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Rettocolite ulcerosa: sintomi, cause, trattamenti, prevenzione
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Nroberto
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Nroberto
Ultima attività il 15/05/23 alle 08:31
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ciao Carla,
in bocca al lupo per la tua visita di domani😊💪
Volevo chiederti che cosa sono le infusioni??
Io ora sto prendendo decortene 45 mg e sono partito da 50 domani scalo 40.Inoltre prendo pentacol 1600 e alla sera Pentasa 4.
Ho una scarica al mattino finalmente priva di sangue e muco.
Alimentazione:patate,zucchine carote al vapore.
Salmone o filetti merluzzo a vapore.
Pollo con curcuma,carne vitello e a giorni alterni pasta in bianco o con un Po di pomodoro.
Mattina golden milk con 4 fette e alterno con poŕridge fiocchi avena con mirtilli e banane.
Non sempre mi concedo un caffè decafeinato e 1 yogourt magro al giorno.
Non ho dolori e sono contento di non fare più sangue e muco.
Non so poi quando non prenderò più cortisone cosa succederà, ma ora non voglio stressarti e voglio essere positivo.
Mi sono dilungato e mi scuso ,ma voglio darti un grosso in bocca al lupo per la tua visita che vedrai ti trancquillizzera' e il dr.trovera' la cura giusta per te.
Fammi sapere😊
Carla64
Buon consigliere
Carla64
Ultima attività il 11/02/22 alle 10:19
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41 commenti pubblicati | 28 nel forum Rettocolite ulcerosa
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Ciao NRoberto, le infusioni non sono altro che un farmaco biologico che viene iniettato come fosse una flebo che dura circa 5/6 ore. Tutto questo naturalmente in ospedale. Io ad oggi dopo 2 infusioni, non ho ancora avuto benefici. Ti farò sapere più tardi com’è andata la visita. Grazie mille!
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carla
Nroberto
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Nroberto
Ultima attività il 15/05/23 alle 08:31
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Ciao Carla,
Fammi sapere della visita.
Stai serena che andrà tutto bene😊
Carla64
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Carla64
Ultima attività il 11/02/22 alle 10:19
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Ciao, sono stata in ospedale e il medico mi ha dato da fare per 30 giorni dei clisma di Pentacol con l’aggiunta di una fiala di Urbason. Ne ho già fatti due e stamattina avevo pochissimo sangue. La mattina la pancia dopo il clisma la sento meglio, nel tardo pomeriggio inizio ad avere i soliti disturbi. Lui sperava che dalla seconda infusione le cose andassero meglio ma purtroppo non è andata così e si è reso conto che non potevo continuare in queste condizioni fino al 1 agosto per la terza infusione. Mi sembra che questa cura possa farmi stare meglio. Speriamo... grazie!!!
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carla
Pittorik
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Pittorik
Ultima attività il 02/12/24 alle 18:33
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Ciao Carla
Apprendo buone nuove il medico
ti ha dato un'associazione mesalazina-cortisone per via rettale come per fase attiva.
Per via orale? Per la dieta avete parlato?
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE
PITTORIK
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Mik
Nroberto
Buon consigliere
Nroberto
Ultima attività il 15/05/23 alle 08:31
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Bene Carla,mi fa piacere che la nuova cura stia dando effetti positivi.
Ti auguro una buona giornata😊
Carla64
Buon consigliere
Carla64
Ultima attività il 11/02/22 alle 10:19
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Ciao Pittorik, la mattina da quando faccio il clisma serale, va meglio. A metà pomeriggio fino a sera un po’ meno. Ci vuole sicuramente più tempo, fino ad ora ne ho fatti solo tre. Prendo il deltacortene da 12,5 mg ancora per 5 giorni e poi basta e due probiotici al giorno. La dottoressa mi ha sconsigliato i pomodori, l’insalata che avevo introdotto nella dieta. In definitiva mangio pasta, riso, pollo pesce e di verdura solite patate, carote e zucchine. Ogni tanto mangio dell’affettato fresco col melone. Grazie asiguri!
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carla
Carla64
Buon consigliere
Carla64
Ultima attività il 11/02/22 alle 10:19
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Ciao Roberto, in realtà i clisma sembrano aver migliorato leggermente il malessere. Spero che tra 5 giorni, quando non assumerò più il deltacortene, di non avere altre sorprese. Anch’ io ti auguro una buona giornata e speriamo tutti noi di riprenderci al meglio. Auguri a tutti!!!
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carla
Pittorik
Buon consigliere
Pittorik
Ultima attività il 02/12/24 alle 18:33
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Amico
Ciao Carla,
Quindi per via orale non ti ha dato mesavancol o altro e il biologico lo ha sospeso ho capito così.
Non mi è chiaro il cortisone da 12.5 Prendi il 25 e lo dividi?
Ad ogni modo se la terapia funziona
EVVIVA il medico.
Solo che il deltacortene non lo azzererei di botto ma più gradualmente.
Ad ogni modo va benissimo cosi.
HO letto il tuo menù vedo che è variegato dunque non c'è solo riso o pesce.Perchè ti lamenti così ?
Sei seguiita anche dalla nutrizionista e dalla psicologa quindi non ti abbattere.
EVVIVA CARLA
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE
PITTORIK
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Mik
Ex membro
Pensavo la stessa cosa sul cortisone , io lo sto togliendo di 5 mg alla volta , passando dai 37.50 ( 25+ mezza di essa) a 25 + 2 da 5 per arrivare a 35 e di li tolgo 5 mg a settimana fino ad arrivare a 5 , sarà infinito ma prima o poi finirà !!! Comunque molto lentamente , dopo piu di due mesi , mi sembra strano che da 12.50 stoppi del tutto senza passare a quella piu leggera almeno ! Ad ogni modo Carla vedrai che troverai la formula giusta prima o poi , e noi anche !!! Io ad ogni modo , ho sempre fatto i clismi di Asacol la sera , e credo che siano proprio quelli che mi tengono a bada le perdite di sangue , piu del cortisone a quanto pare, purtroppo questa volta non scompaiono, ma sono davvero molto molto leggere e alcuni giorni nemmeno ci sono ! Per cui credo siano un ottima protezione nel frattempo che il tutto si risolva ! Insieme all'alimentazione molto molto in bianco ! E mi aiuto anche con integratori naturali e vitamine , Fondamentale per me la vitamina D .che rinforza le diffese immunitare e aiuta con i dolori muscolari ! insomma cerco di stare su con tutto quello che posso , certo non brillo , ma credo sia piu il cortisone a buttarmi a terra che tutto il resto! Buona serata a tutti e tante cose belle al piu presto ! ...
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Ex membro
La rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che colpisce primariamente il retto e può coinvolgere parte o tutto il colon. Le cause di questa infiammazione sono ancora sconosciute. I sintomi clinici principali sono la diarrea, spesso con sangue e muco, e i dolori addominali.
Fino al 35% dei casi possono essere presenti dei sintomi extra-intestinali, quali dolori articolari e manifestazioni dermatologiche. Nel 15% dei casi la sintomatologia è così violenta con numerose scariche di feci liquide con sangue, disidratazione e febbre, da rendersi necessario un ricovero urgente in Ospedale per poter somministrare le terapie in vena e tenere il paziente sotto stretta sorveglianza medica.
In rari casi refrattari alla terapia medica è necessario procedere ad un intervento di colectomia totale. La malattia è caratterizzata da episodi acuti seguiti da periodi di remissione in cui è clinicamente silente. La frequenza degli episodi sintomatici può variare da uno o due attacchi l’anno a numerosi episodi che riducono il periodo di benessere a pochissimi mesi l’anno. Se non ben curata, l’infiammazione cronica può portare nel tempo ad alterazioni irreversibili delle cellule intestinali con il possibile sviluppo di lesioni cancerose. Per questo motivo, e per evitare le riacutizzazioni, si assume una terapia anche nei periodi di benessere. La terapia medica di questa malattia si basa sulla somministrazione di farmaci anti-infiammatori e immunosoppressori.
Che cos’è la rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa è una malattia caratterizzata da un’infiammazione cronica dell’intestino, che colpisce sempre il retto e può estendersi senza soluzione di continuità a parte o tutto il colon. L’infiammazione provoca delle lesioni ulcerose responsabili dei sintomi intestinali. L’andamento della malattia è caratterizzato dall’alternarsi di episodi acuti seguiti da periodi di remissione clinica. La frequenza degli attacchi può variare fino quasi a susseguirsi senza periodi di benessere.
Quali sono le cause della rettocolite ulcerosa?
Le cause della malattia non sono ancora note. L’ipotesi più probabile è che fattori ambientali, quali microorganismi batterici intestinali, in presenza di un assetto genetico predisponente possano scatenare l’attacco da parte del sistema immunitario in cui rimane coinvolto anche l’intestino.
Quali sono i sintomi della rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa si manifesta con diarrea ematica, anche notturna, associata a dolori e crampi addominali, che spesso si risolvono con l’evacuazione. Spesso è presente urgenza con difficoltà a trattenere lo stimolo defecatorio e una evacuazione di piccolo volume o anche solo di muco e sangue.
Nelle localizzazioni di malattia esclusivamente al retto può essere presente, al posto della diarrea, una stitichezza anche severa. Gli episodi più severi (15%) sono caratterizzati dalla comparsa di febbre e di disidratazione e necessitano di un ricovero urgente in Ospedale per poter praticare la terapia adeguata a base di cortisonici, immunosoppressori, antibiotici e supporto nutrizionale in vena. Solo in casi rari refrattari alla terapia si rende necessario un intervento di colectomia totale. Fino al 35% dei casi sono presenti delle manifestazioni extra-intestinali: artralgie e artriti localizzate sia alla articolazioni periferiche che alla colonna vertebrale; manifestazioni dermatologiche quali dei noduli sottocutanei, arrossati e dolenti o delle lesioni purulente che tendono ad ingrossarsi localizzate spesso agli arti inferiori; episcleriti e uveiti; malattie epatobiliari.
Infine l’infiammazione cronica può provocare nell’arco di anni delle lesioni precancerose con un aumentato rischio di sviluppare un carcinoma intestinale rispetto alla popolazione generale.
Diagnosi
Le metodiche per diagnosticare la rettocolite ulcerosa sono:
- La colonscopia con visualizzazione dell’ileo e con biopsie intestinali: serve a valutare lo stato della mucosa intestinale e l’estensione di malattia. Le biopsie tramite l’esame istologico servono a valutare se, a livello microscopico, ci sono aspetti tipici dell’infiammazione cronica (alterazioni strutturali del tessuto, infiltrati di globuli bianchi). È essenziale per la diagnosi.
- Cromoendoscopia o narrow band imaging: sono tecniche aggiuntive in corso di colonscopia che permettono di visualizzare con maggior dettaglio le aree sospette per displasia del colon.
- Calprotectina fecale: indicata come esame di primo livello in pazienti con diarrea e dolori addominale. La sua presenza ad alta concentrazione nelle feci aumenta il sospetto che si tratti di una rettocolite ulcerosa. Indicata anche per monitorare la malattia e la risposta alle terapie in modo non invasivo.
- Rx addominale: nei casi severi dà una indicazione sulla sede e l’estensione di malattia e sull’eventale sviluppo di complicanze.
- L’ecografia delle anse intestinali: permette di valutare la parete intestinale in maniera non invasiva. Indicata come esame di primo livello in pazienti con dolori addominali e diarrea e per monitorare la malattia e la risposta alle terapie in modo non invasivo.
Trattamenti
La terapia per la rettocolite ulcerosa è mirata a spegnere l’infiammazione intestinale, attraverso l’inibizione di processi coinvolti nell’attivazione della cascata infiammatoria e del sistema immunitario. I trattamenti comprendono:
- La mesalazina (5-ASA) è un farmaco ad azione topica che agisce direttamente come anti-infiammatorio sulla mucosa intestinale.
- Gli steroidi hanno una potente azione anti-infiammatoria a livello di tutto l’organismo, e modulano la risposta immunitaria.
- L’azatioprina o la 6-mercaptopurina sono degli immunosoppressori che inducono la morte della gran parte dei globuli bianchi attivati, responsabili dell’infiammazione.
- Ciclosporina un immunosoppressore che agisce inibendo la funzione dei linfociti, responsabili dell’attivazione del sistema immunitario, e che di solito si usa nei casi di colite severa resistente al cortisone.
- I farmaci biologici (infliximab), anticorpi monoclonali biotecnologici, bloccano selettivamente una delle molecole principali (TNF) responsabili dell’infiammazione.
- Intervento chirurgico di colectomia totale quando i farmaci non hanno spazio terapeutico.
- Farmaci sperimentali che possono avere vari meccanismi d’azione e che solo Centri d’eccellenza selezionati possono somministrare nell’ambito di studi clinici.
Prevenzione
Purtroppo non si può prevenire l’insorgenza della rettocolite ulcerosa, ma si possono prevenirne le complicanze e l’evoluzione.
- Diagnosi precoce di malattia: consiste nel richiedere esami e delle feci in caso di diarrea e/o dolori addominali specie in soggetti con familiarità per malattie autoimmuni. In caso di sanguinamento rettale cronico, la colonscopia è indicata per una diagnosi precoce.
- Prevenzione delle neoplasie intestinali eseguendo una colonscopia con biopsie seriate o con nuove metodiche (cromoendoscopia) ogni 1-2 anni in caso di rettocolite ulcerosa estesa oltre il retto, a partire da 8 anni dalla diagnosi.
- Prevenzione delle infezioni opportunistiche, nei pazienti che si sottopongono a terapie immunosoppressive, eseguendo vaccinazione anti-influenzale ogni 12 mesi, vaccinazione anti-pneumococco ogni 5 anni, e vaccinazione per l’epatite B al momento della diagnosi, se non già effettuata.
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