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Pazienti Diabete tipo 2
Come abbassare la glicemia senza far uso di farmaci?
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BoboGoal
BoboGoal
Ultima attività il 28/02/23 alle 03:14
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Ciao giupipino,
anche io, se pur più giovame, ho passato 3 anni ad imbottirmi di farmaci.
Fortunatamente per me, il lato lipidico è mio amico, colestetolo 150,trigliceridi a posto (sono alto 181 e peso 77 Kg) , prendevo la pastiglia per la pressione e l'eutirox per l'ipotiroidismo oltre 5 pastiglie al giorno più una puntura alla settimana per il diabete.
Il mio dubbio sorge sugli anni passati con la glicata a 12 che vuol dire più di 300 di glicemia di media. Mi piacerebbe far valutare da un un diabetologo, che non abbia come obiettivo quello di darmi delle pastiglie perché sto dimostrando che non servono, le condizioni del mio pancreas ossia, se mantenendo uno stile di vita appropriato direi quasi in maniera maniacale, le mie cellule beta e quindi la mia produzione basale di insulina può migliorare nei mesi e poi negli anni o posso solo aver stabilizzato il peggioramento.
Buona serata a tutti
Fabio
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ciao @BoboGoal
Mi sembra di avere GIA' risposto al tuo dubbio: la risposta è POSITIVA. Ovvero "mantenendo uno stile di vita appropriato direi quasi in maniera maniacale, le mie cellule beta e quindi la mia produzione basale di insulina può migliorare nei mesi e poi negli anni."
Io so che mantenendo una dieta CORRETTA, col giusto apporto di FIBRE, VITAMINE e SALI MINERALI, e PRIVA di alimenti che sovraffaticano il PANCREAS (come quelli contenenti un eccesso di carboidrati, ovvero ad alto INDICE GLICEMICO ), e ricca di alimenti che stimolino il FEGATO (carciofo, cicoria, tarassaco, limone, pompelmo) e priva di alimenti che invece affaticano il fegato (fritti, carni alla griglia, latte, formaggi grassi, eccesso di uova) con gli anni la tua SALUTE generale (e quindi anche quella del PANCREAS e del FEGATO) MIGLIORA.
Questo significa che le cellule beta del pancreas sofferenti smettono di essere in sofferenza e producono INSULINA in quantità sufficiente per l'organismo.
Questo è il motivo per cui, con l'andare del tempo e una dieta adeguata (oltre sottinteso al movimento) LA EMOGLOBINA GLICATA SCENDE (anche in assenza di farmaci).
La mia glicata è scesa dal valore 6.7 (quando prendevo farmaci per il diabete) al valore 5.9 attuale (allorchè sono cinque anni che NON ASSUMO farmaci.
Se la mia glicata è scesa (ovvero se è scesa la glicemia media) vuol dire che IL MIO PANCREAS FUNZIONA MEGLIO rispetto a prima.
Piuttosto, se non hai ancora raggiunto un livello di glicata corretto (inferiore o uguale al 6%) ti consiglierei di concentrarti ancora di più sulla dieta andando a vedere non solo gli alimenti che agiscono sul pancreas, ovvero sulla produzione di insulina, ma anche quelli che agiscono sul FEGATO sia positivamente (come gli alimenti AMARI che lo disintossicano) che negativamente (come i FRITTI, o gli alimenti ALCOLICI).
Ricordiamoci infatti che il corpo e tutti i suoi organi (fegato, pancreas,cuore, reni,..) costituiscono una UNITA' INSCINDIBILE e non si può curare un singolo organo trascurando gli altri: questo a proposito dell'effetto dei farmaci sui RENI. Chi vuole capire capisca.
luca64
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Ultima attività il 21/11/24 alle 14:56
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Luca
Baptiste
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Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Cari membri @Rossanna @trilli411 @Pascal58 @Kamarluna avete visto questa discussione? qual è la vostra esperienza a riguardo? Non esitate a fare le vostre domande in questa discussione. Grazie tanto in anticipo
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oedema
oedema
Ultima attività il 02/02/21 alle 16:40
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@giupipino scusa vorrei capire perchè forse mi sono perso qualcosa, notando che si parla spesso di non insulino dipendente, allora uno che è insulino dipendente non ha alternative, praticamente deve solo impiccarsi..???
giupipino
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Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ciao @oedema
Come hai potuto leggere in uno dei miei interventi precedenti ANCHE AI PAZIENTI DIABETICI DI TIPO 2 INSULINO DIPENDENTI DEVE ESSERE DATA UNA SPERANZA.
Per i medici tale tipo di pazienti NON HANNO SPERANZA, nel senso che devono rassegnarsi a prendere farmaci in dosi sempre più massicce e andare incontro a una tristissima vecchiaia devastata da acciacchi gravissimi (reni mal funzionanti, vista ridotta, dolori alle articolazioni, demenza precoce, eccetera).
Ma i medici NON DANNO SPERANZA neanche ai diabetici di tipo 2 NON INSULINO DIPENDENTI.
Ovvero dicono che anche tale tipo di pazienti sono destinati a prendere farmaci tutta la vita in dosi crescenti e andare incontro al destino che si è detto.
Ma è DIMOSTRATO che i medici si sbagliano nel caso dei diabetici non insulino dipendenti .
La dimostrazione è fornita da MOLTI pazienti non insulino dipendenti, fra i quali il sottoscritto, i quali con una ACCURATISSIMA DIETA e un opportuno MOVIMENTO, sono riusciti a fare a meno dei farmaci e a riportare i valori della glicemia entro limiti NORMALI.
Questo significa che questi ex-pazienti NON ANDRANNO inconcontro a quel tristissimo destino detto prima.
Per quanto mi riguarda, ad esempio, la eliminazione dei farmaci ha comportato un MIGLIORAMENTO della salute del mio pancreas, come è dimostrato dal fatto che la mia emoglobina glicata DIMINUISCA nel tempo, nonostante io non prenda farmaci per farla diminuire.
Allora, se i medici si sono sbagliati nel caso di pazienti NON INSULINO DIPENDENTI non può darsi che si sbaglino anche per gli insulino dipendenti?
luca64
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Ultima attività il 21/11/24 alle 14:56
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L'illusione è figlia della speranza, ma orfana della realtà.
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Piccolae
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Ultima attività il 17/11/24 alle 12:53
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PRESENTAZIONE
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Buongiorno sono diabetica dal 2001 e ho la sindrome metabolica sono alta 1,55 per 60kg. Sono in cura con metformina 2 compresse da 850 e da ca 2 mesi con la puntura di trulicity 1,5 a settimana. La mia glicata ultimamente era salita a 7,8 per questo il dr mi ha prescritto la puntura. Avevo iniziato la cura con la puntura a Gennaio per due settimane ma poi avevo sospesa perché avevo troppo controindicazioni (stomaco intestino) e in ufficio facevo più fatica. Ho ripreso la cura da quando sono a casa ma a fasi alterne ho sempre malesseri vari (difficile capire visto la situazione) se dipendono tutti dalla puntura. Ho ripreso la cura per il fatto che la mia glicemia non scendeva (stavo curandomi solo con la metformina) e si attestava sempre intorno ai 170/200 da quando sono stata solo a casa. Tra i sintomi dati dalla puntura è sempre un sapore metallico in bocca. Premetto che in questi quasi 20 anni non ho trovato un diabetologo ne un centro sia a Milano dove lavoro ne dove sono residente in provincia di Brescia che mi ascolti e mi segua, ora il dr che ho è solo quello che mi prescrive i medicinali. È da un po di anni da subito all esordio che mi faccio domande sulle cure (insulina terapia orale) e che provo sulla mia pelle senza risposte. Scusate la lunghezza del mio scritto, se qualcuno condivide la mia esperienza avrei piacere di leggervi. Buona domenica 😊
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Piccolaeil 11/02/20
all'indagine su Come hai vissuto la tua diagnosi? MI PIACE SOSTENGO
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Piccolaeil 11/02/20
è intervenuto sull'argomento Uso di Trulicity MI PIACE SOSTENGO
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CARENITY.IT NON RAPPRESENTA E NON SOSTITUISCE UNA VISITA MEDICA.
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Cara @Piccolae
Il tuo caso è ILLUMINANTE circa quello che succede se si tratta il diabete solo in modo FARMACOLOGICO.
Il risultato è veramente DISASTROSO: non solo non si rallenta il decorso della malattia, ma si AGGRAVA MOLTISSIMO la situazione, portando al COLLASSO molti organi del nostro organismo, a cominciare dai RENI, dal FEGATO, dallo STOMACO, dal CUORE, dagli OCCHI, dal CERVELLO, eccetera.
Infatti non AGGREDENDO LE CAUSE del diabete, il livello di ZUCCHERI nel nostro sangue RIMANE ALTO (o ALTISSIMO) QUALI CHE SIANO I FARMACI che si assumono.
Livelli di ZUCCHERO ALTI nel nostro sangue OCCLUDONO I VASI SANGUIGNI più sottili, quali quelli che alimentano i reni, il cervello,gli occhi o gli ARTI.
Infatti le prime cose di cui soffre la MAGGIOR PARTE DEI PAZIENTI DIABETICI che si curano solo con farmaci sono appunto i reni, gli occhi, il cervello e i piedi.
Le CAUSE del tuo diabete di tipo 2 stanno nella tua SINDROME METABOLICA.
Perciò se vuoi limitare i danni legati al diabete NON DEVI PENSARE CHE IL FARMACO GIUSTO TI AIUTERA', perchè questo è un ERRORE MICIDIALE.
Ma devi pensare a come CURARE LA TUA SINDROME METABOLICA.
Per farlo comincia a MONITORARE PIU' SPESSO IL VALORE DEI TUOI TRIGLICERIDI (puoi farlo con una spesa minima andando in farmacia).
Per abbassarli:
1) prendi DUE CAPSULE AL GIORNO DI OMEGA 3 da un grammo ciascuna
2) mangia molto PESCE, OLIO DI OLIVA, MANDORLE, NOCI
3) mangia molta VERDURA, FRUTTA e ORTAGGI
Sarebbe opportuno che tu ABBASSASSI IL TUO PESO (anche soli 4/5 kg andrebbero bene).
Per farlo fai una dieta RIGOROSISSIMA con alimenti a basso indice glicemico, con alimenti NATURALI (ovvero non trattati industrialmente), e infine con alimenti ricchi di SOSTANZE ANTIOSSIDANTI.
Infine ricorri a un MOVIMENTO QUOTIDIANO non intenso, ma costante (ad esempio 40 minuti di passeggiata veloce OGNI SANTO giorno.
Facendo così SICURAMENTE SI ABBASSERA' LA TUA GLICEMIA A DIGIUNO e non avrai affatto bisogno di TRUCILITY o altri veleni del genere che distruggono velocemente il tuo organismo.
Che il TRUCILITY sia un veleno per il tuo organismo lo capisci leggendo il meccanismo d'azione:
"Agisce legandosi ai recettori di una sostanza, denominata peptide glucagone-simile 1 (GLP-1), che si trovano sulla superficie delle cellule del pancreas, stimolandoli a rilasciare insulina".
Il Trucility STIMOLA il pancreas a rilasciare più insulina. Tu capisci benissimo che questo STIMOLO ESTERNO ad un organo per funzionare SOPRA LE SUE CAPACITA' stressa il pancreas portandolo nel tempo al collasso.
Secondo me ti sei incamminata su una BRUTTISSIMA STRADA dalla quale spero, per il tuo bene, che tu faccia in tempo a uscirne.
giorgio47
giorgio47
Ultima attività il 30/07/20 alle 13:31
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Salve a tutti gli amici che combattono io diabete. Da 10 anni combatto contro il prediabete tramite dieta e attività motoria. Ho 73 anni - h 1,70 -peso 66kg. Sono un insegnante di educazione fisica in pensione; per tutta la vita ho esercitato i mio apparato muscolare (ex atleta agonista poi atleta da diporto ) con buoni risultati. Da due anni circa, una spondilosi (artrosi ai dischi intervertebrali ) mi impedisce di dedicarmi alla salutare mezz'ora di sana passeggiata veloce giornaliera. Le mie armi ora sono solo la dieta ferrea che esclude tutto i cibi con alto indice glicemico. Purtroppo la dieta non è sufficiente e la glicemia perciò si avvicina paurosamente al limite 127 e la glicosata al 6.2. Dovrei operarmi con stabilizzazione lombare (cage e viti al titanio) con la speranza di poter riprendere la benedetta attività motoria. L'intervento però e' molto invalidante e non sempre sanifica le compressioni al nervo sciatico. Sarò costretto ad assumere prima o poi la Metformina. Chiedo un consiglio: si può tenere a bada l'avvicinarsi del diabete solo con una dieta ancora più rigorosa? A presto
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
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giupipino
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Coloro che sono in uno stato di prediabete (livelli di glicemia a digiuno da 110 a 125 mg/dl) possono trovarsi col problema di dover smaltire livelli eccessivi di glicemia, conseguenti, ad esempio, ad un pasto al ristorante. In questi casi la glicemia ad un'ora dai pasti può raggiungere i valori 140/150.
Cosa è opportuno fare in questi casi?
A mio parere la cosa più opportuna da fare è un'ora di camminata veloce, a 5.5 km/ora.
Con questo sistema la glicemia diminuirà da 20 a 40 punti, rendendo non necessario il ricorso a farmaci ipoglicemizzanti.
A mio parere il ricorso ai farmaci ipoglicemizzanti deve essere evitato ogni qual volta ciò sia possibile. Infatti i farmaci ipoglicemizzanti stimolano il pancreas a produrre più insulina, ovvero costringono il pancreas a un superlavoro. E ciò col tempo provoca un logoramento del pancreas stesso che diminuirà progressivamente le sue funzioni.