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Rettocolite ulcerosa: sintomi, cause, trattamenti, prevenzione
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Lisa
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Lisa
Ultima attività il 21/10/22 alle 15:19
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@PiccolaPulce anche io ho iniziato con quella e ho avvertito solo un pò di sonnolenza e fiacca fino al giorno dopo....all'inizio ha funzionato ma non sono mai andata in remissione alchè dopo un anno ho cambiato farmaco ed è andato meglio. Purtroppo sono molto soggettive bisogna trovare quella più adatta. Ti auguro di cuore che per te sia quella giusta un abbraccio e sii positiva
Lisa
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Ultima attività il 21/10/22 alle 15:19
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@Nadiabertocci benvenuta, io inizialmente avevo sonnolenza e fiacca ma non sono mai andata in remissione nel primo anno alchè ho cambiato farmaco ed è andata un pò meglio fino allo scorso anno...ho avuto una fortissima riacutizzazione e non mi faceva effetto nenche il cortisone e compagnia bella, mi è esplosa la psioriasi sulle gambe e avevo le caviglie gonfissime e il ferro a 6. A quel punto il mio GE mi ha fatto ricoverare e rimessa un pò in sesto, ma dallo spavento ho deciso di andare da una nutrizionista e rivoluzionare la mia dieta: prendo dei fitofarmaci di colostro bovino che aiutano il mio intestino e non mangio glutine e caseina (ma sgarro sempre...ahahah non è facile!) Ti dico con i dovuti scongiuri che sto bene e vorrei interrompere il biologico. sono più di tre anni che lo faccio e dopo la colonscopia che farò a breve il GE deciderà cosa fare. Buona fortuna
Ex membro
@Lisa . Grazie mille per aver risposto. Io parlo per mua figlua che ha 24 anni e da 4 fa terapia biologica. Si è stancata anche perché a lungo termine sono farmaci potenti potrebbero dare effetti collaterali pesanti.. anche lei sta benino stando attenta al mangiare e prendendo a cicli nalcrom e normast . Mi piacerebbe aggiornarci e tenerci in contatto. Grazie per la gentilezza. Buona giornata.
Lisa
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Lisa
Ultima attività il 21/10/22 alle 15:19
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@Nadiabertocci grazie a te, fa sempre piacere confrontarmi con chi vive la mia stessa situazione...prima di iscrivermi a questo forum mi sentivo come un piccolo fungo nella foresta ma poi mi son resa conto che ci sono tante realtà ed è importante darci forza a vicenda..
Ex membro
@Lisa se posso permettermi.....vorrei sapere quanti anni hai. E poi anche sapere se hai qualche allergua alimentare o ai pollini e anche se quando è venuta fuori la colite avevi avuto periodi particolarmente stressanti o sofferenti. Grazie mille per la disponibilità. Credo che non solo il fatto di condividere la stessa condizione aiuti moralmente ma anche per poter capire epercorrere situazioni future .😊
Pittorik
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Pittorik
Ultima attività il 02/12/24 alle 18:33
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Buon pomeriggio,
io consiglierei a chiunque di non fare di testa propria ma prima di interrompere una terapia biologica specie se ha dato qualche risultato di parlarne quanto meno col proprio Gastroenterologo specie se è uno di quelli buoni. Che ne sappiamo di come il corpo reagisce?Non sarà mica sempre vero che il miglior medico di se stesso è il malato?
Poi fate come volete!
PITTORIK
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Mik
Ex membro
@Pittorik certamente che non si può decidere da soli....ma vedere se si trova tra tutti una probabile uscita.!!!!Non arrendersi😊
Ex membro
@Lisa grazie cara, spero davvero che funzioni e per tanto tempo!!! Un'altra pesante ricaduta non la sopporterei! Senza contare che tra una cosa e l'altra sono 5 mesi che non vivo piu!!!! Speriamo bene 🤞🏻
Ex membro
E lo spero anche per te, che la situazione sia diventa stabile e duratura 💞🐞( domani ho le prime analisi di controllo , speriamo si cambiato qualcosina 🤞🏻)
Lisa
Buon consigliere
Lisa
Ultima attività il 21/10/22 alle 15:19
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@Pittorik sono perfettamente daccordo, il mio GE non è propenso a sospende la biologica però gli ho manifestato da sempre il mio desiderio di avere il secondo figlio e sta cercando di trovare la strada migliore....se lo riterrà opportuno si sospende altrimenti pazienza, io dal mio canto sto facendo la brava x non infiammare l'intestino..speriamo bene
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Indagine
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Ex membro
La rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che colpisce primariamente il retto e può coinvolgere parte o tutto il colon. Le cause di questa infiammazione sono ancora sconosciute. I sintomi clinici principali sono la diarrea, spesso con sangue e muco, e i dolori addominali.
Fino al 35% dei casi possono essere presenti dei sintomi extra-intestinali, quali dolori articolari e manifestazioni dermatologiche. Nel 15% dei casi la sintomatologia è così violenta con numerose scariche di feci liquide con sangue, disidratazione e febbre, da rendersi necessario un ricovero urgente in Ospedale per poter somministrare le terapie in vena e tenere il paziente sotto stretta sorveglianza medica.
In rari casi refrattari alla terapia medica è necessario procedere ad un intervento di colectomia totale. La malattia è caratterizzata da episodi acuti seguiti da periodi di remissione in cui è clinicamente silente. La frequenza degli episodi sintomatici può variare da uno o due attacchi l’anno a numerosi episodi che riducono il periodo di benessere a pochissimi mesi l’anno. Se non ben curata, l’infiammazione cronica può portare nel tempo ad alterazioni irreversibili delle cellule intestinali con il possibile sviluppo di lesioni cancerose. Per questo motivo, e per evitare le riacutizzazioni, si assume una terapia anche nei periodi di benessere. La terapia medica di questa malattia si basa sulla somministrazione di farmaci anti-infiammatori e immunosoppressori.
Che cos’è la rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa è una malattia caratterizzata da un’infiammazione cronica dell’intestino, che colpisce sempre il retto e può estendersi senza soluzione di continuità a parte o tutto il colon. L’infiammazione provoca delle lesioni ulcerose responsabili dei sintomi intestinali. L’andamento della malattia è caratterizzato dall’alternarsi di episodi acuti seguiti da periodi di remissione clinica. La frequenza degli attacchi può variare fino quasi a susseguirsi senza periodi di benessere.
Quali sono le cause della rettocolite ulcerosa?
Le cause della malattia non sono ancora note. L’ipotesi più probabile è che fattori ambientali, quali microorganismi batterici intestinali, in presenza di un assetto genetico predisponente possano scatenare l’attacco da parte del sistema immunitario in cui rimane coinvolto anche l’intestino.
Quali sono i sintomi della rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa si manifesta con diarrea ematica, anche notturna, associata a dolori e crampi addominali, che spesso si risolvono con l’evacuazione. Spesso è presente urgenza con difficoltà a trattenere lo stimolo defecatorio e una evacuazione di piccolo volume o anche solo di muco e sangue.
Nelle localizzazioni di malattia esclusivamente al retto può essere presente, al posto della diarrea, una stitichezza anche severa. Gli episodi più severi (15%) sono caratterizzati dalla comparsa di febbre e di disidratazione e necessitano di un ricovero urgente in Ospedale per poter praticare la terapia adeguata a base di cortisonici, immunosoppressori, antibiotici e supporto nutrizionale in vena. Solo in casi rari refrattari alla terapia si rende necessario un intervento di colectomia totale. Fino al 35% dei casi sono presenti delle manifestazioni extra-intestinali: artralgie e artriti localizzate sia alla articolazioni periferiche che alla colonna vertebrale; manifestazioni dermatologiche quali dei noduli sottocutanei, arrossati e dolenti o delle lesioni purulente che tendono ad ingrossarsi localizzate spesso agli arti inferiori; episcleriti e uveiti; malattie epatobiliari.
Infine l’infiammazione cronica può provocare nell’arco di anni delle lesioni precancerose con un aumentato rischio di sviluppare un carcinoma intestinale rispetto alla popolazione generale.
Diagnosi
Le metodiche per diagnosticare la rettocolite ulcerosa sono:
- La colonscopia con visualizzazione dell’ileo e con biopsie intestinali: serve a valutare lo stato della mucosa intestinale e l’estensione di malattia. Le biopsie tramite l’esame istologico servono a valutare se, a livello microscopico, ci sono aspetti tipici dell’infiammazione cronica (alterazioni strutturali del tessuto, infiltrati di globuli bianchi). È essenziale per la diagnosi.
- Cromoendoscopia o narrow band imaging: sono tecniche aggiuntive in corso di colonscopia che permettono di visualizzare con maggior dettaglio le aree sospette per displasia del colon.
- Calprotectina fecale: indicata come esame di primo livello in pazienti con diarrea e dolori addominale. La sua presenza ad alta concentrazione nelle feci aumenta il sospetto che si tratti di una rettocolite ulcerosa. Indicata anche per monitorare la malattia e la risposta alle terapie in modo non invasivo.
- Rx addominale: nei casi severi dà una indicazione sulla sede e l’estensione di malattia e sull’eventale sviluppo di complicanze.
- L’ecografia delle anse intestinali: permette di valutare la parete intestinale in maniera non invasiva. Indicata come esame di primo livello in pazienti con dolori addominali e diarrea e per monitorare la malattia e la risposta alle terapie in modo non invasivo.
Trattamenti
La terapia per la rettocolite ulcerosa è mirata a spegnere l’infiammazione intestinale, attraverso l’inibizione di processi coinvolti nell’attivazione della cascata infiammatoria e del sistema immunitario. I trattamenti comprendono:
- La mesalazina (5-ASA) è un farmaco ad azione topica che agisce direttamente come anti-infiammatorio sulla mucosa intestinale.
- Gli steroidi hanno una potente azione anti-infiammatoria a livello di tutto l’organismo, e modulano la risposta immunitaria.
- L’azatioprina o la 6-mercaptopurina sono degli immunosoppressori che inducono la morte della gran parte dei globuli bianchi attivati, responsabili dell’infiammazione.
- Ciclosporina un immunosoppressore che agisce inibendo la funzione dei linfociti, responsabili dell’attivazione del sistema immunitario, e che di solito si usa nei casi di colite severa resistente al cortisone.
- I farmaci biologici (infliximab), anticorpi monoclonali biotecnologici, bloccano selettivamente una delle molecole principali (TNF) responsabili dell’infiammazione.
- Intervento chirurgico di colectomia totale quando i farmaci non hanno spazio terapeutico.
- Farmaci sperimentali che possono avere vari meccanismi d’azione e che solo Centri d’eccellenza selezionati possono somministrare nell’ambito di studi clinici.
Prevenzione
Purtroppo non si può prevenire l’insorgenza della rettocolite ulcerosa, ma si possono prevenirne le complicanze e l’evoluzione.
- Diagnosi precoce di malattia: consiste nel richiedere esami e delle feci in caso di diarrea e/o dolori addominali specie in soggetti con familiarità per malattie autoimmuni. In caso di sanguinamento rettale cronico, la colonscopia è indicata per una diagnosi precoce.
- Prevenzione delle neoplasie intestinali eseguendo una colonscopia con biopsie seriate o con nuove metodiche (cromoendoscopia) ogni 1-2 anni in caso di rettocolite ulcerosa estesa oltre il retto, a partire da 8 anni dalla diagnosi.
- Prevenzione delle infezioni opportunistiche, nei pazienti che si sottopongono a terapie immunosoppressive, eseguendo vaccinazione anti-influenzale ogni 12 mesi, vaccinazione anti-pneumococco ogni 5 anni, e vaccinazione per l’epatite B al momento della diagnosi, se non già effettuata.
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