordare con te se diciamo che Dio si manifesta nel momento in cui, ascoltanto una melodia, proviamo quelle sensazioni.
Ecco il punto: questo tuo Dio, non è il Dio barbuto che sta nell'alto dei cieli, non è un Dio pagano, del tutto simile agli uomini, con vizi e debolezze; non è un essere mezzo uomo mezzo animale come il dio degli Hindu o degli antichi Egizi... Quindi, a quale Dio ci riferiamo esattamente quando parliamo?
Io non ho bisogno di ricondurre le meraviglie del mondo ad un essere soprannaturale. Capisco che il mio commento precedente ti abbia reso triste per il suo nichilismo, ma io non sono triste! Io piango di gioia quando cammino in una foresta, mi sento parte dell'universo quando guardo in cielo, riesco a comunicare senza parlare quando sto con gli animali... Ma perchè chiamare tutto questo Dio quando tutto questo è molto di più che un Dio, è la infinita, incommensurabile ed inimmaginabile meraviglia del mondo che ci circonda?
Penso che il comune concetto di Dio, quello espresso nella Bibbia (sopratutto nel vecchio testamento) per intenderci, sia utile solo a coloro che non riescono a vedere queste cose, che non riescono a cogliere la meraviglia del loro essere... Perchè altrimenti il solo frusciare dei fili d'erba, il solo osservare un tramonto che si spegne, sarebbe abbastanza per risollevarli da ogni pena.
Non ho ben afferrato il concetto del "Dio è la risposta", ma penso tu ti riferisca al fatto che, alle domande della vita, la meraviglia di cui ho appena parlato sia la più bella risposta che ci possiamo dare.
In sostanza, voglio farti capire che a me non serve credere in un paradiso quando so che alla mia morte tornerò a far parte dell'universo... La materia di cui sono composta si è formata in una stella, e alla mia morte, e alla morte del sole tra cinque miliardi di anni, tornerò in una stella! A me basta pensare questo per essere felice!
@jojojo Forse non hai capito la mia concezione della vita dal commento precedente, e spero che quello che ho appena scritto, invece, ti faccia cambiare idea.
Voglio inoltre dirti che, nonostante sia atea, io credo nella venuta di Cristo come figura storica che ha cambiato il corso della storia dell'umanità. Corcordo col fatto che Gesù ha portato nella gente dei valori fino a quel momento assenti, che ha risolto parecchie ingiustizie. Concordo che la "parola del signore" ha insegnato alle persone a praticare la pietà, la misericordia, a fare del bene. Ma sai, forse la gente comune deve avere paura di una punizione per essere spronata a comportarsi bene. Io, e tutti gli atei, invece, non siamo di certo dei criminali, perchè noi portiamo dentro di noi questi valori pur non riconducendo le nostre azioni ad un Dio. Noi facciamo del bene non per paura dell'inferno, ma perchè semplicemente VOGLIAMO fare del bene. Di base, non c'è alcuna differenza tra noi e i credenti. La mia visione del mondo è probabilmente molto vicina a quella di San Francesco, la mia volontà di fare del bene è forse molto vicina a quella di qualunque uomo di chiesa; ciò che cambia è il motivo che ci spinge a farlo. Ripeto, io non credo io Dio perchè non sento il bisogno di credere in Dio.
Mi permetto di controbattere alla tua affermazione "la scienza non può confutare l'esistenza di Dio". E' vero, ancora non possiamo dare una dimostrazione scientifica della non esistenza di Dio, perchè ancora non possiamo entrare in un buco nero, in una "singolarità" (i fisici mi capiranno). La fisica si basa su delle leggi, ed alcune di queste leggi sono proprio quelle che pongono dei limiti alla nostra conoscenza. Il principio di indeterminazione di Heisenberg ci dice che non possiamo spingerci abbastanza in là da osservare l'essenza di tutte le cose perchè sono così fragili che il solo nostro osservarle le cambierebbe... La scienza in un certo senso ammette la propria impossibilità di conoscere Dio, ammette i propri limiti. Non possiamo sapere cosa ci sia stato prima del Big bang, perchè la possibilità di osservare il Big Bang è nata nel momento in cui lui è avvenuto... Il tempo, lo spazio, prima del BB non esistevano. Per questo non possiamo dire chi abbia creato quel piccolo buco nero che ha dato inizio all'universo. E, in un certo senso, non ne abbiamo bisogno.
Ma io credo che tutte queste scoperte siano sufficienti a dimostrare che non esiste alcun Dio (ma sicuramente non bastano a convincere un credente a non credere XD). Secondo me le religioni sarebbero dovute cadere quando alla fine del 700 si è confutata la teoria della Generazione Spontanea (quella, praticamente, che, vedendo dei vermi nascere sul cibo in putrefazione, affermava che i vermi si fossero auto-generati, ignorando che fossero stati deposti dalle mosche), perchè proprio in quel momento si è dimostrato che la vita per nascere non ha bisogno di una mano esterna. La vita nasce perchè sono le leggi della natura a dettare il fatto che debba nascere (c'è per caso una centralina di controllo a comandare ciò che succede all'interno delle nostre cellule? Eppure ogni secondo si verificano migliaia di processi a nostro avviso incredibilmente complessi...).
Sono contenta che si sia riacceso il dialogo: il confronto è per me sempre un'occasione d'oro per capire di più me stessa e mettermi davanti all'evidenza di ciò che penso. Come ha detto @luporosso, qualsiasi siano le nostre credenze, l'importante è essere aperti al dialogo ;)
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Cara Daenaeris,
sei ad un passo dalla verità. Un piccolo, impercettibile passetto, eppure un passo capace di scalare l'infinito.
Quando si legge, col cuore e con l'animo, la seguente immortale poesia, vi sono due possibilità.
La prima è di identificarsi col pastore e le sue domande.
La seconda fornisce la risposta alla tua domanda:
Ecco il punto: questo tuo Dio, non è il Dio barbuto che sta nell'alto dei cieli, non è un Dio pagano, del tutto simile agli uomini, con vizi e debolezze; non è un essere mezzo uomo mezzo animale come il dio degli Hindu o degli antichi Egizi... Quindi, a quale Dio ci riferiamo esattamente quando parliamo?
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita La vita del pastore. Sorge in sul primo albore Move la greggia oltre pel campo, e vede Greggi, fontane ed erbe; Poi stanco si riposa in su la sera: Altro mai non ispera. Dimmi, o luna: a che vale Al pastor la sua vita, La vostra vita a voi? dimmi: ove tende Questo vagar mio breve, Il tuo corso immortale? Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta, e quando avvampa L'ora, e quando poi gela, Corre via, corre, anela, Varca torrenti e stagni, Cade, risorge, e più e più s'affretta, Senza posa o ristoro, Lacero, sanguinoso; infin ch'arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu volto: Abisso orrido, immenso, Ov'ei precipitando, il tutto obblia. Vergine luna, tale E' la vita mortale. Nasce l'uomo a fatica, Ed è rischio di morte il nascimento. Prova pena e tormento Per prima cosa; e in sul principio stesso La madre e il genitore Il prende a consolar dell'esser nato. Poi che crescendo viene, L'uno e l'altro il sostiene, e via pur sempre Con atti e con parole Studiasi fargli core, E consolarlo dell'umano stato: Altro ufficio più grato Non si fa da parenti alla lor prole. Ma perchè dare al sole, Perchè reggere in vita Chi poi di quella consolar convenga? Se la vita è sventura, Perchè da noi si dura? Intatta luna, tale E' lo stato mortale. Ma tu mortal non sei, E forse del mio dir poco ti cale. Pur tu, solinga, eterna peregrina, Che sì pensosa sei, tu forse intendi, Questo viver terreno, Il patir nostro, il sospirar, che sia; Che sia questo morir, questo supremo Scolorar del sembiante, E perir dalla terra, e venir meno Ad ogni usata, amante compagnia. E tu certo comprendi Il perchè delle cose, e vedi il frutto Del mattin, della sera, Del tacito, infinito andar del tempo. Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore Rida la primavera, A chi giovi l'ardore, e che procacci Il verno co' suoi ghiacci. Mille cose sai tu, mille discopri, Che son celate al semplice pastore. Spesso quand'io ti miro Star così muta in sul deserto piano, Che, in suo giro lontano, al ciel confina; Ovver con la mia greggia Seguirmi viaggiando a mano a mano; E quando miro in cielo arder le stelle; Dico fra me pensando: A che tante facelle? Che fa l'aria infinita, e quel profondo Infinito Seren? che vuol dir questa Solitudine immensa? ed io che sono? Così meco ragiono: e della stanza Smisurata e superba, E dell'innumerabile famiglia; Poi di tanto adoprar, di tanti moti D'ogni celeste, ogni terrena cosa, Girando senza posa, Per tornar sempre là donde son mosse; Uso alcuno, alcun frutto Indovinar non so. Ma tu per certo, Giovinetta immortal, conosci il tutto. Questo io conosco e sento, Che degli eterni giri, Che dell'esser mio frale, Qualche bene o contento Avrà fors'altri; a me la vita è male. O greggia mia che posi, oh te beata, Che la miseria tua, credo, non sai! Quanta invidia ti porto! Non sol perchè d'affanno Quasi libera vai; Ch'ogni stento, ogni danno, Ogni estremo timor subito scordi; Ma più perchè giammai tedio non provi. Quando tu siedi all'ombra, sovra l'erbe, Tu se' queta e contenta; E gran parte dell'anno Senza noia consumi in quello stato. Ed io pur seggo sovra l'erbe, all'ombra, E un fastidio m'ingombra La mente, ed uno spron quasi mi punge Sì che, sedendo, più che mai son lunge Da trovar pace o loco. E pur nulla non bramo, E non ho fino a qui cagion di pianto. Quel che tu goda o quanto, Non so già dir; ma fortunata sei. Ed io godo ancor poco, O greggia mia, nè di ciò sol mi lagno. Se tu parlar sapessi, io chiederei: Dimmi: perchè giacendo A bell'agio, ozioso, S'appaga ogni animale; Me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale? Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna. O forse erra dal vero, Mirando all'altrui sorte, il mio pensiero: Forse in qual forma, in quale Stato che sia, dentro covile o cuna, E' funesto a chi nasce il dì natale. Torna all'indice dei canti |
EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 12/12/24 alle 00:11
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Allora mettiamola così !! io ho sempre pensato che noi essere umani siamo qui su questo Pianeta "Terra" in castigo, magari perchè nella vita precedente siamo stati Cattivi ed allora qualchono o qualcosa ci ha scaraventati qui . Dico e Penso questo x un semplice Motivo ..... Sè L'essere umano deve nascere , Lavorare Farsi un C...Lo così , soffrire , malattie , Operazioni, dispiaceri, sofferenze...Deve Litigare, avere problemi di varia tipologia, si costruisce un piccolo o Grande Impero, case, ville, denari, ecc.ecc Per Poi MORIRE....!!! Ma io dico Ci Pensate ogni tanto ?
che vita è ? a che scopo siamo qui ? per poi Lasciare tutto quìNemmeno la polvere xè rimane qui
è errato pensare che la Vita è una ruota che gira , gira x chi ? x cosa ? mentre invece sè ci ragioniamo con il cervello scopriamo che laVita è semplicemente un BUCO !!!!!
Perchè un Buco ? Allora Nasciamo da un BUCO, Vediamo da BUCHI, Sentiamo da Buchi, Mangiamo da un Buco, Oriniamo da un BUCO, Espelliamo da un BUCO, Respiriamo da Buchi per Poi Finire in un ...... B U C O allora la vita cosè ????? Un B U C O !!
accetto tutte le critiche e sè cè qualcuno che può smentire si faccia Avanti , io vorrei solo capire cosè La vita , Non chiedo Tanto e a cosa porta o comporta la nostra Presenza.
Questo è il Regalo della Vita !!!! che qualcuno ci ha donato ???
Grazie
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** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.
carmen9000
carmen9000
Ultima attività il 15/04/20 alle 12:10
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Io mi chiedo se il nostro Padre Dio non è, per caso, stanco, così come succede nel nostro mondo sia animale che umano...
Magari tocca a noi adesso di essere Padre del nostro Padre
E con le risorse che abbiamo di aiutare il Padre, dare valore al suo insegnamento e il suo lavoro e portare avanti tutto.
Io non mi posso considerare sempre piccola, in cerca di aiuto e protezione,
Magari è arrivato il momento di Ringraziare Assumermi la Responsabilità e Proseguire.
Magari il Padre Dio sarà confortato e finalmente si potrà riposare osservando pieno di pace e amore il suo capolavoro che sono io.
luporosso
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luporosso
Ultima attività il 23/09/17 alle 13:49
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Vorrei rispondere a Daenaerys (4.2.16 ore 01,24). Intanto sono curioso di sapere se sei anche tu appassionata del Trono di Spade.- Il nome che hai scelto è emblematico. In secondo luogo mi chiedo: una come te, che piange di gioia quando cammina in una foresta, che si sente parte dell'universo quando guarda il cielo ecc. ecc.(tutte immagini bellissime, che condivido in pieno), come fa a dire: non ho bisogno di ricondurre le meraviglie del mondo ad un essere soprannaturale? Come fai a non chiederti come ha fatto,il filo d'erba,ad emergere dal caos iniziale,da quel big bang che sembra accertato essere all'origine di questo universo? Come fai a pensare che la sublimità della musica sia frutto del caso, di uno dei tanti,infiniti tentativi della natura per evolvere in meglio ? Dici che la fisica si basa sulle sue leggi. D'accordo. Ma come fai a non accorgerti che queste leggi,che consentono all'universo (noi compresi) di essere quello che siamo,operano in un segmento tanto ristretto da far sì che anche un piccolissimo spostamento dei loro parametri o della loro dimensione provocherebbe il ritorno al caos più totale? Noi esistiamo per una combinazione talmente straordinaria delle leggi della fisica...Quando ci chiediamo "perchè" siamo così come siamo, ci sono pensatori molto più profondi di me che rispondono: siamo così "perchè siamo così ". Perchè ci troviamo nell'unica realtà che ci consente di esistere,e di porci queste domande.E quindi smettiamo di farle. Ma qualcuno non si accontenta. Io,per esempio. E,mi sembra,neanche tu. Ti faccio un esempio, che ripeto ai miei figli (che ne approfittano per sbeffeggiarmi. Ma tanto io non demordo): di recente uno scienziato ha accertato,appunto scientificamente, che esiste una legge fisica per la quale,preso un piano inclinato ed una pallina in cima,la pallina lasciata libera sceglie,nella sua discesa,il percorso che minimizza il consumo di energia che le serve per scendere. E' dimostrato.C'è una legge fisica..Ma chi ha detto alla pallina, nel momento in cui si muove, qual'è la direzione di minor costo energetico? Tu puoi ridere finchè vuoi (come fanno quelle teste vuote dei miei figli), ma se ci pensi bene...
Andiamo dalla parte opposta dell'universo: gli scienziati sono arrivati(almeno,così ci raccontano) a simulare le condizioni dell'universo, come si presentava a qualche micro-micro-microfrazione di tempo, una frazione davvero infinitesimale dopo l'esplosione iniziale. Ed a quel punto l'universo aveva già cominciato a prendere le sue strade per costruire tuitto quello che Hubble ci mostra (spettacoli di una bellezza infinita. Vedi su Foc us,in TV,la sera).
Ma chi ha impostato lo schema di sviluppo del tutto ? Chi ha detto ai bosoni (ti ricordi? le "particelle di Dio"...e a quelle particelle ancora più piccole che stanno giocando a nascondino dentro i nostri superacceleratori) cosa fare, a chi attaccarsi, come interagire ecc.? Nessuno? Il caso? La "natura"?
Certo tu potresti pensare ad un universo "consapevole",cosciente, dotato di capacità di autodeterminarsi e di autodeterminare. Un qualcosa che renda "vivo" quella sorta di brodo più o meno virtuale e senza tempo,che esiste/non esiste, e dal quale sbuca fuori tutto.
Ma una forma di autoconsapevolezza di questo genere non rinvia, per dritto o per rovescio, ad un concetto di Dio ? Ovviamente non al Dio barbuto, e anche un pò permaloso, dell'antico Testamento,al quale fanno il verso non pochi dei nostri compagni di viaggio su questo forum. Ricordi,dagli studi di filosofia,il "panteismo" ? Ricordi le tesi di Theillard de Chardin, che ipotizzava una evoluzione dell'universo,della materia, sublimata al punto da diventare "parte" di Dio ?
Ovviamente non devo,e non voglio,convincerti di nulla. Però, leggendoti, mi verrebbe voglia di dirti quello che Gesù un certo giorno disse a un dottore della legge : non sei lontano dal regno di Dio. Io non sono certamente Lui. Però, accidenti, mi sembra che tu ci sia davvero molto,molto vicina.
Luporosso
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?????

Ex membro
@luporosso Si sono una grande fan del Trono di Spade!
Mi sembra che ci sia una contraddizione nel tuo discorso, anche se mi piace molto il tuo modo di esprimerti.
Probabilmente ti sfugge una parte del concetto: noi esseri umani siamo troppo abituati a pensare in modo "antropocentrico", ovvero: "le cose accadono perché sono io o qualcun altro che lo decide". Il tuo ragionamento prevede la concezione di un mondo in cui tutto succeda per mano di qualcuno, e purtroppo la società ci insegna a pensare che sia così. Non siamo neanche più abituati a guardare un fiore crescere, figuriamoci a pensare che la natura possa fare il suo corso senza che la nostra presenza conti qualcosa.
Il significato di "Legge" potrebbe essere espresso con la frase "modalità di svolgimento di un evento indipendente da qualsiasi volontà esterna". Basta pensare "nonostante io voglia che la pallina vada a destra, lei va a sinistra, perché segue una legge". Ci sono altre cose, prettamente umane, che invece non seguono una legge, e allora puoi dire “Io voglio che il telefono abbia questa suoneria” e in questo caso la volontà non è solo sufficiente ma anche necessaria.
Tutto ciò per spiegarti che “funzionare grazie a una legge” esclude la necessità di un’intelligenza. Certo, tu potrai dirmi “perché le leggi sono proprio quelle?” e io ti risponderei “in questo universo sono queste, in un altro universo saranno molto probabilmente diverse da queste”. Non c’è limite alla realtà, l’unico limite lo pone la nostra immaginazione. Non possiamo pensare che possa esistere solo quello che il nostro umile cervello riesce a concepire. Pensare che i nostri occhi riescono a vedere solo una minuscola parte dello spettro possibile di onde (la luce visibile – per rendersene conto basta cercare su google “spettro elettromagnetico”) ci fa ben capire come ciò che noi percepiamo non è tutto ciò che esiste.
Hai mai letto qualche saggio di fisica quantistica? Ti sorprenderai di quanto possa cambiare la nostra visione del mondo e della vita solo leggendo un paragrafo di opere come “Dal Big Bang ai Buchi neri” del grande Stephen Hawking (che non è ancora morto, per fortuna!, come invece ha detto @EUREKA). Ti consiglio qualche sua lettura, dato che il suo linguaggio è comprensibile anche a chi non sia in possesso di alcuna base scientifica. Ti darà un milione di risposte che neanche imamginavi.
Noi umani siamo sempre molto inclini a mistificare, romanticizzare. Certo, pensare che ci sia qualcuno a controllare l’universo rende tutto più eccitante. A me personalmente il mondo sembra già particolarmente bello e interessante anche senza pensare che ci sia qualcosa di misterioso dietro tutto questo, anzi, “qualcuno”, perché qualcosa di meraviglioso c’è già :)
Giodelogu
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Giodelogu
Ultima attività il 06/05/20 alle 22:56
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@promises
Giodelogu
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Giodelogu
Ultima attività il 06/05/20 alle 22:56
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Amico
Si fa fatica ad accettare la malattia, credenti e non credenti. Soprattutto il disagio mentale che è spesso ingestibile. Può durare anche qualche mese prima che scompaia e quei mesi sono di una sofferenza grande. Non ci si accetta. Una persona sempre stata solare, cordiale, positiva non si accetta quando il disagio si presenta. Tutto rallenta, non si ha voglia di far niente, si procastinano gli impegni, si perde l'entusiasmo. Ed è così che ci sentiamo sdoppiati. Da una parte la persona con le caratteristiche che conosciamo e dall'altra l'antitesi, quella che ci toglie l'autostima, il coraggio, la voglia di fare, ecc. Io sono credente, praticante, impegnatissima nel volontariato, ma quando sopraggiungono quei periodi purtroppo la fede sembra mettersi da una parte in attesa di tempi migliori

Ex membro
Sono non credente e parlare di Dio in questi contesti e' come parlare di stregoni, maghi e fatture.
Quando non si vogliono assumere responsabilità si cerca qualcuno al di fuori di noi al quale attribuire doti di super potenza e scaricargli nostre impotenze e nostre fragilità.
EUREKA
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
EUREKA
Membro Ambasciatore
Ultima attività il 12/12/24 alle 00:11
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Ops..... chiedo venia ...... >> Confermo che il più Grande cosmologo "Stephen Hawking" è vivo ed ha 75 anni scusate per L'errore !!!
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** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.
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